Tesoro, leccezionale.itLECCE (di Massimiliano Cassone) – “La costruzione di un amore” di Ivano Fossati è la canzone che mi viene subito in mente quando penso al lavoro di Antonio Tesoro che sta mettendo insieme il nuovo Lecce con perizia ed amore.

Proprio così, se da una parte è giusto che ognuno di noi abbia un proprio punto di vista, dall’altra non si riesce a capire chi non è capace di cogliere l’essenza di tanto lavoro, magari solo per partito preso.

Veniamo al dunque. Fabrizio Miccoli, Romeo Papini, Stefano Salvi, Abdou Doumbia, Erminio Rullo, Gabriel Sacilotto, Nicholas Caglioni, Walter Lopez, Filippo Perucchini (mandato a giocare in B) e, molto probabilmente, Vinetot nei prossimi giorni, sono i calciatori a cui l’U.S. Lecce ha fatto firmare un contratto assicurandosi a titolo definitivo le prestazioni. Si aggiungano poi gli acquisti di Nicolò Donida, Alessandro Carrozza, Checco Lepore, Luigi Della Rocca e Davide Moscardelli (e forse non finisce qui) per comprendere l’opera di costruzione di una grande squadra di calcio che in Lega Pro, possiamo ben dire, almeno sulla carta sia la più forte.

E non dimentichiamo il fardello di un contratto con molti zeri che il club giallorosso non riesce a scrollarsi di dosso, ossia quello di Benassi che, ad oggi, non ha ancora trovato una squadra. Nonostante ciò, la società di Piazza Mazzini ha investito denari importanti e non ha fatto l’errore dell’anno scorso, non ha aspettato di sistemare le vecchie questioni per creare la squadra ma ha macinato idee e progetti regalando a mister Franco Lerda (confermato pure lui) una fuoriserie.

Il lavoro svolto dal diesse Antonio Tesoro è da applaudire e merita rispetto; sarà poi il campo ad emettere i suoi inappellabili verdetti, perché nel calcio non c’è mai nulla di sicuro ed infallibile.

Veniamo al lato tecnico, aggiungendo il fattore-età: ma veramente c’è qualcuno che non riesce a capire che l’esperienza e la preparazione tecnica di calciatori di serie A, quali sono Moscardelli e Carrozza ad esempio, sia più utile di qualche anno in meno sulla carta d’identità? E poi, ritornando all’anno scorso, abbiamo dimenticato quante volte Fabrizio Miccoli ha cercato il passaggio col contagiri non trovando compagni al posto giusto?

Proviamo ad immaginare Miccoli insieme a Moscardelli e magari con Della Rocca centrale; il “Romario del Salento” non avrà certo difficoltà a scaricare le sue giocate e le sue idee, perché avrà compagni di altra categoria pronti ad incidere sull’andamento della gara e del campionato.

Quante volte l’anno scorso si è rimpianto il buon Bellazzini che, martoriato dagli infortuni, non è mai riuscito a dire la sua? Il nuovo arrivato Alessandro Carrozza avrà pure 32 anni ma può giocare sia a destra, che a sinistra con un bagaglio smisurato di esperienza nelle categorie superiori. Bisogna aggiungere anche che Carrozza e Moscardelli sono calciatori integri e pronti al campo, preparati a dire la loro.

Il faro del Lecce 2013-’14 è stato Fabrizio Miccoli, quello della stagione prossima sarà sempre lui, il capitano, con una sola differenza: ora saprà chi illuminare, davanti ai suoi occhi avrà le “Colonne d’Ercole” con cui interagire.

Se proprio dobbiamo dare e scrivere il “notizione” possiamo farlo col sorriso sulle labbra immaginando che la famiglia Tesoro abbia costruito una squadra di Serie B nella speranza di essere… ripescati (il che è impossibile prima di 5 anni dalla retrocessione per illecito sportivo).
Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza.

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