CAGLIARI (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce si morde le mani per l’occasione solo accarezzata contro il Cagliari di conquistare nel finale e dopo un primo tempo di sofferenza 3 punti decisivi per salvarsi con tre turni d’anticipo e viene fermato da due pali centrati nel finale di gara da Baschirotto e Sansone. Match spigoloso e caratterizzato dalla puntuale perdita di tempo degli isolani che, ridotti in 10 dall’espulsione di Gaetano al 41°, si aggrappano con ogni mezzo al gol di vantaggio di Mina segnato a metà del primo tempo e pareggiato solo all’84° dalla rete siglata da Krstovic. Giallorossi che salgono a 37 punti e vedono il traguardo sempre più vicino.

FALCONE voto: 6
Dopo i tre match di fila senza subire gol, il trend si era già interrotto nello scorso turno con il Monza ed oggi si è confermato alla Unipol Domus. Al quarto d’ora è il VAR a salvarlo dalla rete del Cagliari su tiro di Deiola deviato da Nandez, dopo che l’ex Lecce aveva però toccato la sfera con una mano, ma al 25′ i sardi passano in vantaggio con un beffarda deviazione sotto misura di Mina che lo beffa da pochi metri su diagonale innocuo di Gaetano dal limite dell’area di rigore. Nell’occasione appare poco reattivo nel respingere di stinco la conclusione. Ripresa senza impegni degni di nota a controllare ed amministrare le scarse palle che arrivano dalle sue parti.

GENDREY voto: 6,5
Se la deve vedere con il più veloce e potente Luvumbo che lo tiene costantemente sulla corda fin dalle prime battute di gioco. Da qui la sua scarsa verve in fase offensiva, nella quale si vede poche volte superare la riga del centrocampo. Al 33′, in una delle rare sortite in avanti, subisce un fallo dubbio all’altezza della riga laterale che delinea l’area di rigore avversaria ma per Marcenaro il contatto avviene qualche centimetro fuori dagli ultimi 18 metri. Col passare dei minuti inizia invece a spingere con maggiore insistenza ed intensità andando a portare cross in area avversaria e tentando anche la giocata vincente ma il Cagliari si salva con unghie e con denti.

PONGRACIC voto: 6
Al 18′ perde un pallone sanguinoso sulla trequarti con il Lecce in uscita e da cui scaturisce il tiro di Deiola deviato da Nandez che finisce in rete. Solo il VAR annulla il vantaggio cagliaritano per fallo di mano dell’ex giallorosso ed erroraccio emendato. Pomeriggio caratterizzato dal nervosismo e dal clima di battaglia che il Cagliari propone fino al triplice fischio. Un atteggiamento che crea non pochi fastidi al centrale di difesa leccese che rende meno del solito e deve ricorrere talvolta alla preziosa collaborazione di Baschirotto per sbrogliare la matassa anche in superiorità numerica. In avvio di secondo tempo è protagonista di una spinta proprio su Luvumbo che poteva essere punito con il rigore ma la compagine arbitrale valuta tutto regolare.

BASCHIROTTO voto: 7
Ci mette fisico, attenzione e grande applicazione nel limitare le sortite in avanti degli attaccanti di Ranieri a cui concede poco o nulla. Da una sua respinta centrale di testa su corner nasce tuttavia l’azione del vantaggio isolano, ma risale velocemente in cattedra e si dimostra fondamentale per non affondare, pur con un uomo in più, in avvio di secondo tempo sugli attacchi dei padroni di casa. Nel finale di gara è sfortunato quando un suo colpo di testa centra un clamoroso palo a Scuffet battuto.

GALLO voto: 6,5
Con tenacia e caparbietà spinge fino alla fine e partecipa all’avvio dell’azione che porta al pareggio giallorosso di Krstovic. Qualche errore di troppo di misura sui traversoni ma anche una spina costante per la retroguardia cagliaritana a cui fa venire un gran mal di testa a suon di dribbling e accelerazioni fin sulla linea di fondo.

BLIN voto: 6,5
Il capitano non brilla particolarmente per larghi tratti del match, ma è sempre reattivo nei contrasti a centrocampo e nel portarsi in avanti a sfruttare la superiorità numerica. Ci prova anche lui a portare a casa un successo che sarebbe valso la salvezza matematica, ma Scuffet ci mette sempre una pezza e gli nega la gioia del gol personale.

RAMADANI voto: 6
Al rientro in prima squadra dopo due settimane trascorse fuori campo a causa di problemi fisici, ritrova una maglia da titolare contro i rossoblù. Al 41° è su di lui che Gaetano commette un fallo punito con il cartellino rosso da Marcenaro su segnalazione dalla Sala VAR e che lascia il Cagliari in inferiorità numerica allo scadere della prima frazione di gioco. Nella ripresa si fa ammonire pure lui e, gravato dalla diffida, salterà per squalifica la prossima sfida con l’Udinese. Tanta grinta nei duelli in mediana fino al triplice fischio.

→ (dal 71′) RAFIA voto: 6
Ingresso che va a riportare equilibrio in mediana ed evitare di far chiudere malauguratamente in 10 anche la formazione salentina.

OUDIN voto: 5,5
Agisce defilato sulla fascia destra ed a tratti resta avulso dalla manovra del Lecce. A lui sono affidate le battute della palle inattive, ma oggi la mira non è sembrata quella delle giornate migliori. Le folate offensive di Augello lo costringono spesso a rinculare perdare supporto a Gendrey impegnato con lo sgusciante Luvumbo. Al 63° ci prova con un tiro di esterno al volo da posizione defilata ma non inquadra lo specchio, lasciando Scuffet senza parate fino oltre l’ora di gioco. Pochi minuti dopo arriva la sostutuzione anche per lui.

→ (dal 71′) ALMQVIST voto: 6,5
Gettatonella mischia nella speranza che almeno lui creasse qualcosa, gli capita al 73° una ghiotta palla in piena area che preferisce appoggiare al centro anziché provare a calciare in porta. Il potenziale assist resta tale solo nelle intenzioni perché in mezzo all’area non c’era nessun compagno pronto e ricevere il passaggio. Al 78° qualche protesta per un contatto in area che l’arbitro non sanziona con la massima punizione, sbagliando. È infatti netta la spinta da tergo che subisce nell’occasione e che gli vieta di calciare in porta. Sale comunque in cattedra offrendo poco dopo a Krstovic il comodo pallone dell’1-1, prima di creare altro pericolo in area avversaria che ha fatto accarezzare ai giallorossi l’idea che si poteva fare il colpaccio.

DORGU voto: 5,5
Prestazione al di sotto delle sue possibilità e delle attese. L’aggressione sistematica del Cagliari sui portatori di palla avversari gli toglie il tempo del ragionamento e della ricerca della giocata migliore. Ne consegue che nell’ora in cui resta sul rettangolo verde lo si vede davvero poco, fino al cambio optato per irrobustire il reparto mediano leccese.

→ (dal 59′) PIEROTTI voto: 6
Innesto per ridare centimetri e chilogrammi all’attacco giallorosso nell’assalto all’area isolana dei salentini quando erano alla ricerca del pareggio. Suo al 65° un colpo di testa che impegna Scuffet in una deviazione d’istinto a negare l’1-1 al Lecce. Dà infatti nuovi punti di riferimento ai compagni lì in avanti e partecipa alla manovra aiutando la squadra a trovare il meritato pareggio.

KRSTOVIC voto: 7
Praticamente non pervenuto nel corso dei primi 45 minuti. Il Lecce lo cerca col contagocce e lui non riceve un pallone che sia sfruttabile per impegnare il portiere Scuffet. Si limita perlopiù ad accennare il pressing e poco altro. All’improvviso si accende all’84° quando spinge in rete il tiro-cross di Almqvist per la sua settima segnatura stagionale, la seconda consecutiva. Partecipa senza ulteriore gloria allora al finale pazzo con il Lecce che spinge alla ricerca della vittoria ma non trova il colpo risolutivo.

PICCOLI voto: 5,5
Anche in questo match gioca in coppia con Krstovic a cui fornisce supporto in fase avanzata. Al quarto d’ora commette un fallo ingenuo e si becca un cartellino giallo per fallo su Mina che, da diffidato, gli farà saltare la prossima partita in casa contro l’Udinese di lunedì 13 maggio. Il Cagliari cerca così di portarlo a commettere un doppio fallo, anche simulando su contrasti in realtà regolarissimi. Vista la domenica di scarsa vena, mister Gotti preferisce non correre ulteriori rischi e lo toglie dalla contesa all’intervallo.

→ (dal 46′) SANSONE voto: 6,5
Anche lui si danna l’anima per la bella incornata in avvitamento che negli ultimi minuti di gioco blocca il battito del cuore ai tifosi rossoblù ma che va a stamparsi sul palo a Scuffet battuto. Sarebbe stato il gol della vittoria per i giallorossi ed il giusto premio ad una condotta di gara più che buona nella metà di match che disputa. Buono il movimento con e senza palla che smuove la tetragona difesa di Ranieri.

All. GOTTI voto: 6
L’approccio alla gara del Cagliari è stato certamente migliore rispetto a quello di un Lecce troppo passivo e svagato davanti alla foga agonistica degli isolani che aggredivano subito i portatori di palla giallorossi. Per tutto il primo tempo non si registrano azioni degne di nota in fase d’attacco ed i padroni di casa hanno vita facile nel controllare le sporadiche iniziative leccesi. Ancora una volta, i cambi danno invece la scossa nella ripresa ed il Lecce trova il meritato premio alla mole di occasioni create, fino a sfiorare l’impresa di una salvezza sul campo a 3 turni dalla fine del campionato. Contro l’Udinese ci saranno diverse defezioni a complicare il confronto forse decisivo, ma il punto conquistato oggi mette i salentini in buona posizione per guardare la zona rossa con un più che buon margine di vantaggio.

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