Masseria La Greca - esternoLECCE – (di Daniela D’Anna) Una mattinata in fattoria didattica. È quella trascorsa da 54 bambini della Scuola Primaria “San Filippo Smaldone di Lecce che hanno partecipato ad una giornata-tipo all’interno della Masseria “La Greca, che ricade tra i territori della marina di San Cataldo e San Foca. La prima tappa è dedicata alla lavorazione del latte che, riscaldato alla temperatura di 35 gradi insieme al caglio, si trasforma in formaggio. La scolaresca segue appassionata e quasi incantata tutto l’iter.

Le insegnanti Alessandra Katia Palumbo della 4/A e Barbara Conte della 4/B, insieme alle maestre di sostegno Stefania Manca e Suor Teresa Angelica De Pascali, salesiana dei Sacri Cuori, introducono poi gli alunni all’interno dei locali guidati da nonna Maria, che scandisce le tappe dell’evoluzione della materia prima della azienda rurale, ossia il latte. Si passa così a visitare le pecore nei loro ambienti.

Masseria La GrecaIl maestro Mario Padovani presenta le operazioni che si compiono per produrre il latte, come il passaggio da un microchip affinché si monitori lo stato di salute degli animali: se sono malati, si accende una luce che evidenzia il problema. Inoltre, ogni pecorella ha la sua mungitrice automatica. Ciascuna si nutre di erba medica che ha proprietà curative per gli animali da latte. Con grande stupore i bimbi scoprono che le pecore corrono perché hanno paura dell’uomo. Come ogni gregge che si rispetti è dotato di due cani che lo protegge e si sentono trillare le campanelle pur nel frastuono generale.

La Masseria La Greca espone i suoi prodotti solo dopo aver tenuto una sapiente lezione di storia del latticino e poi dell’iniziale passaggio dalla raccolta dell’orzo nel container, all’elevazione in cereale: il cibo degli ovini. Segue una degustazione del formaggio primo sale appena caldo in buone quantità messe a disposizione della signora Maria e dalla figlia Beatrice che hanno fatto gli onori di casa con i ragazzi che hanno proprio gradito! La visita successiva è quindi stata ai maialini, dopo aver salutato un cavallo che pare accettare le carezze degli amichetti degli animali pur restando sulla difensiva per l’entusiasmo acceso degli scolari.

presepe Vincenzo De Luca 2A chiudere in bellezza il tour guidato c’è poi il maestro Vincenzo De Luca, autore di pregevoli presepi secondo l’arte del riciclo e dell’utilizzo di materiali naturali che dà un insegnamento relativo alla tecnica di costruzione delle case che formano le sue creative natività e poi per quanto concerne la lavorazione della cartapesta. Gli attrezzi del mestiere sono pinze, forbici, pistola a caldo, chiodi e grattugia. Il tutto esibendo i manufatti realizzati all’istante, mostrando quindi come si costruisce una casetta con legno, cartone e truciolato. De Luca porta con sé il telaio di un suo presepe al quale applica la cartapesta fatta sempre in tempo reale; racconta come si elabora, ossia con mezzo chilogrammo di farina ed un cucchiaio di solfato di rame mescolato nell’acqua per una ventina di minuti. L’abile esperto inzuppa la carta-roccia, lasciando il tutto asciugare a seconda della temperatura esterna. Volendo realizzare l’effetto neve, si può poi utilizzare la spazzola di una scopa dipinta di tempera bianca. Cospargendola sulle pieghe delle montagne. “Fra le giunture – dice l’autore – si può incollare del muschio o dell’erbetta sintetica”. Per coinvolgere ulteriormente i bambini molto incuriositi da questo laboratorio di realismo didattico, Vincenzo De Luca insegna a realizzare dei frutti fatti d’argilla, da completare con colori ad acqua e spray trasparente e, meraviglia delle meraviglie, all’interno dello spazio riservato al pubblico si può trovare una masseria “La Greca” in miniatura.

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