LECCE (di Giovanni De Leonardis) – Allo stadio “Benito Stirpe di Frosinone si affrontano i padroni di casa ed il Lecce, due squadre in crisi di risultati ed a caccia di punti preziosi per tenersi a distanza dalla zona retrocessione. L’allenatore dei ciociari, l’ex Di Francesco, deve rinunciare a Bonifazi, Lusardi, Marchizza e Oyono, mentre il suo collega, amico e concittadino D’Aversa non può disporre di Brancolini e dell’ormai assente cronico Dermaku; in compenso rientra Pongracic in difesa dopo il turno di squalifica. Gallo è preferito a Dorgu, in mediana giocano Kaba, Ramadani e Rafia, in attacco si rivede Krstovic dal primo minuto insieme ad Almqvist e Banda. Al momento del fischio d’inizio si è già a conoscenza del pareggio tra Udinese e Salernitana e della vittoria del Verona sul Sassuolo, il che aggiunge interesse all’esito della gara. Arbitra l’internazionale Guida, al VAR Marini e Pairetto.

Già al secondo minuto Di Francesco deve sostituire Harroui con Reinier per problemi muscolari. Il Frosinone occupa la metà campo del Lecce e si rende pericoloso dopo cinque minuti di gioco con un tiro di Cheddira che impegna Falcone alla deviazione in angolo. Il Lecce gradualmente cerca di spostare in avanti il baricentro, ci prova Banda dalla distanza con un destro a giro che però risulta debole e centrale.

Al 26° la più pericolosa azione del Lecce del primo tempo: Pongracic recupera palla nella trequarti del Frosinone e serve Krstovic appostato in area; il montenegrino calcia costringendo Cerofolini alla parata. Il Frosinone cerca di fare la partita ma il Lecce è ben disposto in campo, rimane corto serrando le linee e non concede nulla agli avversari. Con le squadre bloccate a centrocampo si ricorre ai tiri dalla distanza. Ci prova prima Almqvist per il Lecce e poi Reinier per i ciociari, ma senza creare problemi ai portieri avversari.

La partita si sblocca all’ultimo minuto del recupero del primo tempo. Il Frosinone usufruisce di un calcio di punizione nella metà campo leccese, la palla viene indirizzata sul secondo palo e, nel contrasto aereo tra Romagnoli e Gendrey, viene rispedita a centro area. Falcone prova a respingere di pugno, ma di fatto mette il pallone sui piedi di Cheddira; il marocchino da pochi passi non ha difficoltà ad insaccare: 1-0. Al riposo quindi avanti il Frosinone.

Nella ripresa il Lecce cerca di avanzare la propria manovra ma non riesce ad imbastire azioni pericolose. In soccorso ai giallorossi viene però il difensore frusinate Zortea che sbaglia la misura del retropassaggio al proprio portiere. Sulla palla si avventano Krstovic e Cerofolini con il leccese che anticipa l’estremo del Frosinone. Quest’ultimo sullo slancio atterra l’attaccante del Lecce ed è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Rafia che calcia debolmente e con poco angolo, rendendo possibile la parata a Cerofolini. Sul prosieguo dell’azione si infortuna Kaba. Durante le operazioni di soccorso al centrocampista francese da parte dei sanitari, l’arbitro, su segnalazione del VAR, decide la ripetizione del penalty appena fallito. Le immagini evidenziano infatti che prima dell’esecuzione di Rafia, almeno due giocatori del Frosinone erano entrati in area. Questa volta è Krstovic che si incarica del tiro, con un destro che manda la palla sul palo interno, poi sulla spalla di Cerofolini e finalmente in fondo al sacco: 1-1!

Manca ancora mezz’ora al novantesimo ed il Frosinone non ci sta a pareggiare. Gonzalez rileva Kaba e al 62° la traversa grazia Falcone e compagni su un destro al volo di Gelli. Mister D’Aversa immette forze fresche con Sansone e Oudin al posto di Banda e Rafia ma il Lecce continua a subire gli attacchi dei padroni di casa. Al 69° proteste dei frusinati per un tocco di braccio di Krstovic in area giallorossa, ma l’arto del montenegrino risulta attaccato al corpo e Guida lascia giocare. Tra il 70° ed il 72° Brescianini protagonista: prima si ritrova a calciare in area da buona posizione ma ciabatta la palla e Falcone para; successivamente, ben servito in area, va in gol, ma prima l’assistente dell’arbitro e poi il VAR certificano la sua posizione di fuorigioco.

Blin e Piccoli sostituiscono Almqvist e Krstovic, mentre Di Francesco toglie Brescianini e Gelli per Barrenechea e Ghedjemis. Al minuto 80 un altro pasticcio difensivo del Frosinone stava per mandare in gol il Lecce: incomprensione su un pallone alto tra Okoli e Cerofolini, allora Piccoli si inserisce tra i due ma di testa non trova la porta.

Al minuto 87 Di Francesco prova a vincerla cambiando i due attaccanti: Kajo Jorge e Seck sostituiscono Cheddira e Reinier. Proprio Kajo Jorge diventa protagonista nel forcing finale del Frosinone: dapprima si ritrova sui piedi un pallone a pochi passi dalla porta, ma anziché calciare di prima intenzione, perde tempo nel controllo e consente a Gallo la chiusura; al 97° lo stesso attaccante brasiliano gira di testa verso la porta un preciso cross di Valeri (ex in campo, insieme a Romagnoli) e Falcone deve inarcarsi per deviare la palla oltre la traversa. Al 98°, dopo tre calci d’angolo consecutivi per il Frosinone, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.

Il Lecce interrompe quindi la serie di sconfitte consecutive, porta a casa un punto che muove la classifica, ma è l’unica nota positiva. Per il resto, il solito Lecce, con le solite amnesie difensive e difficoltà offensive. A proposito, oggi sono stati sbagliati ben due calci di rigore, la fortuna ha voluto però che Cerofolini indovinasse l’angolo giusto per deviare in rete la palla ribattuta dal palo… La classifica si fa sempre più preoccupante, le vittorie di Verona e Cagliari fanno sì che il vantaggio sulla zona rossa sia di soli 2 punti, proprio sui veneti e sui sardi. Lo scontro diretto contro l’Hellas dell’ex Baroni di domenica prossima al “Via del Mare” ha quasi il sapore di uno spareggio. Vietato perdere.

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