tifosi Andria 2LECCE – Dalla pagina facebook di Passione Lecce giunge una riflessione (amara) su quanto è accaduto domenica sera nel “Settore Ospiti” dello stadio “Via del Mare” in occasione del minuto di raccoglimento che il Commissario straordinario della Lega Pro, Tommaso Miele aveva disposto di comune accordo con la Figc per ricordare il piccolo Aylan ritrovato senza vita sulla spiaggia turca di Bodrum. Durante il momento di commemorazione, che andrebbe osservato in silenzio assoluto nonostante in Italia spesso accada di assistere a scroscianti battimani da parte del pubblico, ecco che i supporters andriesi hanno intonato cori che il Giudice Sportivo non ha sanzionato in quanto il referto dell’arbitro Di Ruberto non ne faceva menzione. Episodi analoghi si sono purtroppo già registrati in passato e spesso sono stati puniti con fermezza a norma del Codice di Giustizia Sportiva.

Ecco il testo pubblicato da Passione Lecce:

Passione LecceQualcuno a Lecce crede, e non ha tutti i torti a pensarlo, che nei confronti della nostro ambiente la legge segua un corso molto più rigido di quanto si possa pensare e con l’Andria è successo ancora una volta, vi spieghiamo il motivo. Durante il minuto di silenzio per commemorare il bambino siriano inerme sulle coste della Turchia, i “tifosi” della Fidelis non hanno trovato di meglio che fischiare, infastidire quel momento e addirittura intonare cori a sfondo razzista contro una delle tante vittime del mare e dell’attuale periodo storico che vede ogni giorno migliaia di disperati affrontare un viaggio per cercare una vita migliore in Europa. Tutto passa in secondo piano,il giudice sportivo non menziona l’episodio nel referto, nessuno ne parla, tutto tace e quei 300 venuti dal nord della Puglia la fanno franca, in barba alle norme che autorizzerebbero il giudice di gara alla sospensione della partita, ad una multa salata o addirittura alla chiusura dell’impianto di chi si è reso colpevole di tale infamia! Non siamo noi a dirlo, non ci inventiamo niente e la sanzione a seguito di fatti del genere è capitata in passato all’Ascoli, al Verona, alla Roma con la Lazio e via discorrendo (in un Fiorentina Lecce di qualche anno fa la curva viola, durante il minuto di silenzio,intonò cori contro gli ospiti) quindi il precedente storico c’è… purtroppo. L’altra faccia della medaglia è l’eccesso di zelo nel punire la Curva Nord leccese ogni punto e momento ad ogni gara interna e confermare il pugno duro solo nei casi in cui ci sia il Lecce (e questa volta lasciamo da parte i vari arbitri e guardalinee che abbiamo ammirato in serie C). A molti, sicuramente, l’episodio è sfuggito ma perchè la Lega vuole continuare a ignorare certi comportamenti e non tollerarne altri? La legge è uguale per tutti? Il “palazzo del potere” non conosce vergogna quando qualcosa gravita nell’orbita del Lecce e della sua gente… 

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