LECCE (di Massimiliano Cassone) – Errare è umano, non ammetterlo o fare finta di nulla sarebbe diabolico per una persona che come me antepone la verità a qualsiasi interesse personale. L’altro giorno ho erroneamente scritto che Stefano Pessina era nella cordata che sta per rilevare l’US Lecce; un Pessina c’è nella cordata, e questo posso confermarlo, ma non è il numero uno del colosso farmaceutico ma bensì un imprenditore edile.
Accade di sbagliare, è stata un’incomprensione con la mia fonte che, preso dalla foga di confermarmi il nome, ha sbagliato, io mi sono fidato ed è accaduto di raccontare qualcosa di impreciso.
Ovvio che l’errore è mio e non è addebitabile a nessuno, però come in altre 99 volte non ho mai sbagliato quando ho scritto una notizia, questa volta è successo. Faccio il “mea culpa”.
Sul lato della trattativa tra Tesoro e Sticchi Damiani tutto prosegue nel verso giusto e mi impegno nei prossimi giorni di fornirvi le giuste informazioni.
Il Lecce comunque avrà un futuro e sarà un futuro roseo.
Chiedo scusa ai lettori, miei unici padroni, per l’accaduto.
Pe sta fiata te perdono!
Questo va davvero a suo onore. Quando mai un giornalista si scusa delle castronerie scritte, o rettifica? Molto, molto raramente, di sicuro molto meno di quanto dovrebbe.