stemma grossetoLECCE (di Italo Aromolo) – E’ l’avversario dei ritorni improvvisi, degli ex rimpianti, dei destini incrociati. Per il Grosseto, prossimo rivale del Lecce di Franco Lerda, la sfida del “Via Del Mare” ha un sapore speciale: farà il suo esordio in panchina il neo-tecnico Antonello Cuccureddu, chiamato a sostituire l’esonerato Stefano Cuoghi per rianimare una squadra che in questo momento occupa il decimo posto in classifica con 14 punti.

Per il tecnico sardo si tratta di un ritorno eccellente: molto amato dalla tifoseria biancorossa, nella stagione 2006/’07 ha condotto i maremmani alla prima, storica, promozione in Serie B, scrivendo un pezzo di storia del club toscano. Cuccureddu non è il solo che domenica riconcilierà il presente con il proprio passato: vivranno emozioni particolari anche due ex giallorossi che scenderanno in campo con la maglia del Grosseto, Gennaro Del Vecchio e Matteo Legittimo. Il primo, centrocampista centrale, è stato protagonista in Salento per due stagioni, entrambe nella massima serie (2005/’06 e 2011/’12), mentre il secondo, di ruolo terzino sinistro e nativo di Casarano, ha lasciato definitivamente Lecce soltanto lo scorso gennaio, dopo cinque anni in cui, tra prestiti e panchine, non ha mai avuto grandi spazi per esprimersi. Entrambi sono ripartiti da una piazza al tempo stesso tranquilla e stimolante come Grosseto, in cui hanno trovato la propria dimensione ideale, conquistandosi il posto da titolare e diventando due punti fermi della formazione toscana.

camilliLa storia recente: dopo 6 anni di B, ritorno al purgatorio. Nel 2000 Piero Camilli, politico ed imprenditore del settore dell’allevamento, ha rilevato le quote di un Grosseto che mai prima di allora era andato oltre la terza serie nazionale. Ed è proprio grazie all’intraprendenza del vulcanico patron viterbese, vera anima del calcio grossetano, che in Maremma si è iniziato a respirare l’aria dei grandi palcoscenici: nel 2007 la squadra è approdata per la prima volta in Serie B, disputando consecutivamente 6 campionati, fino alla stagione 2012/’13, quando il sodalizio toscano, penalizzato di 6 punti a seguito del coinvolgimento nel processo sul calcio-scommesse, è retrocesso in Lega Pro. Lo scandalo di scommessopoli è soltanto l’ultimo di una serie di problemi economici, legali e politici che a Grosseto, oltre a danneggiare squadra e tifoseria, stanno estinguendo la verve passionale di uno dei presidenti più eccentrici del panorama calcistico italiano: Camilli si è dichiarato apertamente stanco del calcio e desideroso di vendere al più presto la società.

tifosi-grossetoRosa e reparti: talento a centrocampo e solidità in difesa, il punto debole è l’attacco. In questo clima di smobilitazione, l’ottimo lavoro svolto in estate dal diesse Magalini ha garantito, rispetto alla scorsa stagione in Serie B, un drastico ringiovanimento della rosa (età media 23,7 anni) senza per questo comprometterne la qualità: nonostante le attese deluse, la compagine toscana resta una delle più attrezzate del girone.

Tra i pali è una certezza Ivan Lanni, uno dei pochi reduci della scorsa annata, che a 23 anni ha già alle spalle l’esperienza di un’intera stagione da titolare in serie B.

In difesa giganteggiano i 193 centrimetri dell’ex Reggina Lorenzo Burzigotti, insieme al fisico roccioso di Luca Tedeschi (190), un passato nella Cremonese, e di Leonardo Terigi (189), che ritorna al “Via Del Mare” dopo aver festeggiato lo scorso giugno la promozione in B con la maglia del Carpi. Le tre “torri”, oltre ad assicurare una buona compattezza difensiva (con 12 gol subiti, quella maremmana è una delle difese meno perforate del torneo), fanno valere la propria imponente corporatura anche in fase offensiva, dove risultano molto pericolosi sulle palle inattive.

In mediana, si distingue il talento del 19enne scuola Roma Matteo Ricci: nel giro delle nazionali giovanili già da diversi anni, è un giocatore che sa abbinare perfettamente quantità e qualità, avendo il duplice compito di spezzare le trame di gioco avversarie e di inventare magie per i compagni: può giocare da interno, da regista o da trequartista. Completano la gamma delle prime scelte il rumeno ex Rimini Daniel Onescu, play-maker deputato a dettare i tempi della manovra biancorossa, e il capitano Giovanni Formiconi, laterale di spinta alla terza stagione di militanza tra le fila toscane. Non saranno invece disponibili per la trasferta Lecce, causa squalifica, i centrocampisti Kenneth Obodo, capocannoniere della squadra, nonché fratello dell’ex giallorosso Cristian, e Stefano Dicuonzo (72 presenze in B negli ultimi due anni con la maglia della Juve Stabia).

cuoghiL’attacco, piuttosto sterile fino ad ora, è l’anello debole di questa squadra: i 10 gol realizzati, meno di uno a partita, valgono il terzo peggior attacco del campionato, tanto che la società è già al lavoro per provvedere all’acquisto di almeno una punta di peso. Un reparto già di per sé deficitario dovrà fare a meno del suo elemento più in forma, Bryan Gioè, andato a segno nell’ultima partita contro la Paganese (1-1) e non convocato per motivi fisici: le soluzioni offensive si riducono dunque ai nomi di Adriano Montaldo, reduce da un anno di Serie B in forza all’Ascoli, di Stefano Scappini, ex Pisa che ha già colpito il Lecce nella gara di Coppa (ma in campionato è ancora a secco) e di Marco Giovio che, alla seconda stagione in Maremma, ha già realizzato 2 gol in 7 gare.

Il cammino fin qui e l’esonero di Cuoghi. Mister Cuccureddu cercherà di sovvertire un ruolino piuttosto magro, che consta di 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte: con 14 punti in classifica, l’obiettivo finale non può che essere l’aggancio del treno play-off, dunque il nono posto, distante solo 4 punti. L’esonero di Cuoghi, che aveva sostituito Francesco Statuto dopo la debacle nella gara di apertura a Pontedera (2-5) , ha destato scalpore se non altro perché arriva dopo 11 partite in cui il Grosseto ha sconfitto corazzate come Perugia (2-0) e Salernitana (1-0), ha subito soltanto 7 reti e ha conquistato 13 punti in classifica, oltre ad ottenere una prestigiosa vittoria in Coppa Italia di Lega Pro proprio contro il Lecce (2-1). Il tecnico modenese ha pagato, probabilmente, l’andamento non brillantissimo delle ultime 3 gare (2 punti conquistati e 1 solo gol fatto).

Curiosità: allenatori che vanno, allenatori che vengono. Grosseto e Lecce condividono il curioso primato di società “mangia allenatori”: in meno di un anno, sulla panchina del Lecce si sono alternati 5 tecnici, mentre, in casa Grosseto, il turnover di allenatori sale a 7 (tra cui anche Francesco Moriero) nell’ultimo campionato e mezzo (addirittura a 41 nei 13 anni di gestione Camilli).

cuccuredduUltime news: la presentazione di Cuccureddu. Nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi tra l’entusiasmo della gente, l’ex difensore della Juventus, squadra in cui ha militato negli anni ’70, ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali da tecnico del Grosseto, evitando qualsiasi riferimento a situazioni tattiche: il modulo con cui scenderanno in campo i maremmani resta un incognita; nelle ultime esperienze, a Pescara e ad Alghero, Cuccureddu si è affidato soprattutto al 4-4-2, ma è probabile anche che riproponga il 4-3-3 di cuoghiana memoria. Per il resto, il mister di Alghero ha insistito molto sui concetti di gruppo, di determinazione e di riscatto: “Credo nel gruppo, che ha delle qualità. Il Lecce? Un bel banco di prova, dobbiamo dimostrare di avere carattere. Voglio cattiveria e determinazione: più sei coeso e più sei forte”.

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