ciclismoLECCE (di Luca Manna) – Mi piace immaginare la stagione calcistica come una corsa ciclistica a tappe. La prima, forse la più importante, si gioca fra giugno ed agosto ed è il calciomercato. Vincerla significa porre le basi per una stagione di successi e soddisfazioni, vincerla in fuga, per noi tifosi del Lecce, è una sensazione forse mai provata.

MelusoMauro Meluso è in piedi sui pedali e vola sulle montagne di un mercato difficile, pieno di nuove regole e paletti che chi comanda il “tour della Lega Pro” ha inserito per garantire solidità economica e finanziaria e tanto spazio ai giovani in una categoria nella quale si devono affrontare enormi difficoltà. E mentre anche chi ha prospettive e mezzi economici da paura arranca e soffre le salite e i traguardi intermedi (vedi un Foggia ancora fermo o un Matera che ha ufficializzato l’allenatore solo di recente), il Ds giallorosso è in fuga solitaria e vede il traguardo di un Lecce già quasi bell’e fatto in prossimità della partenza in ritiro nella sua Calabria. Un vantaggio non da poco per mister Padalino che mette tutto lo staff in condizione di preparare al meglio la stagione e permette ai tifosi di sognare e vivere senza l’assillo del colpo dell’ultimo minuto o la speranza che il 31 agosto a mezzanotte arrivi il tassello che manca.

Meluso dirigenza Sticchi Liguori AdamoSi partirà presumibilmente con una rosa già quasi al completo, forse con qualche esubero, e si preparerà la seconda tappa del tour (quella che si gioca sul campo) senza dover sempre cominciare da zero per via di arrivi e partenze in ruoli chiave. Si andrà a Cotroneo con un mix di giovani da lanciare, di ragazzi con già qualche anno di Lega Pro o Serie B a buonissimo livello e di elementi esperti pronti a fare da leader per il resto della truppa. Merito quindi a quest’uomo che sta stupendo un po’ tutti (compreso chi scrive e non aveva dubbi sulle sue capacità). Forse a Lecce mai si era vissuta una situazione simile, neanche negli anni d’oro delle gestioni Jurlano e Semeraro nelle quali gente come il mai dimenticato Mimmo Cataldo (calabrese come Meluso) o Pantaleo Corvino hanno allestito grandissime squadre, ma sempre in tempi molto più lunghi di questa caldissima estate. Merito va dato anche a chi ha messo a disposizione del dirigente una “bicicletta” di alto livello, ossia il gruppo di uomini e amici della nostra terra che ha dato carta bianca a Meluso e sicuramente un buon budget, nonostante le difficoltà, i “bidoni” ricevuti da chi voleva comandare a Lecce e la totale assenza di politica ed imprenditoria locale a supporto.

Padalino e Meluso 2Meluso dunque continui su questa via, resti in piedi sui pedali ancora un po’; il traguardo è vicino, manca davvero poco e la gente con le sciarpe giallorosse a bordo strada farà il tifo per lui. Manca qualche puntello e, soprattutto, costruzione di un attacco atomico e poi si potrà dire che sarà arrivato prima di tutti i suoi colleghi in Lega Pro e con le braccia al cielo passerà il testimone al tecnico ed ai tuoi ragazzi sperando che sia solo la prima vittoria di tappa e che sia fondamentale per vincere… il tour!

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