Lerda
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SQUINZANO (di Carmen Tommasi) – “Domani bisogna vincere e poi fare un bel respiro di sollievo nei giorni di pausa che concederò alla mia squadra. Perché non bisogna fare calcoli in questo momento e quella con l’Ischia per noi è la partita più importante, quelle che vengono dopo non contano nulla”: così un deciso e carico Franco Lerda alla viglia dell’ultima gara del 2014 in trasferta del suo Lecce contro la terz’ultima in classifica, l’Ischia Isolaverde. Il tecnico giallorosso non vuole fare calcoli, non guarda la classifica, non fa tabelle di marcia e continua a pensare “partita dopo partita”, perché ciò che conta per l’ex Toro è chiudere l’anno con i tre punti.

ASSENZE PESANTI – Due titolari inamovibili hanno dato forfait per la trasferta valida per la 18esima giornata del girone C, in programma domani alle ore 12:30 allo stadio “Enzo Mazzella”: “Siamo orfani di Mannini per un problema tendineo e di Moscardelli per un trauma alla caviglia. Per il resto siamo al completo, escluso Diniz”.

VESRSO IL 4-3-1-2? – Dal 4-3-3 delle ultime gare, il tecnico di Fossano potrebbe passare al 4-3-1-2 con la possibilità di poter rivedere capitan Miccoli in campo dal primo minuto: “Anche per le assenze di cui ho appena parlato è possibile che possiamo cambiare qualcosa a livello tattico con un centrocampo a rombo, ma voglio aspettare fino all’ultimo per decidere. In mediana? Non abbiamo problemi e ora vediamo chi giocherà domani”.  

PORTE CHIUSE – Dalla giornata di martedì, alla ripresa della preparazione, la squadra si è allenata lontano da tutto e tutti: “Il perché delle porte chiuse? C’era in procinto l’idea di voler provare qualcosa di diverso, ma siamo sereni e tranquilli. Era solo un momento in cui avevamo bisogno di lavorare serenamente. Non ho chiuso le porte per nasconderci, ma per non avere distrazioni”.

L’ISCHIA – Nell’ultima gara il prossimo avversario dei giallorossi ha conquistato un punto prezioso in casa del Matera: “Credo che quando una squadra gioca in casa di una formazione come il Matera cerca prima di non subire. Ci sta che un gruppo che deve salvarsi giochi fuori casa e faccia un gioco di un certo tipo. Erano molto attenti e corti, e io credo che noi dobbiamo essere pronti a tutto e cercare di fare bottino pieno. Il campo, da quello che ho visto, non è in ottime condizioni e dobbiamo essere abili  a capire quello che dobbiamo fare. Dobbiamo scendere bene in campo e questo soprattutto a livello nervoso. Dobbiamo avere, insomma, l’atteggiamento giusto”.

NIENTE CALCOLI –  Guardare avanti, vincere la prossima partita e non pensare assolutamente alla classifica: “Tiro un po’ le orecchie ai miei ragazzi (sorride, ndr) quando magari dichiarano che ‘non si può più sbagliare’ o cose del genere, perché in questo momento le tabelle contano zero e la stagione è lunga. Questo è un campionato molto equilibrato, in cui ci sono sei-sette squadre che possono arrivare davanti a tutte e quest’anno ci sono anche le retrocessioni. Nel mio primo anno a Lecce avevamo un vantaggio di spessore, era un altro tipo di campionato e poi siamo arrivati a fine stagione corti. Bisogna vincere domani e poi tirare una riga. Abbiamo le motivazioni giuste e i ragazzi sono molto dispiaciuti per aver perso due partite di fila, perché qui a Lecce è il terzo anno che si fa la Lega Pro ed è chiaro che c’è poca pazienza. Vogliamo rifarci e dobbiamo scendere in campo non eccessivamente carichi, ma nemmeno scarichi per fare bene e per passare un Natale sereno”.

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