LECCE – Conferenza stampa post calciomercato per Saverio Sticchi Damiani, presidente dell’U.S. Lecce, che in tarda giornata ha fatto il punto di quanto messo a segno da Pantaleo Corvino, Direttore Generale dell’Area Tecnica giallorossa, a cui è stato chiesto di rendere meno traumatica la retrocessione della scorsa estate dalla Serie A alla Serie B. da parte sua, il dirigente ex Fiorentina e Bologna ha sottolineato le difficoltà nell’operare con il bilancio da tenere d’occhio e garantendo alla prima squadra ed al Settore Giovanile elementi di qualità in un mercato definito creativo e virtuoso.

È opportuno fare il punto sulle operazioni messe a segno nelle due sessioni di mercato e dopo la fine del girone d’andata per fare il punto a 360 gradi ed essere chiari e trasparenti nei confronti anche dei tifosi. Tirando le prime somme di questi mesi, è bene essere chiari e trasparenti. Dopo la retrocessione ci siamo trascinati in Serie B una serie di contratti per un monte-ingaggi di circa 15 milioni di euro, mentre percepiremo un ‘paracadute‘ di 7 milioni, che ancora non abbiamo percepito. Da parte della proprietà è necessario pertanto un nuovo sforzo. Perciò abbiamo chiesto al nuovo direttore Corvino di valorizzare questo tipo di investimento evitando che fosse legato al solo risultato sportivo senza tirarci indietro ma con condizioni diverse. È stato un lavoro su quattro linee guida: il primo riguarda, in soli quattro mesi, l’eliminazione dalla prima squadra di tutti quei calciatori non funzionali al progetto tecnico o scontenti perché con la testa altrove. Avere malcontento nello spogliatoio può essere pericoloso. Il secondo è rafforzare la rosa con un gruppo di giocatori esperti. Pur avendo intrapreso un necessario progetto triennale, abbiamo sempre detto che, se possibile, avremmo coltivato da subito sogni di ambizione, anche se difficili. La storia insegna infatti che chi retrocede dalla A affronta un anno infernale e, per scongiurare tale possibilità, abbiamo deciso di ricorrere anche ad innesti di esperienza che sono un lusso rispetto al progetto triennale”.

“Il terzo fronte – ha proseguito il presidente – riguarda l’arrivo in maglia giallorosso di calciatori di prospettiva a titolo definitivo per valorizzare il patrimonio societario. Molti dei nuovi arrivati hanno già esordito e dimostrato da subito di poter essere parte di questo progetto come Listkowski, Bjorkengren, Hjulmand, Rodriguez. Per noi rappresentano una sorta di vaccino per quello che sta comportando per il mondo del calcio il Covid. La quarta linea guida è relativa ad investimenti a titolo definitivo su profili importanti anche per il nostro Settore Giovanile, andando anche oltre il territorio ed i confini italiani che finora è stato scandagliato dal direttore Delvecchio. La formazione Primavera dovrebbe giocare con giovani classe 2002, ma giochiamo con ragazzi sotto età, il che è un bene perché rappresenta un investimento per i prossimi anni per il progetto-Lecce“.

In quattro mesi è stato fatto un lavoro incredibile a cui si aggiunge la carenza di strutture soprattutto per il Settore Giovanile. Abbiamo creato un secondo campo ad Acaya, acquistando nuovi macchinari medici, come pure abbiamo provveduto all’arrivo di professionisti nello staff sanitario. Ho la sensazione che stia nascendo qualcosa di importante. Devo ringraziare gli altri soci che con me hanno sposato questo progetto per aver deciso di sostenere un altro anno di sacrifici”.

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