Moscardelli PagliariLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Lupa Roma (2-1) vedono eccellere il bomber Davide Moscardelli, autore della doppietta che regala alla formazione giallorossa la prima vittoria con mister Pagliari in panchina e, soprattutto, interrompe un digiuno che durava da quattro turni. I padroni di casa offrono ai 3.603 spettatori un primo tempo di spessore, corsa e sostanza che pareva avere lasciato alle spalle le recenti delusioni in serie ed un trend che minacciava di portare capitan Miccoli e compagni sempre più lontani dalla vetta della classifica. La ripresa ha però riportato tutti con i piedi per terra palesando i limiti psicologici (inspiegabili) di cui questa squadra dimostra di soffrire. Il lavoro del tecnico marchigiano dovrà incidere soprattutto sull’aspetto mentale del gruppo che ha portato a casa 3 punti che fanno prima di tutto morale e che han fatto capire al Lecce che un successo può arrivare anche giocando l’uno per l’altro, soffrendo fino al 95° e non badando troppo ai fronzoli.

1. CAGLIONI: I brividi che corrono lungo la schiena sua, dei compagni e dei tifosi giallorossi sono dovuti in particolare alle sue indecisioni nelle uscite. In un paio di occasioni rischia di commettere un patatrac e solo la buona sorte gli evita una figuraccia. Dimostra inoltre di non essere un portiere para-rigori e si concede troppe sbavature pur in un match in cui gli avversari si dimostrano molto meno cinici del Lecce sotto porta. VOTO: 5

2. LEPORE: Impiegato come esterno destro di difesa si applica a meraviglia e strappa applausi convinti alla “sua” Curva che ha ancora negli occhi la prodezza realizzata cinque giorni fa con la Vigor Lamezia. Gioca una gara quasi perfetta e stringe i denti nel finale quando una botta ad un ginocchio gli crea qualche problemino di tenuta. Indomabile e caparbio sia in marcatura che in fase propositiva, se la fascia destra dà segnali di vita è esclusivo merito suo. VOTO: 6.5

3. LOPEZ: Primo tempo su livelli discreti, poi il solito calo nel secondo tempo. Ritorna a comporre il famoso binario di sinistra con Doumbia e nella prima frazione di gioco le cose girano a meraviglia. I dolori arrivano nella seconda metà di gara in cui, tra l’altro, ci mette lo zampino insieme a Salvi nel fallo che porta l’arbitro ad assegnare il rigore che rimette in gioco la Lupa Roma. VOTO: 5

4. VINETOT: Prova senza esitazioni per il difensore francese chiamato a far coppia al centro del reparto arretrato con Abruzzese. L’intesa è apparsa più che sufficiente, regalando alla formazione salentina una diga muscolare attraverso la quale è stato quasi impossibile passare. VOTO: 6.5

5. ABRUZZESE: Rientro positivo per l’esperto difensore andriese che non commette leggerezze o errori particolari e guida la difesa nella piccola tempesta finale in cui i laziali tentavano l’arrembaggio. VOTO: 6.5

6. SALVI: Gara di sostanza e sacrificio, come ha sottolineato Pagliari nel post-match, per il centrocampista romano che si è fatto apprezzare per dinamismo e voglia di correre in soccorso di qualunque compagno di squadra che ne avesse bisogno. Sia da interno, che da esterno, il suo contributo aiuta il Lecce a centrare il bottino pieno. VOTO: 6.5

7. CARROZZA: Nota stonata della giornata è ancora lui. Lancia qualche timido segnale di ripresa rispetto alla precedente prova, ma poi si perde in un vuoto cosmico che pare averlo inghiottito. VOTO: 5 ——- (dal 14′ s.t.) SACILOTTO: Il brasiliano entra per dare maggior copertura nella zona nevralgica del terreno di gioco e contiene con sufficiente esperienza le folate avversarie che miravano a pareggiare le sorti della sfida. VOTO: 6

 8. PAPINI: Non ancora il miglior Papini, ma averlo in mezzo al campo resta sempre una garanzia. Non brilla ma non lascia spazi e tempi per ragionare ai portatori di palla di mister Cucciari. Deve ritrovare il giusto smalto. VOTO: 6

9. MOSCARDELLI: Se questo Lecce resta in qualche modo a galla gran parte dei meriti sono suoi. Il bomber si comporta da tale e sigla una bella doppietta che rigenera le aspirazioni dei salentini e lo issa sempre più in alto nella classifica dei marcatori giallorossi stagionale. Corre, aiuta in difesa, duella con l’intera retroguardia ospite e cerca caparbiamente la rete che chiudesse l’incontro. Ci va molto vicino di testa e su punizione prima di uscire dal campo per una botta alla caviglia sinistra che si spera non ne pregiudichi la disponibilità per il match col Barletta. VOTO: 7.5 ——- (dal 37′ s.t.) BOGLIACINO: Solo una decina di minuti per il fantasista uruguaiano. VOTO: S.V.

10. MICCOLI: Meno brillante rispetto alla partita contro la Vigor Lamezia ma mette al servizio dei compagni geometrie e corsa finché ne ha. Lascia il posto e la fascia dopo un’ora di gioco ma con la coscienza a posto. VOTO: 6 ——- (dal 14′ s.t.) DELLA ROCCA: L’ambiente non gli perdona più nulla. Probabilmente la punta brindisina avverte il peso dei mugugni dei tifosi e non riesce ad esprimersi su livelli accettabili. VOTO: 5

11. DOUMBIA: Primo tempo degno del miglior Doumbia ammirato nel Lecce l’anno passato. Impiegato sulla fascia sinistra, dimostra di trovarsi molto più a suo agio che sull’out opposto, regalando giocate divertenti ed assist. Si eclissa nei secondi 45 minuti quando si limita a provare a ripartire ma con le gambe che gli giravano molto meno velocemente. VOTO: 6.5

All. PAGLIARI: Primo sorriso da allenatore del Lecce per l’ex tecnico del Pisa che è chiamato a lavorare soprattutto sull’aspetto psicologico di un gruppo che si riscopre inspiegabilmente fragile non appena subisce una rete o incontra difficoltà impreviste pur al cospetto di avversari meno dotati tecnicamente ed atleticamente. Effettua scelte di formazione controcorrente dimostrando di non guardare in faccia chi mandare in panchina o in campo da titolare. Il suo è un lavoro che dovrà dimostrarsi certosino ed attento ai minimi dettagli per riportare questa squadra nella giusta e più congrua condizione mentale, più che fisica. VOTO: 6

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