esultanza Lecce-CasertanaLECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce del secondo tempo visto in campo con la Salernitana ha tutte le carte in regola, e anche qualcosina in più, per lottare fino all’ultimo per la conquista della tanto attesa e desiderata Serie B. Perché la prima vittoria in trasferta, forse inaspettata, è arrivata proprio sull’ostico campo dello stadio “Arechi” di Salerno contro la capolista e davanti ad una straordinaria cornice di tifosi campani. Tre punti importantissimi per il percorso della formazione di Franco Lerda in campionato sia per la classifica, ma anche e soprattutto per il morale di una squadra che da inizio stagione non era mai riuscita a vincere in cinque partite lontano dalle mura amiche del “Via del Mare”.

IL MODULO“Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo. Possiamo interpretare diversi sistemi di gioco e bisogna avere consapevolezza dei propri mezzi”: lo ripete spesso e volentieri il tecnico Franco Lerda che il suo Lecce è in grado di adattarsi a più schemi tattici. Il match contro gli uomini di Leonardo Menichini ne è un esempio lampante: i giallorossi sono partiti con il 4-3-3 per la terza gara di fila, ma dopo un primo tempo brutto e mal interpretato dalla ripresa capitan Abruzzese e soci sono passati al più propositivo 4-2-4 che ha dato i suoi frutti e ha portato i tre punti. Fuori il terzino Donida e dentro l’attaccante Della Rocca al primo della ripresa: questa la prima scelta azzeccata dell’ex Toro; quattro attaccanti in campo per dare una svolta al match. La stagione era iniziata, invece, con il lavoro svolto in ritiro basato sul 4-2-3-1 (con il tanto caro blocco 4-2 all’allenatore piemontese), modulo che nella passata stagione ha portato il Lecce, dall’ultimo posto in classifica dopo le quattro sconfitte di fila con Moriero in panchina, con il ritorno di Franco Lerda alla relativa super rimonta in classifica. Poi, spazio per qualche partita al 4-4-2 (che in fase di possesso diventava un 4-2-4) e a match in corso, a volte, si è passati anche al 3-5-2. Ora per la prossima gara con il Cosenza, in programma domenica 2 novembre alle ore 18:00 al “Via del Mare“, l’allenatore piemontese si affiderà con molta probabilità, almeno da inizio match, sempre al 4-3-3.

DIFESA BUNKER – Sette gol incassati in dieci gare dall’inizio del campionato dal gigante e portierone di Seriate Nicholas Caglioni e dalla sua Abruzzese, leccezionale.itdifesa a quattro. Un dato importante questo, perché la solidità difensiva della formazione giallorossa è un buon punto di partenza su cui si lavora in casa Lecce per la rimonta in classifica. Vetta che ora dista un solo punto dalla capolista Salernitana (in condominio con il Benevento; quest’ultima oggi incontra l’Aversa Normanna in trasferta). Il Lecce, al momento, è uno dei migliori reparti arretrati del girone C di Lega Pro e con Giuseppe Abruzzese in campo non ha mai perso. Il centrale, “El Tuma”, Gilberto Martinez è ritornato quello dei tempi migliori a 35 anni suonati e sulla sinistra c’è Walter Lopez che con  Lerda è sceso sempre in campo, escluse le partite in cui è stato squalificato o infortunato come nella passata stagione. Sulla destra, invece, in attesa del definitivo ritorno di D’Ambrosio e Diniz, c’è Daniele Mannini (“scalato” in difesa) che sta ben figurando e Donida che contro i granata è partito titolare giocando, però, solo un tempo.

Lerda e ChiniESULTANZA LERDA – Aspettava questa vittoria da troppo tempo il tecnico giallorosso e a fine gara nella sala stampa dello stadio “Arechi” di Salerno è raggiante, ma pur elogiando i suoi per la bella vittoria analizza con molta lucidità il brutto primo tempo di capitan Abruzzese e compagni: “Nei primi venti minuti abbiamo sofferto la grande partenza della Salernitana che, ha mostrato tanta qualità. Però c’è da dire che a parte il gol non hanno creato nessuna occasione, e la loro era più una supremazia territoriale. Noi facevamo fatica, poi nella seconda parte – spiega il mister dei salentini – del primo tempo abbiamo preso coraggio anche se non abbiamo inciso. Abbiamo commesso qualche errore di troppo, sbagliando molti passaggi e non riuscendo a chiudere i cross. Nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento mentale, mostrando più coraggio, più intensità e loro si sono trovati in difficoltà. Abbiamo reagito da grande squadra. Fino ad ora avevamo convinto poco fuori casa, giocando bene ma non trovando punti, che oggi abbiamo meritato. Vincere fuori casa è importante, ed anche se non guardo la classifica è però psicologicamente molto importante vincere contro una squadra fino ad ora imbattuta e davanti a oltre diecimila spettatori”, conclude l’ex Toro che è già proiettato al prossimo impegno di Coppa Italia di Lega Pro di mercoledì alle ore 14:30 al “Via del Mare” contro il Matera, gara valida per il secondo turno ad eliminazione diretta.

Miccoli pregaMICCOLI, IL VICE – Venerdì sera, al fischio finale dell’arbitro Marini di Roma 1,  c’è stato il bello e sentito abbraccio tra Franco Lerda e capitan Fabrizio Miccoli, ritornato tra la lista dei convocati dopo il problema al polpaccio sinistro, ma rimasto in panchina nel match contro i campani. Presenza, questa, importante per il tecnico giallorosso: verso la fine del secondo tempo, c’era l’ex Palermo in piedi davanti alla panchina ad “aiutare” proprio l’allenatore dei salentini nel dare suggerimenti in campo a Filipe Gomes e soci nella fase più concitata della gara. I due sono stati ripresi più volte dalle telecamere attente di Rai Sport mentre parlottavano e discutevano in complicità sulla sorte della gara dei giallorossi, con il relativo sorriso liberatorio finale di entrambi al triplice fischio.

ASSENTI ILLUSTRI – Contro i campani sono tornati a disposizione il terzino sinistro Walter Lopez (che ha scontato le due giornate di squalifica dopo il rosso rimediato a Messina) e Fabrizio Miccoli, così come sono tornati nella lista dei convocati Marcus Diniz e Dario D’Ambrosio, ma entrambi sono finiti in tribuna perché non ancora al top della forma e senza il ritmo partita, dopo i due lunghi infortuni patiti dai due difensori. Sono, invece, ancora fermi ai box Romeo Papini, Stefano Salvi, Mariano Bogliacino e Kevin Vinetot, giocatori questi che saranno sicuramente tutti indisponibili per i prossimi due impegni ravvicinati di Coppa Italia e di campionato.

carrozzaRI-SALIRE – L’arma vincente del Lecce sembra essere, proprio come lo scorso anno, la forza del gruppo; ovvero le capacità individuali messe a disposizione della squadra. La grinta, le giocate di lusso, i gol e la forma ritrovata di Davide Moscardelli, la voglia di emergere e di ritornare titolare di Gigi Della Rocca, il desiderio di essere la freccia dello scorso anno di Dudù, Abdou Doumbia, e il cuore, i numeri e gli assist del gallipolino Alessandro Carrozza; il vero trascinatore della gara di Salerno, così come dell’importante pareggio in casa della Juve Stabia. Ma, adesso: piedi per terra, lavoro duro in settimana e tanta umiltà: la prima vittoria in trasferta è arrivata, è stata importante e ha ridato entusiasmo, ma il campionato è ancora lungo e domenica ci sarà ancora da correre e lottare. Il prossimo avversario è il Cosenza di Roberto Cappellacci e, si sa, in Lega Pro ogni partita presenta delle insidie e, quindi, l’obiettivo dichiarato, come piacere ricordare a Franco Lerda, è sempre quello di pensare a “partita dopo partita”. Con l’intento di ri-salire, in classifica e non solo, sempre più in “Carrozza”.

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