LECCE (di Gabriele de Pandis) – Mancano solo 24 ore al big-match del 35° turno di Serie B. Lecce-Brescia è un incrocio che potrà decidere irreversibilmente i destini delle due squadre. I lombardi, in caso di vittoria, festeggerebbero già la massima serie. I salentini, davanti a un pubblico da record, si spingerebbero ancora più in alto.

Lupi e Leonessa, nella storia recente, hanno dato vita a numerose partite ad alta intensità, in campo e anche sugli spalti. Il computo dei precedenti giocati a Lecce sorride ai salentini: 10 vittorie giallorosse, 4 pareggi e 5 successi bresciani, con 26 reti fatte e 20 subite.

Lo stadio “Carlo Pranzo”

Reazioni turbolente si ebbero già nel primo incrocio del 6 gennaio 1949, in Serie B. Sul 2-3, fissato da un gol irregolare a detta dei tifosi del Lecce, si accese un parapiglia. Secondo quanto scritto sulla Gazzetta del Mezzogiorno: “I tifosi più accesi invasero il terreno di gioco e si misero all’inseguimento dell’arbitro, il signor Ettore Neri di Vicenza, il quale fu costretto a sospendere la partita e a rifugiarsi negli spogliatoi davanti ai quali ci fu un lungo assedio”.

Fortunato Loddi con Cannito

Quattro vittorie consecutive del Lecce giunsero tra il 1976 e il 1980, sempre in cadetteria. Nell’ottobre del ’76, Loddi e Montenegro piegarono la formazione di Angelillo e lo stesso Montenegro e Russo replicarono il 2-0 l’anno dopo. La prima giornata nel 1978/’79 registrò il 2-1 salentino: doppietta di Magistrelli e gol della bandiera di Mutti. Nell’ottobre 1979 la chiusura di questo filotto. 1-0 Lecce con gol di Gardiman. Giancarlo Magistrelli aprì anche il 2-0 del 21 febbraio 1982, chiuso poi da Oscar Tacchi.

Il successivo incontro arriva nel 1987, quando c’è il primo pareggio tra giallorossi e biancazzurri. Carletto Mazzone, amato ex sia a Lecce che a Brescia, alla guida della formazione salentina impattò tra le muira amiche a reti bianche contro le Rondinelle. Un altro 0-0 ci fu anche il 2 febbraio 1992: al timone del Lecce c’era però Aldo Sensibile.

Giampiero Ventura

I destini delle due compagini si dividono fino alla stagione 1996/1997. Il Lecce di Ventura è pronto al doppio salto dalla Serie C alla Serie A, ma allo stadio “Via del Mare” il Brescia strappa un altro 0-0 in quello che, come oggi, era un big-match. I lombardi infatti vinsero quel campionato, mentre i salentini staccarono il pass per la categoria superiore con il terzo posto finale.

David Sesa

Lecce-Brescia divenne così sfida di Serie A il 2 novembre 1997. Dichio e Casale firmarono una delle sei vittorie di quella squadra, guidata all’inizio da Cesare Prandelli. Curiosamente, le due neopromosse continuarono il loro cammino insieme, retrocedendo: Brescia quartultimo e Lecce penultimo davanti soltanto al Napoli. Lecce-Brescia finì 2-0 anche nella gara successiva in Serie B. Massimo Margiotta su rigore e David Sesa firmarono il 2-0 del 18 ottobre 1998.

Roberto Baggio

Nei primi anni 2000 il tris di affermazioni bresciane. Le due squadre si ritrovano in Serie A il 5 maggio 2001, il giorno in cui la stella di Roberto Baggio illuminò il “Via del Mare” con una sontuosa tripletta arrivata ad annichilire la formazione allora allenata da Alberto Cavasin. Al 59′ di quell’incontro, il capolavoro: il Divin Codino realizzò una rete direttamente da calcio d’angolo battuto sotto la Curva Sud meritandosi l’applauso convinto di tutto il pubblico presente sugli spalti.

Il Brescia stretto attorno alla maglia di Vittorio Mero

L’anno successivo c’è da registrare ancora un tris del Brescia: Ernesto Javier Chevanton pareggiò l’iniziale vantaggio di Luca Toni, ma prima la doppietta dell’ariete e poi il sigillo di Emanuele Filippini fissarono il risultato sull’1-3 per i biancazzurri. L’esultanza del Brescia è tutta per Vittorio Mero, morto il giorno prima della partenza per la trasferta in un incidente automobilistico.

La tripletta di vittorie dei lombardi si chiude il 5 ottobre 2003. Il Lecce di Delio Rossi, neopromosso in A, perse 1-4. Roberto Baggio siglò l’ultima marcatura di quella gara, caratterizzata dalla tripletta dell’airone Andrea Caracciolo, con temporaneo pari di Marco Cassetti. La storia del Lecce dell’oggi allenatore del Palermo, però, fu gloriosa malgrado l’inizio shock.

Zdenek Zeman

Il Lecce tornò poi a vincere con Zdenek Zeman. Il solito gol di Caracciolo, stavolta, fu solo il preludio al tornado giallorosso: 4-1 con doppietta di Valeri Bojinov e reti di Guillermo Giacomazzi e Saša Bjelanovic. La retrocessione del Brescia rinvia il successivo incontro al 2006/’07: c’è ZZ a Lecce, ma è il secondo incarico. I giallorossi s’impongono 2-1. Osvaldo supera le Rondinelle, che in campo schierano un astro nascente dal nome Marek Hamsik, nonostante il gol di Possanzini, ma c’è un misfatto. Sulla prima inzuccata dell’argentino, il portiere Viviano bloccò il pallone sulla linea nonostante il gol segnalato dal guardalinee.

Davide Possanzini

Davide Possanzini, killer dei salentini come l’ex compagno Caracciolo, gelò il Lecce di Giuseppe Papadopulo nella stagione 2007/’08. Iniziale vantaggio di Simone Tiribocchi, pareggio di Santacroce e rete decisiva dell’attaccante originario di Loreto. Quel Brescia arrivò fino ai play-off ma non conquistò la finale contro il Lecce a causa dell’Albinoleffe che ebbe la meglio nello scontro diretto.

David Di Michele

Un’altra promozione in Serie A a braccetto per Lecce e Brescia arrivò nel campionato 2009/2010. I giallorossi di Gigi De Canio e i biancoazzurri di Beppe Iachini, prima e seconda del torneo, pareggiarono 2-2 alla 36° giornata. Doppio vantaggio Lecce con Guido Marilungo e Daniele Corvia, rimonta ospite a cura di Riccardo Taddei e… Possanzini.

L’ultima contesa al “Via del Mare” fa parte della Serie A 2010/’11: era il 24 ottobre 2010. Andrea Caracciolo firma ancora un gol contro il Lecce ma, nella ripresa, Edward Ofere di potenza e David Di Michele, dopo aver calciato un penalty sulla traversa, ribaltano lo svantaggio iniziale e finisce 2-1. Domenica 28 aprile 2019 la storia continua…

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