LECCE – La vittoria di misura contro la Reggina è stata commentata così dal tecnico giallorosso Pasquale Padalino, soddisfatto per il ritorno ai tre punti al “Via del Mare” dopo il pari di due settimane fa contro la Casertana e coinciso con la celebrazione dei 50 anni dalla costruzione dell’impianto sportivo leccese.
Sofferenza– “Io soffro quando non chiudiamo le partite – ha subito sottolineato il trainer foggiano – perché non posso non pensare che prima o poi il classico tiro della domenica ti possa far male dopo non essere stati sufficientemente cinici in occasioni limpidissime. Questa vittoria è importante e devo ringraziare i miei ragazzi che si sono comportati da squadra e, dopo due mesi e mezzo di lavoro, siamo a un buon punto ma non al massimo della condizione perché dobbiamo sistemare ancora tante cose”.
Complimenti alla Reggina– Il tecnico, nel complimentarsi con la Reggina, coglie gli aspetti positivi del successo: “Abbiamo giocato con la giusta mentalità contro una squadra che poteva sembrare abbordabile ma era difficile da affrontare. Gli avversari vengono qui cercando in primis di non farti giocare e poi di metterti in difficoltà. Oggi non abbiamo praticamente concesso che pochissime ripartenze, quasi nessuna, e siamo stati bravi anche sotto quest’aspetto. Non subire goal per la quarta partita consecutiva è una soddisfazione. Non concediamo molto, Bleve non ha fatto nemmeno una parata e quindi oggi non ha fatto miracoli”.
Guardia alta– C’è sempre da lavorare secondo Padalino: “Sono stati fatti dei passi avanti ma dobbiamo ancora migliorare nella gestione della palla. Si può pensare che queste siano partite scontate, con i 3 punti già in tasca, ma io non abbasserò mai la guardia davanti a gare come quella contro la Reggina, nè come la prossima con la Vibonese: per me sono tutte difficilissime. In questa fase del campionato è una soddisfazione essere primi in classifica ma mancano ancora tante partite e ci sarà il valzer delle pretendenti al primo posto ogni domenica”.
Play– Il discorso si sposta poi sulla staffetta nel ruolo di regista che ha avuto come protagonisti Fiordilino ed Arrigoni: “Fiordilino si è comportato bene, forse si è fatto prendere troppo dalla frenesia dettata dall’entusiasmo di giocare titolare dal primo minuto, ma non dimostra di avere la giovane età che ha. È un calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere, molto duttile e capace di interpretare al meglio varie situazioni tattiche. Anche Arrigoni ha fatto benissimo fino ad ora ma era giusto farlo rifiatare e dare una possibilità a Fiordilino. Pacilli? Secondo il nostro dottore Congedo, il ragazzo ha due dita rotte ma sapremo qualcosa di più domani dopo gli esami strumentali”.