Premio Zamperini
TEDxLecce 2014, premio Zamperini

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Flash, clic, sorrisi e speranze al Teatro “Politeama Greco” per la terza edizione del TEDxLecce. Il profumo del futuro ha accarezzato i volti dei presenti; ed è proprio il “futuro” il tema dell’evento del 2014. Nulla di banale o scontato, nulla di ciò che l’immaginazione potesse partorire prima che gli occhi e le orecchie gustassero la “musica” delle esperienze dei vari relatori. Paolo Perrone, sindaco di Lecce, e l’assessore Alessandro Delli Noci sono stati spettatori attentissimi per tutta la durata dell’evento.

Il via all’emozionante serata lo ha dato il Premio Zamperini, istituito in onore del professor Funnky Marco Zamperini, prematuramente scomparso; era stato uno dei relatori del primo TEDxLecce e, proprio per tale motivo, la moglie e le figlie hanno scelto Lecce per premiare i giovani ideatori dei progetti innovativi più meritevoli. A vincere il premio da 15.000 euro è stato Marco De Rossi per Oilproject, una piattaforma che distribuisce contributi didattici ai ragazzi delle scuole superiori, mentre Andrea Latino per il suo progetto Green Geek School Education si è aggiudicato una borsa di studio che vale la partecipazione ad un master presso Il Sole 24 ore. E salutati dallo sguardo commosso della moglie di Zamperini, Paola, e dalle figlie Rebecca e Blanca, hanno quindi lasciato il palco accompagnati dall’aforisma del professor Funky: “Imparare ad imparare e saper disimparare per poter poi imparare”.

Tedx 2014Subito dopo, si spengono le luci, la sala tace e parte un suggestivo filmato che introduce il TEDx 2014. Inizia il valzer degli speaker e sul palco si alternano Alessandra Beccarisi, Presidente del corso di laurea di filosofia all’Università del Salento; il baby fenomeno Cesare Cacitti, classe 1999, maker; Angelo Petrosillo, imprenditore della Blackshape Aircraft; Nick Di Fino e Tim West, i due amici food hackers;  Giuseppe Onufrio, capo di Greenpeace Italia; Chiara Giovenzana, biologa; Carmelo Presicce che insegna ai bambini ad inventare e creare applicazioni giocando, ha creato il primo Corder Dojo italiano a Bologna; Alexander Alenikoff, Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati; Matteo Ruina, Ingegnere esperto di droni; Cinzia Cattoni, cofondatrice di Muba; Antonio Perdichizzi, informatico; Maria Letizia Gardoni 25enne presidente nazionale di Coldiretti Giovani; Lina Ben Mhenni, assistente di linguistica nella facoltà di Scienze umane e sociali dell’Università di Tunisi; Amedeo Balbi, astronomo; Bill Nadia, fondatore di “Magica Cleme”; Dino Amenduni, giornalista e blogger; Omar Galvan, attore improvvisatore.

Difficile raccontare la tempesta di positività che ha invaso ogni angolo del teatro: esperienze di vita, frasi scaturite dall’impegno, dalla voglia e dalla forza di volontà sprigionata dall’ottimismo che, come sale, insaporisce la vita.

Cesare Cacitti
Cesare Cacitti (foto TEDxLecce)

A stupire oltremodo è stato piccolo Cesare Cacitti, 15 anni, tutto pepe e con la faccia da bravo ragazzo, del “secchione” direbbe qualcuno e, come a fargli da eco, qualcun altro ribadirebbe che ha il volto del genio. Simpatico, impunito e orgoglioso come un vulcano in procinto di eruttare. A soli 8 anni inizia a costruire da solo, nella sua mente prima e nella realtà poi, la prima stampante 3D della sua vita; ora sogna di riuscire a dotare, a prezzo modico, ogni casa, con una stampante 3D perché il futuro, per lui, passa da lì. E magari un giorno riuscirà ad inventare il teletrasporto, lo dice con l’innocenza della sua età ma con la voglia che solo i grandi personaggi hanno, e chiude col suo motto, pronunciato in sala con la sua giovanissima voce: “Work hard, dream big (lavorare duro, sognare in grande, ndr)”.

Impossibile riassumere la grandezza degli interventi in un solo articolo, sarebbe ingeneroso e quindi ci limitiamo alle frasi che ci hanno impressionato di più in tema con l’argomento principe: il futuro.

Per Alessandra Beccarisi: “Il futuro è tenacia: se ho fiducia in qualcosa, questo condizionerà il mio presente”. Mentre per Chiara Giovenzana, che da sempre ha sognato di unire tutti i puntini per cercare le soluzioni ai problemi, futuro è “essere capaci di dare le soluzioni ai problemi di salute importanti, riuscendo a mettere insieme, come puntini, tutte le tecnologie e le eccellenze italiane”. Maria Letizia Gardoni che, così come racconta lei, passa la maggior parte del suo tempo su un trattore con le mani sporche di terra, è convinta che salvaguardando l’identità dei territori e della terra come risorsa, il futuro può diventare molto entusiasmante. E chiudiamo con Bill Nadia, fondatore di “Magica Cleme” il quale, dopo la morte della figlia, come per missione, inizia a regalare sorrisi ai bambini malati di tumore: “Il futuro può essere tale se ridiamo orgoglio, dignità e coraggio ai bambini”.

Ed è attraverso gli occhi dei bambini che vogliamo riascoltare nella nostra mente, ad occhi chiusi, uno degli applausi scroscianti dedicati ai relatori ma anche agli organizzatori di questa riuscitissima edizione 2014 del TEDxLecce che ci ha insegnato che il futuro è il cassetto dove sono contenuti i nostri sogni e se non lo apriamo rimarranno lì a dormire; dipende da noi.

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