Vicedomini
Carlo Vicedomini

NARDÒ (di Gabriele De Pandis)– L’attesa, il tempo delle tabelle e quello dei buoni propositi sono finiti. Domenica a Mazara del Vallo il Nardò si giocherò il primo dei due match valevoli per la semifinale play-off di Eccellenza che potrebbero valere l’appuntamento con la storia, infatti, un eventuale successo del Toro nel rush finale della stagione coronerebbe al meglio la prima stagione della presidenza Fanuli dopo la radiazione dello scorso anno. Proprio per riprendere la storia da quel momento, l’equipe neretina cercherà di centrare l’obiettivo approcciandosi al meglio già dall’appuntamento di domenica prossima al “Nino Vaccara”. Carlo Vicedomini, condottiero in campo del Nardò, tralascia un attimo l’aspetto tecnico della preparazione di un match da conquistare soprattutto con la testa, mettendo in campo il giusto entusiasmo per proiettarsi al meglio all’appuntamento finale.

Come è andata quest’ultima settimana di allenamento prima della sfida al Mazara? È stata diversa rispetto alle precedenti?

“No, abbiamo fatto il classico lavoro atletico abbinato ad elementi di tattica inseriti dal mister; più o meno è stata una settimana tipo come quelle del campionato. Nel mese che è passato abbiamo recuperato un po’ tutti, specialmente degli elementi alle prese con dei guai fisici, aiutati con un programma ad hoc per questo mese di play-off predisposto dai preparatori. Ci sono state molte più accortezze rispetto alle partite di campionato, bisognerà sbagliare il meno possibile per poter vincere ed andare in Serie D”.

A livello personale sarai al top sul piano fisico?

“Sto abbastanza bene. Ho recuperato da poco e nella partitella sono stato in campo per un’ora trovandomi bene a livello fisico. Arriverò alla partita di domenica sentendo meno dolore possibile alla caviglia”.

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Carlo Vicedomini, centrocampista del Nardò

Un successo a Nardò cosa potrebbe dire per un calciatore del tuo calibro e della tua esperienza?

“Sicuramente all’inizio questa di Nardò era una scommessa. A questo punto la promozione potrebbe rivelarsi realtà. Il mio desiderio, al pari di quello di squadra e società, è quello di vincere per portare questa città in una categoria che gli compete per poi cominciare a fare calcio in maniera parametrata proprio alla categoria. Abbiamo visto il campionato di Eccellenza quest’anno, sì duro ma pieno di ‘anticalcio’; il Nardò deve uscire presto da questa categoria”.

Cosa conosci del Mazara? Che consiglio daresti nell’affrontare un match così sui 180’?

“Abbiamo visto qualche video per prepararci al match. Di personale non conosco niente, sono una buona squadra; noi dobbiamo affrontarli da Nardò per non avere problemi. Come gestire le due partite? Il passato m’insegna che queste partite si vincono se si ha più entusiasmo dell’avversario; la giusta carica dà una marcia in più. Noi sappiamo che in casa nostra potrebbe diventare tutto più facile con i nostri tifosi e dobbiamo affrontare tutto con entusiasmo e testa giusta per ottenere i risultati dovuti.”

Provando a fare un passo in avanti, in caso di Serie D saresti disposto ad essere il faro del centrocampo neretino?

“La società mi ha proposto un discorso sin dall’inizio, sapendo bene la mia risposta. Nel calcio di oggi bisogna pensare un passo alla volta prima di vincere, poi se si dovesse raggiungere l’obiettivo ci siederemo tutti insieme per parlare tranquillamente”.

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