hawk eye chung
Chung Hyeon (fonte web)

LECCE (di Filippo Simone)– Oggi parliamo di un tennista che negli ultimi giorni ha fatto molto parlare di se, uscito dalla penombra dei futures e dei challenger e che ha avuto una graduale crescita nell’ultimo anno, portandolo tra quei “babies” promettenti, che potrebbero far parte stabilmente in futuro delle zone alte del ranking.

Chung Hyeon è nato il 19 Maggio 1996 in Corea del Sud, paese non certo fucina di grandi tennisti. Il suo aspetto alquanto buffo, folti capelli neri a spazzola e occhialoni da vista hanno creato un po’ il personaggio di questo ragazzino affacciatosi al tennis per questioni personali, in quanto sin da quando era un bambino soffriva di “miopia galoppante”.

Sotto stretto controllo dei medici, gli fu consigliato di fare sport, in modo tale da poter contrastare e ritardare l’aumento della miopia.

Allievo della prestigiosissima accademia Nick Bollettieri (nella quale si sono formati tennisti del calibro di Agassi, Sharapova, Nishikori, le sorelle Williams, giusto per citare i più recenti), per i più esperti della racchetta non è un nome nuovo in quanto l’anno scorso a Wimbledon raggiunse la finale juniores in singolare contro l’italiano Quinzi (poi vincitore).

Nell’ultimo anno, la consapevolezza nei propri mezzi e la sua straordinaria tenuta mentale lo hanno portato a fare un vero e proprio exploit in termini di classifica portandolo dalla posizione n.479 alla n.55 dopo la conquista della semifinale a Shenzhen, poi persa contro il più quotato Marin Cilic, vincitore degli Us Open 2014 in finale contro il giapponese Kei Nishikori.

Che possa essere lui il primo coreano in top ten e magari vincitore di un major?

Il tempo e la qualità del gioco sono dalla sua parte. Ai posteri l’ardua sentenza.

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