F. Andria-LecceLECCE (di Tiro di Tacco) – Da una formazione di Braglia non mi aspetto manovre eccezionali o tutto ciò che può rendere il gioco del calcio spettacolare sia in fase di possesso palla, sia di recupero di quest’ultima. Da una formazione di Braglia mi aspetto carattere ed intensità prima di tutto, doti queste che nelle ultime due partite non si sono viste; è questo il nodo che mi preoccupa, dato che i calciatori salentini sono provvisti di doti caratteriali e fisiche tali da permettere alla squadra del Lecce di affrontare senza paura qualsiasi avversario e quindi qualsiasi partita di questo girone. Da una formazione di Braglia tatticamente mi aspetto un ordine difensivo che, senza trasformare i due esterni (presunti centrocampisti) in veri e propri difensori di una difesa più a 5 che a tre uomini, non lascino poi il centrocampo affidato ai piedi ed ai polmoni di due soli uomini (Papini e Salvi). Brutta partita quella di Andria in cui forse il punto guadagnato appare come una beffa per gli avversari; brutta partita giocata senza mettere in campo, come già detto, tutto il potenziale caratteriale che la squadra di Piero Braglia possiede. In chiusura, non manca la rabbia del tifoso deluso, in attesa della prossima partita con la Juve Stabia, nella speranza di rivedere quel piglio che appare smarrito in quest’inizio di anno nuovo.

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