LECCE – Come annunciato, stamane il Tribunale nazionale federale della Federcalcio ha comunicato le sentenze di primo grado relative agli scandali -commesse “Dirty soccer” e “I treni del gol” venuti a galla grazie ad un’indagine della Dda di Catanzaro nei mesi scorsi. Mano pesante nei confronti del Catania, retrocesso in Lega Pro e che dovrà iniziare il prossimo torneo da -12 punti in classifica, oltre ad un’ammenda di 150.000 euro. I giudici hanno accolto le tesi dell’accusa ed hanno sanzionato il club etneo che, grazie alla collaborazione resa dall’ex presidente Antonino Pulvirenti, inibito 5 anni e condannato a pagare un’ammenda di 300.000 euro (sanzionati anche tutti gli altri tesserati coinvolti Pablo Gustavo Cosentino con 4 anni di inibizione e ammenda di 50.000 euro; Piero Di Luzio a cui è andata un’inibizione di 5 anni e preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC, in continuazione, più ammenda di 150.000 euro), ha evitato una pena ancor più dura per aver aggiustato il risultato di almeno 5 gare della passata stagione tra i Cadetti.
Non è andata certo meglio al Teramo, promosso sul campo in Serie B, ma retrocesso addirittura in Serie D così come il Savona. Entramebe le società sono state posizionate all’ultimo posto del proprio girone di Lega Pro e dovranno corrispondere inoltre un’ammenda di 30.000 euro. Sanzionati anche Luciano Campitelli (Presidente del Teramo) e Aldo Delle Piane (Presidente del Savona) con l’inibizione di 4 anni ed ammenda di 100mila euro.
Nei confronti degli altri club coinvolti è stata disposta l’esclusione dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio Federale a uno dei campionati di categoria inferiore per il Città di Brindisi; sono stati comminati 5 punti di penalizzazione da scontarsi nella attuale stagione sportiva 2015/’16 per la Vigor Lamezia, oltre ad un’ammenda di 25.000 euro; 3 punti di penalizzazione per il Barletta, 2 punti per la Neapolis, la Sef Torres ed il San Severo, 1 punto per L’Aquila (con ammenda di 25.000 euro), Luparense San Paolo e Puteolana Internapoli. Per l’Akragas 2500 euro di ammenda, prosciolta la Paganese. Nei confronti dei vari tesserati coinvolti, sono state inflitte squalifiche ed inibizioni.