foto-di-piazzaLECCE – Chiamatelo pure “Arma letale”. Matteo Di Piazza chiarisce subito le sue condizioni fisiche dopo la preoccupazione che ha destato la sua uscita dal campo zoppicante: “Ho fatto un contromovimento e la caviglia ha ceduto un po’. In più, ho avuto dei crampi, ma è normale dopo un lungo periodo in cui non giochi. Non facevo una partita intera da un mese. Comunque, sono contento. Sabato ci sarà un’altra battaglia, dobbiamo vincere il campionato. Non guardo la Juve Stabia, ma in casa nostra e so che andremo lì a fare la nostra partita. La Sicula Leonzio? Conosco la maggior parte dei giocatori e avevo avvertito i miei compagni, sapevo che non sarebbe stato facile vincere”.

Parlando dell’intesa col gemello del gol, ecco cosa afferma il numero 9 leccese: “Mi sono sempre trovato bene con tutti. Sasà è una prima punta, Torromino è più un esterno. Insieme possiamo fare grandi cose, il modulo è perfetto per noi. I nostri gol? Sono cose che si provano in settimana, era giusto che si sbloccasse così”.

Infine, una battuta sulla condizione fisica quando si giocano tre gare in sette giorni: “La diversa freschezza degli avversari? È una questione di testa, più che di gambe. Non credo che il fatto che loro avessero riposato sabato abbia influito più di tanto. Siamo professionisti: se a vent’anni non riuscissimo a giocare tre partite in una settimana il calcio non è per noi… Mancavano molti elementi, eravamo corti e i nostri guai hanno complicato un po’ le cose, ma abbiamo vinto e siamo primi. Bene così“.

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