Alba mediterraneaLECCE (di Marina Martina *) – “Navighiamo insieme sul mare, per sfidare pregiudizi e limiti, scoprire qualità nascoste, inventare soluzioni, scoprirci fragili o inaspettatamente capaci di aiutare”: è questo ciò che stimola Alba Mediterranea, associazione di promozione sociale, nata nel 2010 dall’impegno e dal sogno di alcuni professionisti tra cui skipper, psicologi, volontari, esperti nel campo socio-educativo e della nautica sportiva e da diporto, esperti del mercato del lavoro. Il progetto, divenuto da alcuni anni una realtà concreta, è di promuovere nel Salento il mare e la navigazione a vela come strumenti di educazione, formazione, orientamento lavorativo e di inclusione sociale nelle fasce giovanili, andando oltre il disagio fisico, psichico e sociale.

MESSAGGERI DI LEGALITÀ – Alla presenza del presidente Cosimo Prisciano e del vicepresidente Antonio Dell’Anna è stata presentata a Lecce, presso il CSVS (Centro Servizi Volontariato Salento, co-partner nel progetto insieme ad Assonautica Regionale di Puglia e Consorzio Emmanuel), la nuova sfida che Alba Mediterranea si ripromette di superare. Il progetto Messaggeri di Legalità si prefigge l’obiettivo di formare equipaggi di giovani a rischio devianza e/o svantaggiati del territorio provinciale che parteciperanno ad alcune regate regionali e internazionali, trasformandosi grazie ad un percorso formativo ed educativo a più livelli, in portavoce e testimoni di legalità nelle Scuole del territorio. Una serie di attività nelle scuole condotte dagli skipper formati e monitorati attraverso una ricerca in corso di validazione da parte del Comitato Scientifico dell’associazione, che sta valutando strumenti e metodologie di intervento, a cui partecipa il Centro di Ricerca Isbem ed il professore Sergio Salvatore, docente di Psicologia dell’Università del Salento.

ATTORI DI CAMBIAMENTO Come ha messo in evidenza il vice-presidente di Alba Mediterranea, il dottor Antonio Dell’Anna, “Non esistono persone oppositive ma esistono persone che per una serie di circostanze si sono trovate in certi contesti ed è stato il contesto ad orientare in qualche modo il risultato di quella persona. Ciò che ognuno è, è il frutto del contesto in cui è cresciuto, delle opportunità che ha avuto e di come ha saputo usare queste opportunità: fare esperienza di qualcosa e apprendere da questa esperienza è il presupposto per raggiungere un obiettivo”. L’attività di vela, quindi, come sinonimo della vita: in barca, come nella vita, ad ogni azione corrisponde una reazione e quello che decidiamo ha ripercussioni non solo per noi, ma anche per chi ci circonda. Per esempio, quando si è in mare si deve decidere in poco tempo quale manovra fare, con quale forza o dove dirigere la vela in base al vento: il lavoro del singolo individuo dell’equipaggio ha delle conseguenze sull’intero gruppo e attraverso questo processo si aiutano i ragazzi a sviluppare le loro competenze sociali, potenziare l’autostima ad ogni successo, il senso di efficacia nel momento in cui si è presa la decisione giusta e imparare a prendersi le responsabilità delle loro azioni.

GRUPPO DI LAVORO – Le attività di vela predispongono i ragazzi al ragionamento, alla presa di decisione, a confrontarsi con un elemento misterioso e affascinante come il mare, a pensare alla migliore strategia da adottare per la risoluzione di un problema nel momento in cui si presenta: migliorano, così, le loro capacità cognitive come l’attenzione, la percezione e la memoria. Non solo: ognuno di loro impara ad entrare in contatto con altre persone e a capire che esistono anche i bisogni, le necessità e i punti di vista degli altri e che si vuole raggiungere un obiettivo, è necessario non pensare solo a sé in maniera egoistica, ma impegnarsi e collaborare in vista del traguardo finale. In barca, poi, si condividono spazi ristretti e non sempre è facile tollerare lo stress, la preoccupazione e la stanchezza fisica quando si deve condividere la giornata con altre persone che hanno le stesse esigenze o vogliono essere lasciate in pace. Saper affrontare e superare anche questo ostacolo, permette loro, una volta a terra, di essere più tolleranti, accondiscendenti e comprensivi verso il prossimo.

VERSO NUOVE CONQUISTE – La parola d’ordine per le prossime sfide è sempre quella di rispettare la Tattica di Oronzo, svelata nel libro omonimo di Roberto Chirico, docente di Lingua e Letteratura inglese. Nelle parole dell’autore sono descritte le emozioni, le tensioni e le speranze dei protagonisti della 27^ regata velica internazionale Brindisi-Corfù che ha portato nel 2012 il team di Alba Mediterranea, alla sua prima esperienza di gara, a piazzarsi al secondo posto nella categoria Holiday dopo aver tagliato per prima il traguardo. Sicuramente l’impegno, la tenacia e la passione non mancheranno e saranno indispensabili per il raggiungimento di sempre più importanti traguardi. Il primo di tutti l’inclusione sociale dei ragazzi.

marina martina

* Marina Martina, Psicologa clinica, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia dal dicembre 2011 e specializzanda in Psicoterapia Psicodinamica ad Orientamento Socio-Costruttivista.

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