immagine viareggio matteoLECCE (di Italo Aromolo) – La quiete dopo la tempesta. E che tempesta: sono stati giorni caotici, controversi, incerti quelli che hanno accompagnato l’Esperia Viareggio nel percorso di avvicinamento alla gara casalinga contro il Lecce, valida per la 27esima giornata del campionato di Lega Pro Prima Divisione Girone B ed anticipata a domani, venerdì, alle 14:30 per la concomitanza con le giornate conclusive del celebre Carnevale della località versiliese.

Veniamo ai fatti: a seguito della sconfitta di domenica scorsa nel derby contro il Prato (1-0), la quinta di fila per il sodalizio che con 21 punti occupa il quart’ultimo posto in classifica, il tecnico bianconero Cristiano Lucarelli ha fortemente meditato di dimettersi, deluso dall’atteggiamento di una squadra che lui stesso, al temine della sfida in terra pratese, ha definito senza mezzi termini come priva di carisma, impaurita e senza attributi.

Lucarelli in panchinaDopo due giorni di riflessione nel ritiro di Coverciano, dove seguiva un aggiornamento al corso di allenatore, il tecnico livornese ha sciolto le riserve e, dando ulteriore dimostrazione di quel carattere sanguigno e combattivo che da sempre lo contraddistingue, ha deciso di non abbandonare un gruppo di ragazzi in difficoltà e di proseguire la sua avventura alla guida delle “Zebre” (LEGGI QUI).

Curioso lo scherzo che il destino ha riservato all’ex attaccante del Lecce, squadra in cui ha militato tra il 1999 e il 2001: proprio nella gara di andata disputata contro i giallorossi al “Via Del Mare” e terminata 3-0 in favore dei padroni di casa, Lucarelli aveva esordito sulla panchina del Viareggio (peraltro subentrando ad un altro grande ex giallorosso come Roberto Miggiano); oggi, dopo oltre 4 mesi, si ritrova a vivere una sorta di “nuovo inizio” sulla panchina del Viareggio, nuovamente contro la sua ex squadra.

Il cammino fin qui: Viareggio al quart’ultimo posto con 21 punti; una sola vittoria in casa. Tra le formazioni che, attestandosi nelle ultime posizioni della classifica, non hanno più nulla da chiedere a questo campionato senza retrocessioni, il Viareggio è sicuramente la più attrezzata: sotto la guida di mister Lucarelli la compagine versiliese ha sfoderato prestazioni al bacio contro avversari ben più quotati come Pisa (successo a domicilio per 1-0), Benevento (2-1, unica imposizione casalinga della stagione bianconera) e Frosinone (sconfitta per 2-1, ma maturata allo scadere dopo aver più volte sfiorato il Vantaggio), mantenendo, dall’arrivo di Lucarelli fino ad un mese fa, la media play-off di 1,5 punti a partita.

Il black out delle ultime 5 partite, da cui il Viareggio è sempre uscito sconfitto, ha quasi totalmente pregiudicato quanto di buono emerso in precedenza: prima della sconfitta a Prato, in una gara in cui l’undici viareggino non ha saputo sfruttare la superiorità numerica per quasi tutta la seconda frazione di gioco, era arrivato il pesantissimo capitombolo interno contro la Salernitana (0-5), preceduto a sua volta dai kappaò contro Gubbio (2-0), L’Aquila (3-1) e Frosinone (2-1).

vannucchi-viareggioGli interpreti e i reparti: polveri bagnate in avanti, deficit di esperienza in difesa. E’ il made in Italy il marchio di fabbrica della rosa 2013/’14 dell’Esperia Viareggio, compagine che annovera esclusivamente calciatori nati tra i confini dello Stivale; altra caratteristica saliente della squadra bianconera è la fin troppo elevata presenza di calciatori in prestito (con una quota superiore al 50%), statistica che qualcosa può suggerire su quell’assenza di motivazioni che lo stesso tecnico Lucarelli ha rimproverato al gruppo al termine della gara contro il Prato. Non stupisce più che gli avversari del Lecce abbiano una rosa dall’età media fortemente al ribasso (22,9 anni in questo caso), sebbene tra gli effettivi viareggini non manchino alcuni elementi con un buon grado di anzianità: tra questi “totem”, cui spetta il compito di guidare i più giovani in campo e nello spogliatoio, troviamo il portiere Massimo Gazzoli, che guarda tutti dall’alto delle sue 38 primavere, e il fantasista 36enne Ighli Vannucchi, per il quale alle grandissime aspettative che riponevano in lui i tifosi bianconeri è corrisposto un altrettanto deludente rendimento sul campo (solo 3 gol in stagione) che lo ha etichettato come uno dei grandi flop di questa Lega Pro.

Sembra essere il reparto difensivo il punto debole dell’undici di mister Lucarelli: sono ben 37 i gol al passivo (terza peggior difesa del torneo), molti dei quali dovuti all’inesperienza di un settore, che, nella sua composizione tipo, registra un età media poco più che superiore ai 20 anni. La struttura dell’assetto difensivo poggia sulla affiatata coppia di centrali Diego ConsonFabio Lamorte (entrambi al terzo anno di permanenza in maglia bianconera) e sull’entusiasmo del giovanissimo talento Daniele Celiento, in prestito dal Napoli.

Il centrocampo sta traendo grandi giovamenti dalla ventata di forze fresche che ha apportato il mercato di riparazione, durante il quale è arrivato dal Perugia il regista 21enne Domenico Mungo: l’ex Piacenza, perno attorno cui ruota la manovra della squadra intera, ha conquistato fin da subito il posto da titolare e lo sta legittimando a suon di ottime prestazioni (è il migliore della squadra per media voto, con 6,12). Lo coadiuvano, forti di una spiccata pericolosità in fase offensiva, il 20enne Simone Della Latta e il 22enne Lorenzo Galassi: il primo fu uno dei pochi a brillare nella gara di andata, mentre il secondo ha dato un saggio delle sue abilità balistiche nella trasferta di Frosinone, quando ha siglato il gol del momentaneo pareggio con una conclusione al volo.

tifosi-viareggioReparto sui generis quello offensivo: diversamente da una buona parte delle altre compagini di Lega Pro, nel set di mister Lucarelli manca l’attaccante “boa”, capace di fare reparto da solo grazie alla sua possente stazza fisica; l’attacco viareggino invece, che con 20 gol all’attivo è uno dei meno prolifici del torneo, fa affidamento su altre qualità, come l’agilità e l’imprevedibilità che garantiscono alcune rapide “frecce”; tra queste, Lorenzo Benedetti, capocannoniere della squadra con 4 centri ma in fase calante rispetto allo scoppiettante inizio di stagione, e l’ex della partita, Marco Rosafio, che il club di Piazza Mazzini ha lasciato soltanto in prestito in Toscana, si sta rendendo grande protagonista in questa stagione, come dimostra il gol, degno delle migliori percussioni di Maradona, che ha realizzato contro L’Aquila: partito da centrocampo, con una sublime progressione offensiva ha scartando 4 difensori aquilani per poi gonfiare la rete avversaria con un fulminante rasoterra di sinistro. Anche l’attacco sta beneficiando dei frutti del mercato: l’ultimo arrivato è il 31enne Davide Matteini, prima punta reduce dall’esperienza in Seconda Divisione al Tuttocuoio, ma che vanta nel suo lungo curriculum ben 45 presenze in Serie A (contornate da 5 gol) con le maglie di Empoli e Parma.

La tattica e le ultime news: Out Falasco per squalifica, in dubbio Della Latta. Addio 3-5-2, ancora fiducia al 4-3-3? Sembra esser finito il tempo degli esprimenti per Lucarelli, orientato ad accantonare il 3-5-2, provato invano nelle ultime gare, per tornare al ben più collaudato 4-3-3. Oltre all’attaccante Alessandro Romeo e al portiere Jacopo Furlan, infortunati di lungo corso, il tecnico viareggino dovrà probabilmente fare a meno del difensore Davide Ferrari, al rientro dopo un lungo stop ma non al meglio della condizione. In dubbio anche la presenza di Della Latta, colpito in settimana da un attacco influenzale, mentre è certa l’assenza per squalifica del terzino Nicola Falasco, che nella gara di andata si rese protagonista in negativo con una goffa autorete; d’altra parte, Lucarelli può sorridere per il rientro in campo di Celiento, contro il Prato appiedato dal giudice sportivo. Problemi di abbondanza invece nel reparto offensivo, dove uno tra Matteini, Rosafio, Benedetti e Vannucchi dovrà accomodarsi in panchina (possibile l’esclusione dell’ex Entella, che domenica scorsa è stato sostituito tra le polemiche).

L’ambiente. Curiosità: le attrazioni del Carnevale per i tifosi leccesi in trasferta. Nel week-end di Viareggio-Lecce, nella cittadina versiliese il calcio resterà dietro le quinte, perché i riflettori sono tutti puntati sul gran finale del Carnevale, che chiuderà i battenti domenica 9 marzo. Potrà essere una bella occasione, per i tifosi giallorossi che avranno deciso di seguire la squadra in trasferta, quella di vivere in prima persona i fasti del rinomato Carnevale. Dopo la partita, nel tardo pomeriggio, avrà inizio la festa rionale “Carnevale Storico”: nel cuore del centro avranno luogo laboratori di cartapesta, giochi popolari tradizionali, fiere, mercati, mostre, teatri di strada e spettacoli. In serata, i più affamati potranno degustare i prodotti locali offerti a prezzi stracciati presso il ristorante “Nara” (grazie all’iniziativa “A tavola con Burlamacco”), mentre non mancherà il divertimento al Teatro Jenco, a partire dalle 21:15, dove si terrà la tipica “Festa della Canzonetta”.

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