(foto fonte facebook)

LECCE – Sale a 43 il numero degli indagati per gli scontri tra ultras baresi e supporters leccesi avvenuti lo scorso 23 febbraio lungo l’Autostrada A16, nei pressi di Cerignola. Dopo i primi quattro denunciati l’indomani dei tafferugli, oggi gli agenti della Digos delle Questure di Foggia, Bari, Lecce e Pordenone, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, hanno eseguito decine di perquisizioni e controlli a carico di 25 esponenti delle frange più accese delle tifoserie biancorossa e 14 di quella giallorossa.

Come si ricorderà, circa 200 ultras baresi diretti a Cava de’ Tirreni per la gara di Serie C contro la Cavese avevano teso un agguato ai danni di una carovana di auto e pulmini con a bordo tifosi del Lecce diretti a Roma per la sfida contro i capitolini.

Le perquisizioni hanno interessato anche le sedi dei più noti club ultras baresi. Le indagini poste in atto dalla Digos di Bari subito dopo i gravi fatti avevano consentito di identificare, all’uscita dei due caselli autostradali baresi e in altre zone del capoluogo regionale, decine di tifosi baresi e leccesi (alcuni dei quali sono stati perquisiti oggi), e rinvenire e sequestrare strumenti e oggetti atti a offendere, verosimilmente utilizzati nella rissa.

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