Savino Tesoro
Savino Tesoro, presidente del Lecce

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Finalmente è terminata la sessione invernale del  calciomercato. Il Lecce cambia pelle, partono elementi che in estate sullo scacchiere preparato per Franco Lerda apparivano essenziali per attuare una filosofia di gioco che in definitiva non ha portato risultati. Da parte della società di Piazza Mazzini sembra quasi un’ammissione di colpa, l’atteggiamento palesato in questo periodo della campagna trasferimenti sembra un intelligente “mea culpa”. Vanno via Carrozza, Carini, Donida e Della Rocca , tutti elementi sbarcati a Lecce per completare il gruppo che l’anno scorso si arrese soltanto negli ultimi minuti della finale contro il Frosinone; hanno fallito, questa è la verità. Nessuno di loro ha dato l’apporto sperato. Della Rocca lascia Lecce con un solo gol all’attivo, Carini è stato un oggetto non identificato, Donida il più contestato e Carrozza non è riuscito mai a confermare la fama che ha preceduto il suo arrivo a Lecce. Insieme a loro partono D’Ambrosio, pupillo di Lerda, Martinez, uomo chiave della retroguardia giallorossa nelle passate stagioni ( e questa pare una mossa incomprensibile, come incomprensibile è parso vederlo relegato in panchina da Pagliari), Rullo, che seppur si impegnasse oltre modo ormai era l’uomo fisso per la tribuna; un discorso a parte merita Cuppone e Rosafio, giovani di belle speranze che vanno altrove a farsi le ossa.

antonio tesoro
Antonio Tesoro, Direttore Sportivo

Arrivano nel Salento  Beduschi (difensore centrale e laterale destra) Di Chiara (terzino sinistro), Embalo (laterale di centrocampo può giocare sia a destra che a sinistra), Gustavo (attaccante), Herrera (esterno di centrocampo), Manconi (attaccante centrale), Pino (terzino destro) e Scuffia (Portiere).

La rosa del Lecce si è ringiovanita tantissimo ma come sempre sarà il campo che emetterà il suo verdetto.

Per guidare un gruppo miscelato d’esperienza e gioventù la famiglia Tesoro ha scelto Alberto Bollini (classe ’66) che con i giovani ha vinto due campionati Primavera (Lazio). Pagliari se ne va dopo pochissimo tempo, nemmeno quello giusto per farsi conoscere veramente ma, bisogna pur dire che la squadra sembrava aver subito un’involuzione di gioco invece della sterzata sperata.

striscione Curva Nord contro la Reggina
Lecce – Messaggio chiaro ed inequivocabile della Curva Nord

Certo è che da oggi, ripresa alle ore 15, in campo ci sarà una squadra tutta nuova, che non ha il tempo di rodarsi ma che deve subito marciare per non perdere altro terreno. La società di Piazza Mazzini sta investendo tanto per provare a raggiungere l’obiettivo serie B; vero è però che quest’anno sono stati commessi gli errori più grandi in fase di programmazione anche se nessuno  mai avrebbe pensato che la rosa del Lecce così come era stata strutturata non fosse già forte. Qualcosa non  ha funzionato, ad incominciare dalla conferma del tecnico di Fossano fino agli acquisti dei calciatori appena ceduti. Avevamo dato un buon voto al diesse Tesoro dopo la campagna acquisti estiva, abbiamo sbagliato anche noi pensando che tutto potesse andare bene, abbiamo anche noi sopravvalutato elementi che poi per un motivo oppure per un altro non hanno dato ciò che dovevano. Questa volta non si vuol dare un voto al lavoro del diesse, aspettiamo il verdetto del campo. Vogliamo soltanto augurare in bocca al lupo all’Us Lecce, sperando in una risalita. L’obiettivo ora è quello di centrare in qualsiasi modo i Play Off, poi si vedrà, fallire quest’obiettivo sarebbe un disastro di dimensioni bibliche al quale nessuno potrebbe sottrarsi. Lecce e i propri tifosi meritano rispetto; bisognerebbe dipingere la parola RISPETTO sulla porta degli spogliatoi e di ogni ufficio dell’Us Lecce. Ora si lavori in silenzio e si sudi “in quella maglia” fatta di storia e di orgoglio.

 Il futuro ci è sconosciuto, lo scopriremo soltanto vivendo, la squadra faccia in modo di non essere più causa del suo male.

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