LECCE – “Antonino Pulvirenti ha confermato di avere comprato le partite di calcio a partire dalla gara Varese-Catania e di averle comprate a 100 mila euro l’una”: queste le parole del procuratore di Catania, Giovanni Salvi, riguardo il lungo interrogatorio a cui si è sottoposto questa mattina il presidente del Catania. “Lo ha fatto per salvare il Catania”, ha aggiunto Salvi, che ha poi precisato che Pulvirenti “ha negato di avere fatto scommesse”.
Pulvirenti ha detto di aver pagato 100.000 euro per ciascuna delle partite truccate, ma ha negato di aver mai scommesso sulle gare combinate.
Alle 11 è stato ascoltato anche Pablo Cosentino, amministratore delegato del Calcio Catania: “Non so nulla di combine, sono estraneo a tutti i fatti che mi contestate, se lo avessi fatto sarei stato un folle e se lo ha fatto Pulvirenti è un folle lui”. Cosentino ha infine aggiunto: “Non conosco nessuno degli altri indagati, tranne Delli Carri col quale avevo rapporti di lavoro”. Poi, l’avvocato di Cosentino, a margine dell’interrogatorio, ha commentato le intercettazioni che riguardano il suo assistito, definendole “irrilevanti”.