padalino-vatteneLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Fondi raccontano di una partita quasi surreale, vissuta con un occhio al terreno di gioco e l’altro alla Curva Nord da cui sono partite decine di cori di contestazione contro mister Pasquale Padalino e, in parte, contro i calciatori. Il successo finale, messo al sicuro con un avvio di match prepotente e feroce, non è bastato a rasserenare gli animi, dimostrando che agli Ultrà Lecce (ma non solo a loro…) la sconfitta senza appello di Foggia non è andata giù poichè ha segnato in negativo l’intera stagione. La tifoseria giallorossa è spaccata tra quanti hanno accettato le scuse dell’allenatore foggiano e guardano al futuro per il bene della squadra e chi, invece, non intende ascoltare ragioni nè perdonare gli atteggiamenti registrati allo “Zaccheria“. Un’intransigenza alimentata anche dal successo dei rossoneri a Catania che mette i satanelli in posizione sempre più avvantaggiata per la promozione diretta in Serie B. La gara al “Via del Mare” ha visto i giallorossi in formazione rimaneggiata riuscire a battere 2-0 il Fondi, grazie alle reti di Peppe Maimone e Giuseppe Torromino, tornarto al gol dopo un girone esatto.

PERUCCHINI: Riecco il Perucchini che tanti estimatori ha saputo raccogliere nel Salento. Con due parate di gran livello nega la gioia del gol agli uomini di Pochesci e blinda il doppio vantaggio maturato in avvio di match. Si macchia solo di un’ingenua quanto inutile ammonizione per perdita di tempo sembrata davvero inopportuna visto l’andamento della partita. VOTO: 6,5

VITOFRANCESCO: Torna a giocare al posto dell’acciaccato Agostinone nell’undici iniziale dopo diverse settimane e svolge come sempre con diligenza il compito assegnatogli. Non è che faccia sfraceli sulla fascia sinistra, ma è ordinato e tenta di innescare qualche ripartenza non adeguatamente supportato dai compagni. VOTO: 6,5

GIOSA: Prende tante botte nei duelli con gli avversari che cercavano di rimediare ad una partenza ad handicap costata due reti da recuperare. Lui controlla con disinvoltura gli avanti ospiti non concedendo quasi nulla e aiutando il suo estremo difensore a mantenere inviolata la porta. VOTO: 6,5

COSENZA: Il cartellino giallo che si vede sventolare in faccia dall’arbitro Dionisi ad un quarto d’ora dal termine gli farà saltare la trasferta a Cosenza e priverà il Lecce del suo capitano. Durante la gara monta una guardia arcigna sugli attaccanti laziali ed è anzi lui ad andare vicino al gol in tre occasioni su altrettanti corner, ma il portiere Baiocco glielo impedisce ogni volta con interventi prodigiosi. VOTO: 6,5

DRUDI: Schierato sull’out destro, disputa una gara accorta e senza sbavature in cui mette al servizio della squadra le energie risparmiate nelle scorse giornate in cui è rimasto fermo ai box. VOTO: 6,5

lecce-fondi-4MAIMONE: Gioca per la prima volta da titolare in questo campionato e gli tocca in sorte di segnare subito un gol che mette in discesa l’incontro. Gran lavoro a centrocampo dove va a tamponare sui portatori di palla rossoblù, correndo finchè le gambe ed il fiato reggono. Stremato, accusa dei crampi e, nel finale, torna in panchina dopo aver dato tutto. VOTO: 7  —> (dal 78°) TSONEV: La sbornia di domenica scorsa è dura da smaltire e resta in panchina a guardare i suoi compagni fino ad una decina di minuti dal triplice fischio quando rileva lo stremato Maimone e contribuisce a tenere lontano il Fondi dall’area di rigore leccese. VOTO: S.V.

FIORDILINO: Sicuramente un passo avanti rispetto alla disastrosa gara di Foggia. Ritrova sicurezza nei propri mezzi e si mette al servizio della squadra per portare a casa il successo senza correre inutili rischi. VOTO: 6

COSTA FERREIRA: Non è particolarmente brillante e partecipa meno alla costruzione del gioco aiutando i compagni di reparto a tenere a bada le incursioni degli universitari. Prova la battuta a rete da fuori area ma la  mira non è quella delle giornate migliori. VOTO: 6

lecce-fondi-2TORROMINO: Alleluja! Sia pure su rigore, torna al gol dopo esattamente un intero girone. Era dalla sfida al “Purificato” che non esultava per una sua marcatura e finalmente potrebbe essersi scrollata di dosso la polvere accumulata in mesi e mesi di panchina, tra infortuni e scelte tecniche che lo hanno penalizzato oltre misura. La sua esultanza rabbiosa dopo aver segnato è parsa a qualcuno fuori luogo, quasi esagerata, ma comprensibilissima dopo l’amarezza con cui è stato costretto a convivere. Corsa, dribbling e voglia sono parse quelle dei giorni migliori. Se il Lecce vuol continuare a sognare la B ha bisogno di questo Torromino. VOTO: 7

CATURANO: Anche lui cerca da settimane la gioia di una rete che lo sblocchi e che gli faccia mettere alle spalle un periodo ormai piuttosto lungo di appannamento. Oggi è sembrato più in palla nella corsa e nel pressing ancora troppo solitario su portiere e difensori ospiti ma, sotto porta, il killer instinct non è lo stesso delle sue giornate di gloria. VOTO: 6

PACILLI: Rispetto alle solite uscite, oggi era meno in palla e lucido. Ha corso tanto, è vero, ma spesso senza risultati apprezzabili e vanificando potenziali situazioni propizie per arrotondare il punteggio. Al momento della sostituzione, tuttavia, il pubblico lo applaude lo stesso. VOTO: 5,5 —> (dall’83°) DOUMBIA: Scampoli di match per lui. VOTO: S.V.

pasquale-padalino-vs-fondiAll. PADALINO: La liturgia della constestazione della Curva Nord avviene secondo copione, con gli ultras che gli dedicano cori e striscione tutt’altro che improntati al cristiano perdono. Il veloce uno-due col quale la rimaneggiata squadra che il tecnico mette in campo archivia la pratica Fondi ha l’effetto di far sbollire definitivamente la rabbia accumulata in settimana in quei tifosi che vogliono sperare nel miracolo chiamato promozione diretta e che hanno evidentemente accettato le scuse del tecnico. Discorso diverso per i più oltranzisti che non intendono invece accettare scuse di alcun genere e che hanno intonato ripetuti “inviti” ad andare via da Lecce all’indirizzo del mister giallorosso. Il risultato è che ora si assiste alla non certo nuova spaccatura all’interno della tifoseria leccese. Di certo, il pomeriggio passato da Padalino non è stato di quelli che un allenatore vorrebbe passare, tra acciacchi che lo costringono a scelte obbligate ed accoglienza infuocata ma, da professionista, sa che si tratta del rovescio della medaglia e lui lo accetta apparentemente senza battere ciglio. Il punto è che da qui alla fine della stagione difficilmente il clima cambierà, col Lecce costretto a giocarsela fino a quando la matematica glielo consentirà e, tuttavia, ciò poterebbe lo stesso non bastare. VOTO: 6

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