LECCE – Al termine del match amichevole vinto 2-1 contro il Cosenza, l’allenatore del Lecce Fabio Liverani ha evidenziato le indicazioni tecnico-tattiche, individuali e collettive, tratte dalla partita: “Prima di tutto, ci tengo a ringraziare il Cosenza per la disponibilità dimostrata nell’organizzare l’amichevole. Abbiamo dato minutaggio a tutti i nostri giocatori in ritardo di condizione, oggi mettere 60-70 minuti nelle gambe é stato importante per alcuni di noi che per vari motivi non hanno nelle corde una gara intera. Non si è fatto male nessuno e questo è già positivo; Imbula ha preso una botta ma credo che non sia nulla di preoccupante. Lui, come Babacar e Farias, sono indietro dal punto di vista fisico: quando sei sul mercato e non ti alleni con la squadra nelle partitelle e negli esercizi con la palla, inevitabilmente perdi qualcosa.  Babacar ha disputato gli ultimi 90 minuti interi tra aprile e maggio, lo stesso vale per Imbula: oggi è difficile immaginare di usarli per 90 minuti in tutte le partite. Mancosu oggi ha fatto altri 90 minuti, é il primo a rendersi conto che non potrà essere quello visto contro il Verona ma lui con la squadra ha fatto solo 17 allenamenti su circa 60 totali fin qui: dobbiamo cercare di portarlo in condizione. Farias? Stesso discorso: é arrivato qui qualche giorno fa e dobbiamo avere un po’ di pazienza. Vera? E’ un ragazzo che ha 19 anni e ha cambiato continente, abitudini, lingua: ha potenzialità enormi, come arriva al cross lui arrivano pochi nella squadra, ha un DNA da giocatore importante, ma anche in questo caso bisogna avere pazienza e permettergli di sbagliare“.

Il mister poi ha analizzato l’arsenale offensivo messogli a disposizione in qualità e quantità: “Abbiamo un parco di giocatori per cui possiamo trovare varie alternative tattiche in avanti: due attaccanti e un trequarti, due sotto-punte e una punta centrale oppure due larghi e una punta centrale. Le soluzioni ci sono, ma dobbiamo arrivare in condizione con tutto il gruppo, non dico ottimali ma almeno al 70-80%. I nuovi complessivamente sono giocatori di qualità utili al nostro obiettivo: dobbiamo aiutarli a entrare mentalmente nel gruppo e a capire l’appartenenza a tifoseria, squadra e città. Dobbiamo trovare un’unione tra vecchi e nuovi, che si devono “mentalizzare”, ci vorrà un pizzico di tempo“.

Infine, una battuta sui tanti ragazzi del settore giovanile scesi in campo: “Stiamo crescendo piano piano anche sotto questo punto di vista: c’è piena comunione di intenti con il responsabile Delvecchio e da parte dello staff della prima squadra c’è massima disponibilità verso il settore giovanile: quando ci saranno occasioni per vederli all’opera saranno sfruttate, come oggi“.

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