CAGLIARI (di Giovanni De Leonardis) – La 35ª giornata di Serie A offre un “lunch match” determinante per la permanenza in serie A, tra Cagliari e Lecce. Alla luce della vittoria del Sassuolo nell’anticipo contro l’Inter, la partita è particolarmente importante, soprattutto per i sardi, ad appena tre punti dalla “zona rossa“; il Lecce, invece, “dall’alto” dei suoi 36 punti, può affrontare la sfida con maggiore tranquillità. “Unipol Domussold out, con circa 500 tifosi giallorossi al seguito. Arbitra Marcenaro di Genova con Piccinini ed Abisso al VAR. Nel Lecce ritorna Ramadani a centrocampo, Piccoli e Krstovic coppia di attaccanti nel 4-4-2 schierato da mister Gotti. Claudio Ranieri, tecnico dei sardi, schiera il 4-2-3-1 con l’ex Lapadula terminale offensivo.

Il Cagliari parte subito aggressivo, spingendo soprattutto sulle fasce con Luvumbo a sinistra e Nandez a destra. Dopo una decina di minuti, Lapadula cerca un’acrobazia in area leccese ma non si coordina al meglio. Al 16° il Cagliari trova il gol del possibile vantaggio con un tiro dell’ex Deiola che però, nel rubare palla a Pongracic, tocca la sfera con una mano. Marcenaro inizialmente convalida ma il check del VAR evidenzia l’irregolarità. Il gol del vantaggio arriva comunque al 16°: sugli sviluppi da corner Gaetano calcia verso la porta, il tiro diventa un assist per Mina che, lasciato colpevolmente smarcato a centro area, non ha difficoltà a superare Falcone: 1-0.

Il Lecce cerca di reagire ma l’unico pericolo che corre la porta di Scuffet in tutta la prima frazione è un calcio di punizione dal lato corto dell’area, calciato da Oudin e deviato da Deiola sopra la traversa. In finale di tempo uno degli episodi “clou” della partita: Gaetano a centrocampo interviene duramente su Ramadani. L’arbitro dapprima ammonisce il centrocampista sardo, ma richiamato al VAR per una “on field review“, cambia il colore del cartellino mandando anzitempo il giocatore negli spogliatoi. Nell’occasione viene anche ammonito Ranieri che aveva affiancato l’arbitro al monitor. Le immagini evidenziano come Gaetano intervenga con la gamba alta e colpisca Ramadani con i tacchetti sullo stinco: rosso inequivocabile, come da regolamento. La partita, già nervosa di per sé, si incattivisce ulteriormente, costringendo l’arbitro a spezzettare il gioco di continuo. L’1-0 che accompagna le squadre all’intervallo è comunque giusto. Il Cagliari ha manifestato maggiore determinazione, ha aggredito di più, ha creato più gioco rispetto al Lecce.

Ranieri, dovendo giocare il secondo tempo in inferiorità numerica, ridisegna il Cagliari lasciando negli spogliatoi Lapadula e Zappa per Sulemana e Wieteska. Gotti invece inserisce Sansone per Piccoli. La ripresa, come prevedibile, vede il Lecce presidiare la metà campo avversaria in cerca del pari, forte anche della superiorità numerica. In avvio di tempo è Gallo che calcia alto da buona posizione. I giallorossi, nonostante abbiano il pallino del gioco, non trovano sbocchi verso la porta avversaria anche per merito del Cagliari ben schierato in copertura. Al 63° Oudin, su cross di Sansone, calcia al volo sul secondo palo ma il pallone termina fuori attraversando tutta l’area di porta. Dopo un paio di minuti è Pierotti (nel frattempo subentrato a Dorgu) che di testa raccoglie un cross di Gallo ma non riesce a dare angolo alla sua conclusione e Scuffet può respingere.

Con il passare dei minuti il Lecce intensifica la propria pressione, fa girare palla più velocemente, mentre il Cagliari comincia ad accusare una certa stanchezza. Provvidenziali per i giallorossi le sostituzioni di Oudin e Ramadani con Almqvist e Rafia; infatti proprio da un’azione di Almqvist nasce il pari del Lecce: l’esterno svedese, dall’interno dell’area cagliaritana, in posizione defilata sulla destra, calcia sul palo più lontano; il tiro viene raccolto da Krstovic che insacca da due passi. Si è al minuto 83 ed il raggiunto pareggio infonde fiducia al Lecce mentre il Cagliari è sulle gambe. In due minuti, dall’86° all’88°, il Lecce colpisce due pali, il primo con Baschirotto ed il secondo da Krstovic. Il Cagliari è in balia del Lecce che potrebbe ancora passare in vantaggio con un tiro di Blin dal limite dell’area che impegna Scuffet. Nei 6 minuti di recupero concessi, il Lecce continua ad attaccare ma non trova più spunti per rendersi pericoloso.

Finisce quindi 1-1, al termine di una partita intensa, nervosa, con molti falli ed interruzioni. Alla fine si conteranno un espulso ed 8 ammoniti (quattro per parte) tra i calciatori oltre all’ammonizione rimediata da Ranieri e all’espulsione di un suo collaboratore. Tra i giallorossi due ammonizioni sono particolarmente “pesanti” perché Piccoli e Ramadani, già diffidati, salteranno per squalifica la partita forse decisiva con l’Udinese.

Il pareggio di oggi sembra essere un risultato giusto per quello che si è visto in campo, primo tempo di chiara marca cagliaritana, secondo tempo di marca leccese. Ovviamente, nell’economia della partita, pesa come un macigno l’espulsione di Gaetano, che ha costretto i sardi a giocare oltre metà partita in inferiorità numerica. Ma se il Cagliari può recriminare sull’episodio dell’espulsione, il Lecce può recriminare per i due pali colpiti e per le occasioni create; non a caso è stato Scuffet il portiere più impegnato. Giallorossi quindi a 37 punti, migliorato lo “score” della scorsa stagione (36 punti) e salvezza sempre più a portata di mano, in attesa di conoscere i risultati di Frosinone, Verona, Empoli ed Udinese. Ma a tre giornate dalla fine del campionato, con due gare da giocare in casa, un certo ottimismo è più che legittimo.

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