TORINO (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle del Lecce contro la Juventus risentono del clamoroso errore di Lucioni che dopo mezz’ora lascia in 10 i compagni per un fallo da ultimo uomo. Una discreta prestazione per un tempo, pur condizionata da tante assenze (soprattutto in attacco) che lasciano poche scelte a Liverani. Il vero campionato dei giallorossi dovrà ora cominciare da mercoledì contro la Sampdoria in un match che può ormai valere una stagione.

GABRIEL: Nei primi 45′ l’unico intervento degno di nota lo compie al 20′ su Rabiot. Poi ci pensano Ronaldo e Bernardeschi a graziarlo da pochi passi. Incolpevole sul tiro all’incrocio di Dybala che infrange l’incantesimo in avvio di ripresa. Compie qualche altro buon intervento, ma nulla può sul rigore del 2-0 di CR7 e sulla terza rete di Higuain. Ci mette però del suo in complicità con Rossettini sul quarto sigillo di De Ligt. Purtroppo anche oggi ne prende altre quattro. VOTO: 5

RISPOLI: Confermato nonostante la non brillante prestazione di lunedì scorso col Milan. Ha sul destro la prima palla-gol del match ma calcia alto da ottima posizione. Spinge lungo la fascia di sua competenza cercando di creare superiorità in cooperazione con Donati e ripiegando subito sulle incursioni dei padroni di casa. Tutta un’altra musica nella ripresa quando riceve anche un colpo al labbro che gli procura una ferita e annaspa sulle folate juventine. VOTO: 5

DONATI: Rientra dopo il turno di squalifica e si va a piazzare al centro della linea arretrata giallorossa nel rinnovato modulo tattico adottato da Liverani. Il più volitivo negli interventi dei suoi fino alla fine. VOTO: 5,5

LUCIONI: Si avvantaggia della presenza di altri due centrali quali Donati e Paz che gli permettono di accorciare il proprio raggio di azione. Commette però alla mezz’ora la frittata perdendo ingenuamente palla e commettendo fallo da ultimo uomo su Bentancur. Cartellino rosso, Lecce in 10 e sul match cala il sipario. VOTO: 4

PAZ: Altra soluzione inedita nel Lecce. Giostra da terzo di difesa a sinistra. La condizione non certo ottimale lo fa calare nei secondi 45′ e naufraga con tutta la squadra sotto i colpi di una Juve che sfrutta al meglio l’uomo in più. VOTO: 5

VERA: Terza sorpresa di serata. In fase di possesso agisce da esterno sinistro di centrocampo ingaggiando duelli con il connazionale Cuadrado. L’emozione di giocare titolare contro i campioni d’Italia gli fa commettere qualche errore di troppo. In ulteriore sofferenza nel secondo tempo fino a quando viene richiamato in panca. VOTO: 5

→ (dal 78′) CALDERONI: Entra perché più difensivo di Vera per arginare le incursioni di Douglas Costa che sulla fascia destra mette a ferro e fuoco le retrovie leccesi. Si concede pure qualche discesa nello spezzone di gara che gioca ma non incide. S.V.

PETRICCIONE: Si piazza davanti la difesa a imbrigliare le giocate rasoterra della Juventus. Fa densità nella zona più calda del campo e offre una buona copertura alla retroguardia giallorossa. Esce all’intervallo dopo aver ricevuto un pestone. VOTO: 6

→ (dal 46′) ROSSETTINI: Se la cava una prima volta quando commette un fallo da rigore non ravvisato da Piccinini su Dybala, ma subito dopo si ripete su Ronaldo e stavolta il penalty viene fischiato. Chiude un secondo tempo da incubo con l’incomprensione con Gabriel e permette a De Ligt di fare quaterna. Pessimo approccio e dimostrazione che non è in condizione. VOTO: 4

TACHTSIDIS: Tocca a lui accendere nelle prime battute la luce per il Lecce con alcune sventagliate che cambiano il fronte del gioco in velocità. Affronta Pjanic, Bentancur e chiunque si trovi a passare dalle sue parti senza timori. Ben altra musica nella ripresa quando non ce la fa a mettere a freno le manovre juventine e crolla con tutti gli altri compagni sotto i colpi degli uomini di Sarri. VOTO: 5

MANCOSU: Inizialmente più nel vivo della manovra rispetto alla gara col Milan. Gioca sul centrosinistra in rapidità provando a prendere di sorpresa la Juventus con filtranti per Vera che però non sempre è pronto a recepire. Evapora tuttavia nella ripresa quando non trova più posizione e verve e viene avvicendato. VOTO: 5,5

→ (dal 72′) BARAK: In ritardo di condizione, soffre su ogni giocata che gli capita di fare. S.V.

SHAKHOV: Lucido e razionale quando ha il pallone tra i piedi. Smista con eleganza e precisione passaggi mai banali che permettono al Lecce di uscire dalle intricate trame di gioco bianconere. Tutto bene e migliore in campo fino al fatale errore in appoggio al 50′ che permette a Dybala di sbloccare il match. VOTO: 5

FALCO: Svaria su tutto il fronte di attacco ma è troppo solo e si vede che non trova compagni da servire quando ha la palla sul sinistro. È però lento sulla rare ripartenze che la Juve gli concede. Prova a lottare in mezzo ai colossi della difesa avversaria che lo sovrastano, ma alla fine esce senza aver mai inciso. VOTO: 5

→ (dal 62′) BABACAR: Mossa della disperazione sul 2-0 per i bianconeri. Entra per cercare il miracolo ma zoppica a vista d’occhio e di pallooni dalle sue parti non arrivano neanche per sbaglio. VOTO: 5

All. LIVERANI: L’emergenza infortuni lo porta a rivoluzionare tatticamente la sua creatura. La linea di difesa a 5 ed il centrocampo folto sorprendono per un tempo l’11 di Sarri che stenta a creare gioco e pericoli finché il Lecce non resta in inferiorità numerica. Da lì in poi inizia l’ennesimo calvario che porta ad incassare altre quattro reti in una serata in cui però non sono meritate. VOTO: 5,5

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