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Alberto Frigerio, portiere del Gallipoli (foto www.bysam.it)

GALLIPOLI- Rimpianti ed errori da non ripetere per il Gallipoli, sconfitto a Potenza dopo una partita singhiozzante sul piano della prestazione, con un primo tempo dove il Gallo ha controllato a fatica le folate potentine. A mantenere a galla i giallorossi ci ha pensato il portiere Alberto Frigerio. Le sue parate hanno tenuto accesa la fiammella della speranza sino alla fine, e se qualche azione offensiva fosse stata conclusa al meglio gli jonici avrebbero potuto strappare qualche punto dal “Viviani”: “Io, se posso, provo a dare una mano alla squadra per portare il risultato. Personalmente – afferma il portiere lombardo – avrei preferito fare qualche parata di meno e vincere la partita. Abbiamo fatto una buona prestazione, ma nel primo tempo siamo entrati un po’ timorosi, regalando loro la prima frazione. E’ già successo altre volte, non deve accadere più. Non possiamo permetterci di regalare neanche trenta secondi agli avversari, a maggior ragione quando incontri squadre sulla carta superiori a te. Quando esponi il fianco per un minuto, per un tempo, diventa difficile soprattutto contro i più forte”.

Frigerio è alla prima esperienza nel Mezzogiorno dopo gli anni spesi tra Lega Pro e D con Como, Valenzana, Lecco, Verbania e Pontisola: “Il livello di questo girone è più alto rispetto agli altri. Ci sono piazze importanti. Sono venuto a Gallipoli e ho sposato un progetto mirato alla salvezza e a far bene. Ho trovato un buon gruppo, ho legato specialmente con Pirretti e Franzese, due giocatori che possono fare categorie superiori”.

La stagione è orientata ad un duplice obiettivo: “Spero di farmi conoscere anche qui al Sud, dato che non ho mai giocato qui. Mi sono calato in quest’avventura e spero di portarla a termine con la permanenza in questa categoria”.

L’estremo difensore prova a snocciolare i temi della prossima sfida, quando il Bisceglie arriverà al “Bianco”: “Il Bisceglie ha un organico completo. Presi individualmente, sono più forti di noi, ma dalla nostra ci metteremo il gruppo unito. Nelle tante esperienze che ho avuto ho tastato l’importanza del gruppo. È meglio avere coesione che tante primedonne che insieme non possono stare. Affrontiamo la partita per far bene, non abbiamo paura nonostante abbiano più punti di noi. Ogni match fa storia a sé, molto è dato dall’approccio e dall’atteggiamento messo in campo sin dal primo minuto”.

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