stemma-bari-fc-595x433LECCE (di Massimiliano Cassone) –  Su alcuni quotidiani locali baresi è pubblicata la notizia che il “convitto dei Paolini” di Bari ha fatto trovare un inequivocabile messaggio affisso in bacheca ai ragazzi del settore giovanile della Fc Bari 1908 che alloggiano presso la loro struttura.

Non si tratta certo di uno sfratto vero e proprio ma di un avviso severo che richiama all’ordine il sodalizio biancorosso, invitando dirigenti e procuratori dei ragazzi a pagare gli arretrati.

Ecco il messaggio integrale:

“Dopo lunga riflessione, e ripetuti tentativi di risolvere la situazione in cui ci troviamo, Vi informiamo di aver comunicato questa mattina al dr. Romeo Paparesta le seguenti decisioni:

  1. Martedì 3 marzo 2015: dopo la prima colazione, saranno chiusi tutti i servizi di mensa. Per i pasti occorre provvedere altrove, secondo quanto Vi dirà la Società calcio.
  2. Martedì 3 marzo 2015: in mattinata saranno eseguite le consuete pulizie delle camere e il cambio biancheria della stanza (lenzuola, asciugamani, ecc.). Sarà l’ultimo intervento per pulizie e cambio biancheria.
  3. Cessa contestualmente il servizio lavanderia, anche per chi ne usufruisce personalmente.
  4. Entro il 10 marzo, ognuno si prepari a lasciare libera la propria stanza dagli effetti personali per trasferirsi ove la Società Calcio del Bari avrà deciso.

Le motivazioni delle decisioni prese, ormai improrogabili, sono esclusivamente di natura economica. La società Fc Bari 1908 non è in grado di sostenere le spese di convitto. Non paga infatti da novembre 2014.

Vi preghiamo di avvertire le vostre famiglie, o i procuratori, della situazione incresciosa che si è venuta a creare, nostro malgrado”.

 pallone scucito Lega ProNel momento in cui scriviamo non sappiamo come sia andata a finire ma siamo certi che la società di Paparesta abbia ottemperato ai propri obblighi.

Il fatto è curioso in sé. Una società che sembrava, dopo il fallimento pilotato, essersi rimessa in carreggiata, riceve una “tiratina” d’orecchi per insolvenze. E qui ci sarebbe tanto da scrivere a chi si lamenta di gestioni societarie, tipo quelle dei Tesoro, che sono sempre puntuali nei pagamenti e non c’è stato mai nessuno che abbia potuto affermare il contrario. Eppure c’è chi fantastica ancora.

Il calcio è sempre più in difficoltà ed il pallone sta diventando sempre più sgonfio, trovare imprenditori che investano su questo prodotto è sempre più difficile. Dovrebbero capirlo tutti i tifosi, assolvendo al loro unico compito: quello di incitare ed abbracciare la squadra in momenti di difficoltà.

Chi pensa il contrario lo vada a raccontare ai tifosi del Parma.

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