LECCE – L’amarezza per la retrocessione in Serie C è tanta in casa del Venezia, che ha perso i playout ai rigori contro la Salernitana, passando in una sola sola stagione dalla semifinale playoff persa col Palermo, allo spareggio-salvezza di ieri contro i granata del patron Claudio Lotito.
Su facebook il tecnico dei lagunari Serse Cosmi ha postato un lungo messaggio al vetriolo contro il sistema-calcio che ha portato le due squadre a scendere in campo 25 giorni dopo averlo fatto l’ultima volta. Nel mentre si sono vissute giornate concitate, in cui non sono mancati colpi di scena, sentenze, minacce di sciopero, ricorsi e quindi le due partite da dentro o fuori.
Questo il pensiero dell’allenatore umbro affidato alla sua bacheca: “Oggi era il secondo tempo di una partita iniziata a Salerno. Se si analizza tutta la partita, penso che la Salernitana abbia tirato tre volte in porta e non penso di dire un’eresia. La Salernitana ha fatto due goal all’andata, noi solo uno avendo diverse occasioni clamorose. Oggi siamo riusciti ad andare in vantaggio e ad avere superiorità numerica. Abbiamo avuto occasioni importanti per portare la sfida sul 2-0. La Salernitana ha giocato, a un certo punto, per andare ai rigori, noi invece eravamo psicologicamente distrutti, di certo non nell’umore adatto per tirarli. Lo vedevo anche dai ragazzi. Un peccato, hanno voluto che si giocasse questo playout. Penso che a livello di dramma sportivo abbiamo accontentato tutti. Chi voleva il sangue lo ha avuto. Ho il vomito, non l’amarezza. Una situazione che va oltre la sconfitta: vedo bravi ragazzi singhiozzare nello spogliatoio in un contesto che non meritavamo di vivere. Loro sono stati eroici a preparare queste due difficilissime sfide. Conosco troppo bene il calcio, è impossibile ritrovarti come prima quando stacchi. Mi hanno sorpreso, invece, abbiamo fatto due ottime partite. Qualcuno se la prenderà con Bentivoglio e Coppolaro che hanno sbagliato ma non è giusto colpevolizzare una squadra che non meritava di disputare questi spareggi. Io adesso vado a casa, ho perso tempo che non dovevo perdere. L’ho fatto per la società e per l’impegno preso, per i ragazzi e per quello che ho costruito. Sono uscito sconfitto da queste due partite, ma i ragazzi sono stati straordinari. Non mi aspetto niente e non voglio niente. Se qualcuno mi imputa questa retrocessione gli sputo in faccia. Ci sono allenatori che fanno finta di raccontare questo sistema calcio, si sono astenuti a vari commenti. Lo dico perché siccome leggo giornali e social questo non è venuto fuori. Vorrei che qualcuno che mi spiegasse perché si sono giocati questi playout. La società farà quello che è giusto. Mi viene il vomito di questo calcio. C’è troppa gente che non perde mai e quelli che non perdono mai mi danno fastidio. I giornalisti sono conniventi, ma non responsabili: non si schieravano, non esprimevano commenti. Sono nauseato, non dispiaciuto, queste non sono batoste sportive. Non riesco a vedere il pianto di venti ragazzi per queste due partite. Il Venezia meritava di salvarsi. I playoff sono stati fatti in una certa maniera, i playout venticinque giorni dopo. Successivamente ho parlato con Lotito e c’è stata una normale visione di pareri. Penso sia ovvio discutere tra persone che lavorano nel calcio da diverso tempo, io un po’ più di lui“.