LECCE – Tempi sempre più difficili per la Serie A di calcio che è alle prese con l’adozione del protocollo rivisto dal Comitato Tecnico Scientifico voluto dal Governo per migliorare le proposte avanzate dalla Figc in modo da permettere la ripresa dell’attività agonistica.

Se da una parte c’è stata la votazione a maggioranza in Assemblea di Lega di Serie A per indicare nel 13 giugno la data di ritorno in campo delle 20 squadre, dall’altra si registrano le resistenze di diversi club, secondo cui le misure studiate dal Cts e approvate dalla Figc non convincono e mettono a serio rischio la ripartenza.

Tra queste figurano Inter (nerazzurri che avrebbero già rinunciato al raduno di lunedì), Milan, Napoli, Atalanta, Cagliari, Hellas Verona, Sampdoria e Genoa che evidenziano come sia estremamente difficile ottemperare al totale isolamento di un gruppo che può arrivare a contare tra le 60 e le 70 persone. Inoltre, si riscontrano troppe lacune nella definizione degli allenamenti collettivi.

Oggi è previsto un confronto fra la Lega di A, la Figc ed i medici sportivi. Al centro dei lavori il troppo rigido protocollo del Cts, per il quale già si chiede una rivalutazione più elastica. Prima di ripartire, insomma, tutti invocano una maggiore chiarezza.

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