LECCE (di Giovanni De Leonardis) – Di tutto, è accaduto di tutto oggi al “Via del Mare” dove si sono affrontate Lecce e Milan, il Lecce per riprendersi dopo la beffarda sconfitta di Roma, il Milan per rilanciarsi in campionato dopo il tracollo interno con l’Udinese ma galvanizzato dalla vittoria sul PSG in Champions. Mister D’Aversa nel suo 4-3-3 deve rinunciare all’infortunato Almqvist, sostituito da Strefezza che ritorna così in possesso della fascia destra e di quella di capitano. Mister Pioli, che non dispone dell’infortunato Pulisic, vara un 4-2-3-1 che diventa 4-3-3 in fase di possesso palla. Arbitra il palermitano Rosario Abisso davanti a circa quasi 27.000 spettatori.

Dopo nemmeno 10 minuti Leao deve lasciare il campo per aver avvertito un dolore al muscolo flessore della coscia destra durante uno scatto. Al suo posto entra Okafor. Il Milan cerca di far prevalere la maggiore qualità tecnica, ma il Lecce tiene bene il campo e concede poco ai rossoneri, oggi in maglia bianca. Al quarto d’ora ci prova Pobega per il Milan ma il suo sinistro viene ribattuto da Falcone e pochi minuti dopo Banda prova ad impensierire l’estremo milanista Maignan con un tiro dalla distanza che risulta debole

La partita si infiamma al minuto 28 con il vantaggio milanista; Hernandez ed Okafor organizzano una triangolazione che il francese conclude con un traversone in area. Giroud anticipa Baschirotto ed insacca da breve distanza. Solo sette minuti dopo Reijnders percorre cinquanta metri palla al piede, nessun giallorosso lo affronta (anche perché Giroud con un movimento gli porta via Baschirotto) ed entrato in area trafigge Falcone facendogli passare la palla tra le gambe. 0-2, che tre minuti potrebbe diventare 0-3 se il palo della porta leccese non negasse la doppietta allo stesso Reijnders.

Il Lecce cerca allora di reagire ed il portiere Maignan deve superarsi su un tiro a colpo sicuro di Banda che raccoglie un traversone teso di Gendrey, ben servito da Kaba sulla corsa. Nel finale del primo tempo arriva poi l’ammonizione pesante per Ramadani che, già in diffida, salterà così per squalifica la prossima delicata trasferta in casa dell’Hellas Verona.

In avvio di ripresa il Milan cerca di chiudere definitivamente i conti dapprima con Reijnders, che per poco non provoca un autogol di Pongracic con il tiro che viene salvato sulla linea di porta da Falcone, e poi con Hernandez che, lanciato in campo aperto ed entrato in area leccese, si fa rimontare daun sontuoso Dorgu pagando l’indecisione se tirare o appoggiare ad un compagno. D’Aversa immette in campo forze fresche: prima Gonzalez per Rafia e poi Piccoli, Blin e Sansone che prendono il posto rispettivamente di Krstovic, Kaba e Strefezza.

Dopo la triplice sostituzione effettuata dalla’llenatore del Lecce, Banda vienei spostato sulla fascia destra e Sansone si piazza su quella sinistra. Ancora una volta i cambi funzionano: giusto il tempo perché Falcone parasse un tiro di Chukwueze ed il Lecce rientra in partita. Al 66°, da un calcio d’angolo, Blin spizza a centro area la sfera di testa che finisce a Sansone appostato sul secondo palo e che di sinistro la mette dentro siglando la rete dell’1-2!

Il Lecce crede ancora di più nella rimonta mentre il Milan cala d’intensità e dopo soli tre minuti i giallorossi pareggiano: Musah, subentrato a Calabria ad inizio ripresa, perde palla in uscita ed innesca il tridente d’attacco leccese: da Sansone palla a Piccoli e poi a Banda che con un sinistro sul secondo palo trova il gol del pari. Rimonta restituita ai rossoneri dopo quella subita nella partita giocata nella scorsa stagione.

Stefano Pioli, per contenere uno scatenato Sansone immette in campo Florenzi su quella fascia, sposta Musah in mezzo al campo e toglie Pobega. Hernandez ci prova dalla distanza ma la palla finisce fuori, come fuori finisce, sul versante opposto, una punizione di Sansone. Il tecnico rossonero prova a vincerla mettendo una seconda punta di ruolo, Jovic, e passando al 4-4-2. Al minuto 85 il Lecce colpisce un palo con un colpo di testa del solito Sansone che raccoglie un preciso cross di Gendrey. L’ex Bologna ci riproverà poco dopo anche con un tiro che termina alto non di molto. Nel frattempo, Banda è vittima di crampi e al suo posto subentra Venuti.

Nei 4 minuti di recupero inizialmente concessi (la partita finirà al 98’…) accade letteralmente l’impensabile. Viene dapprima ammonito e subito dopo espulso Giroud per reiterate proteste verso il direttore di gara per un presunto fallo subito da Pongracic al limite dell’area leccese. Le immagini effettivamente dimostrano un “abbraccio” intimo sull’attaccante francese sul difensore croato della formazione salentina.

Il conseguente calcio di punizione viene battuto lungo da Falcone, con la palla che viene raccolta da Piccoli il quale da oltre trenta metri calcia sorprendendo Maignan sul primo palo. Sarebbe il clamoroso 3-2 e “Via del Mare” esplode. Le urla di gioia in campo e sugli spalti vengono però strozzate in gola perché gli addetti a VAR (Guida di  Torre Annunziata) e l’AVAR (Nasca di Bari) richiamano Abisso al monitor. L’arbitro palermitano, che di certo non porta bene ai colori giallorossi, annulla per un fallo dello stesso Piccoli su Thiaw. Si rimane quindi sul finale di 2-2, con il rammarico di non aver restituito con gli interessi la rimonta subita nello scorso campionato.

Comunque, il punto conquistato è più che meritato. Il Lecce ha dimostrato di non mollare mai e con un gran secondo tempo ha recuperato il doppio svantaggio. Carattere, personalità e determinazione non difettano a questa squadra, merito anche di D’Aversa, abile non solo come motivatore, ma anche nel saper cogliere i cambi giusti al momento giusto. Dopo la pausa del prossimo weekend dovuta agli impegni delle Nazionali si torna in campo in quel di Verona, per affrontare gli scaligeri dell’ex Baroni. Ma il Lecce visto quest’oggi, soprattutto nel secondo tempo, può giocare questa trasferta con fiducia e senza timore.

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.