LECCE – È scaduto alle ore 19:00 di oggi il termine ultimo per presentare ricorso presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio senza che l’FC Bari 1908 abbia fatto in tempo a rimediare la situazione di esclusione dal campionato di Serie B notificata dalla Covisoc nella gionata di venerdi per irregolarità di bilancio. Il gong sentenzia la fine di una giornata a dir poco convulsa nel capoluogo pugliese, dove fino all’ultimo rantolo si è provato ad evitare la possibilità, poi concretizzatasi, di vedere la squadra della città capoluogo sprofondare nel calcio dilettantistico.
Fin dalle prime ore della mattina si sono rincorse voci circa la possibile trattativa con la cordata composta da Andrea Radrizzani, patron del Leeds, e Ferdinando Napoli, che si erano detti pronti a versare i 3 milioni di euro che avrebbero permesso di ricapitalizzare il patrimonio sociale e mettere in regola i parametri fiscali necessari all’iscrizione. Un’ autentica corsa contro il tempo andata verso una battuta d’arresto decisiva alle ore 15:30, quando Radrizzani ha annunciato il ritiro dalla trattativa sulla base delle due diligence effettuate che avrebbero evidenziato una perdita reale di oltre 15 milioni di euro di debiti. Altri elementi ostativi sono stati il bilancio approvato al 31 marzo e la ignota situazione debitoria fino ad oggi, oltre a quaranta contenziosi aperti e numerosi decreti ingiuntivi.
Situazione che era stata già denunciata in un’istanza presentata al Tribunale delle imprese nei mesi scorsi dall’attuale socio di minoranza Gianluca Paparesta, secondo cui il bilancio della Fc Bari 1908 sarebbe stato drogato da crediti riconducibili alla Kreare Impresa Srl e ad altre società controllate dal patron biancorosso Cosmo Giancaspro.
Le indagini della Procura di Bari avevano poi portato all’istanza di fallimento della società per insolvenze verso i creditori ufficilizzata nella mattinata di sabato scorso. La riunione a Roma del CdA dell’FC Bari non ha portato clamorose sorprese, pertanto è da ritenersi accolta l’istanza di fallimento e dichiarata sciolta la società. Alla finestra ci sono già Siena e Ternana, ossia le squadre interessate a prenderne il posto nella cadetteria 2018/’19.
La società biancorossa è dunque al secondo fallimento in quattro anni: per la rinascita del calcio a Bari si fa già strada l’ipotesi, abbastanza remota, di richiedere al Commissario Federale della FIGC l’inserimento in Serie C data la carenza di organico ed il blasone della piazza (sull’esempio del caso Napoli); in alternativa si paventa l’acquisizione del titolo sportivo dall’A.S. Bisceglie, club militante in terza serie. Diversamente, il Bari scomparirà dal calcio professionistico e ripartirà dalla Serie D.
[…] – Con i fallimenti di Bari e Cesena sono 2 gli slot vacanti da riempire nella griglia di partenza per la prossima Serie B […]
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