nardò presentazione
La rosa granata prima della presentazione (foto D.Nestola – acdnardo.com)

NARDÒ (di Gabriele De Pandis)- Il “Tornare in Lega Pro” cantato dai numerosi tifosi presenti in piazza Cesare Battisti riscalda una fresca serata di fine estate. Il Nardò si presenta al proprio pubblico dopo il debutto vincente e, in previsione della sfida di domenica con il Bisceglie, sceglie il modo migliore per caricare l’ambiente mediante l’abbraccio simbolico con la cittadinanza.

La serata, condotta da Antonio Settanni, è stata aperta da un’importante novità, sbandierata dal sindaco Marcello Risi. La gestione dell’impianto sportivo per la prima volta spetterà al club granata: “Siamo contenti per come è andata l’anno scorso, questa società è brava a fare cose importanti e continuerà a farne altre anche quest’anno. Questa mattina abbiamo deciso di affidare la gestione dello stadio all’ACD Nardò perché ognuno in città deve fare la sua parte per supportare il movimento. Forza Toro!”.

In seguito, con intermezzi umoristici curati da Andrea Baccassino e musicali di Tommaso Zuccaro, è stata presentata la rosa che battaglierà sui rettangoli verdi del Sud Italia. L’entusiasmo della tifoseria presente in piazza per l’occasione è stato ripreso dai calciatori, carichi per la stagione. Il primo è stato il terzino Jacopo Mancarella: “Speriamo di andare bene anche quest’anno, Forza Toro!”. Non fanno eccezione i nuovi arrivati, già contenti della piazza neretina. Giancarlo Malcore, ad esempio, ricorda la vittoria di domenica: “Sono contento di questa scelta e della società che mi ha voluto. Domenica a Picerno mi venivano i brividi a vedere la tifoseria così calorosa in trasferta”. Emozionante il frangente dedicato a Vincenzo Corvino, alle prese con un cammino difficile percorso dal padre malato: “Nei momenti difficili si vedono le persone che ci tengono. Voi mi siete stati vicini e lui (il padre, ndr) domenica tornerà allo stadio”.

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Lo Stato Maggiore dell’ACD Nardò con il sindaco Marcello Risi (foto D.Nestola – acdnardo.com)

Importante è stato l’intervento di capitan Carlo Vicedomini, autore l’anno scorso di un proclamo (un verace dialettale “Spaccamu tuttu”) che portò fortuna al Nardò: “L’anno scorso il mio slogan è stato istintivo. Quello che garantisco quest’anno è che questo gruppo prometterà il massimo rispetto per questa maglia e per questa città facendo del professionismo in campo”.

Nicola Ragno, l’artefice in panchina della scorsa promozione, è diventato un idolo della tifoseria neretina. Accolto al grido di “Salta con noi Nicola Ragno” anche il trainer molfettese ha ricordato le emozioni della stagione passata e delineato i presupposti per la prossima: “Il 14 giugno (giorno della promozione, ndr) mi ha lasciato un segno indelebile. Quando ho incontrato la società che mi ha proposto la chance di allenare in Serie D ho subito accettato. Qui sento la gente vicina. Spero che il 14 giugno sia stato l’inizio di un progetto. Io e i miei ragazzi daremo l’anima per uscire indenni da ogni campo. I primi 3 punti li abbiamo già messi in cascina, cercheremo di farne più possibili per divertirci e per prenderci belle soddisfazioni. Faccio un appello per domenica: allo stadio spero di vedere la cornice di pubblico dei play-off. Abbiamo bisogno di voi, io in primis”. L’appello dell’allenatore ex Andria è ripreso poi dal vice-presidente Maurizio Fiorentino: “Spero che ogni domenica ci sia lo stadio stracolmo. Con il mister abbiamo scommesso proprio sul ritorno dei grandi numeri sugli spalti”.

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Le nuove maglie del Nardò, in attesa della presentazione della casacca granata (foto D.Nestola – acdnardo.com)

L’artefice della rinascita, il presidente Maurizio Fanuli, chiude la serata: “La vita è un sogno – esordisce citando Gigi Marzullo – e i sogni aiutano a vivere meglio. Voglio svelarvi un aneddoto: abbiamo pensato di fare la richiesta di ripescaggio in Lega Pro ma essendo una neopromossa è stato impossibile per vari impedimenti. Vorrà dire che il salto lo dobbiamo fare sul campo.” Non manca poi la frecciata all’imprenditoria locale: “Cosa manca in questa squadra? Il neretino. Lo dico sempre, vogliamo quanta più gente per creare una base sempre più solida”.

Fanuli ci stava già provando. Nessuno lo vuole dire apertamente, ma quel coro dei tifosi, ripetuto anche con il sottofondo dello storico inno “Forza Rossi”, riecheggerà spesso nelle menti della squadra ad ogni seduta di allenamento. Sarà il campo a parlare.

 

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