esultanza Lepore Lecce-Juve Stabia
L’esultanza di Lepore in Lecce-Juve Stabia

LECCE (di Italo Aromolo) – Con un urlo sotto la pioggia il Lecce supera la Juve Stabia e riacciuffa la zona play-off. Il pareggio a reti bianche sembrava l’ovvia conseguenza di una partita paralizzata dal mal tempo, ma ci ha pensato Checco Lepore ad ingollare la palla della vittoria a dieci minuti dalla fine: un fendente da fuori area sotto la sua Curva Nord che è valso tre punti di platino per l’undici di mister Bollini, ora in coabitazione proprio con le “Vespe” al terzo posto. Analizziamo le statistiche della gara nella nostra consueta rubrica sui numeri.

I numeri: tiri da fuori per bypassare il terreno. Le precarie condizioni del manto erboso hanno inaridito i tentativi di bel gioco e le soluzioni ad ampio raggio: con un pallone così viscido, il minimo di senso tattico imponeva di provare la conclusione da fuori area confidando nell’imprevedibilità del rimbalzo. Così, ben 13 dei 19 tiri della gara sono arrivati da fuori area: nel Lecce ci hanno provato Moscardelli, Herrera, Gustavo, Embalo e Lepore, con quest’ultimo che già prima del gol aveva affinato la mira con altri due tiri dai venti metri. Il suo gioiellino di balistica si inserisce nella ormai lunghissima lista di gol che i giallorossi hanno realizzato da fuori area: quello del centrocampista di “San Pio” è l’undicesimo sui 38 totali, per un totale di 10 punti netti in più in classifica.

Il terreno di gioco ha condizionato la sfida anche per numero di occasioni da rete: su un palcoscenico del genere, anche la più tecnica delle formazioni avrebbe difficoltà nel concretizzare la mole di gioco prodotta. In una gara di Lega Pro, poi, dove finezze e tecnicismi lasciano spesso il posto ai muscoli, richiedere spettacolo in queste situazioni è ai limiti dell’eresia. Così, il Lecce ha mandato la palla in area avversaria 41 volte, effettuando 23 cross, senza essere particolarmente insidioso (coefficiente di pericolosità pari a 0,36). La Juve Stabia ha smentito la fama di formazione bella e sbarazzina disputando quella che in Campania ricorderanno molto probabilmente come la peggior prestazione finora della stagione: appena 2 tiri in porta (entrambi da fuori area, uno su calcio da fermo), 5 cross effettuati e 16 palle in area per l’infrollito undici di mister Pancaro (coefficiente di pericolosità pari a 0,19). Soltanto nella sfida dei falli e dei cartellini (da rivedere la gestione dell’arbitro Valerio Marini della sezione AIA Roma 1) le “Vespe” hanno avuto la meglio con 17 punizioni e 3 cartellini gialli a favore.

match analysis Lecce-Juve StabiaI singoli: poco e nulla Carrozza, riecco Doumbia. C’era grande attesa per il ritorno da ex di Alessandro Carrozza, a Lecce nella prima parte di stagione: l’esterno gialloblù è entrato a 15 minuti dalla fine ma non ha avuto modo, tempo o personalità per neppure un dribbling, cross o tiro in porta. Non ha deluso, invece, la batteria di esterni in casa Lecce: Abdou Doumbia è tornato a giocare dopo il mese di stop per infortunio. Certamente manca del passo dei tempi migliori, ma l’ex San Marino è andato al tiro in tre occasioni e dalla sua zona di competenza (prevalentemente la destra) sono nati ben 9 cross e 18 palle in area. Tra lui, Embalo, Gustavo ed Herrera, mister Bollini dovrà sciogliere non pochi nodi di formazione per il futuro.

Di seguito, la sintesi di tutte le statistiche di Lecce- Juve Stabia:

TIRI IN PORTALecce: 5 – Juve Stabia: 2
TIRI FUORI e/o RESPINTILecce: 10 – Juve Stabia: 1
PALLE IN AREALecce: 41 – Juve Stabia: 16
CROSS EFFETTUATILecce: 23 – Juve Stabia: 5
FALLI SUBITILecce: 15 – Juve Stabia: 17
CORNERLecce: 8 – Juve Stabia: 2
OFF-SIDELecce: 4 – Juve Stabia: 2
COEFFICIENTE DI PERICOLOSITÀLecce: 0,36 – Juve Stabia: 0,19
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