Papini tiro - golLECCE – Le pagelle di Lecce-Frosinone, finale d’andata dei play-off di Prima Divisione di Lega Pro – Girone B, vedono i giallorossi uscire tra gli applausi del “Via del Mare” dopo una grintosa prestazione che non ha però regalato agli uomini di mister Lerda la gioia di un successo ampiamente meritato, bensì un 1-1 che lascia tutte le chance di promozione in serie B immutate. La parola “fine” la si potrà scrivere solo sabato sera al “Matusa” dopo la gara di ritorno di una sfida che vede il Lecce farsi preferire come individualità e coralità di gioco rispetto ai ciociari di mister Stellone. Un trend dimostrato in campionato come pure nella prima gara di finale spareggi-promozione.

A giganteggiare tra i 22 in campo è stato, ancora una volta, il centrocampista romano Romeo Papini, autore di una splendida rete e di un’ottima prova personale. Buone le prove di Lopez, Diniz, Salvi, Abruzzese e Doumbia.

1. PERUCCHINI: Poco impegnato dagli attaccanti frusinati, ma appare un po’ incerto in un paio di uscite, per fortuna senza conseguenze per la sua porta. VOTO: 5.5

2. SALES: L’infortunio di Vinetot costringe mister Lerda a rivedere l’assetto difensivo e lui si fa trovare pronto alla chiamata. Si disimpegna senza troppi affanni in difesa e prova in più occasioni la sortita in avanti. Sufficiente prestazione. VOTO: 6

3. LOPEZ: Partita di gran livello per l’esterno uruguaiano tornato al rendimento precedente all’infortunio rimediato in campionato proprio contro i laziali. Copre e corre lungo la fascia sinistra con disinvoltura e carattere. Pecca solo in precisione su qualche cross, ma glielo si può, nel complesso, perdonare. VOTO: 7

4. PAPINI: Il mattatore in assoluto e l’uomo del match. Una spanna sopra a tutti. Segna un gol da cineteca con un recupero palla a centrocampo, una sgroppata puntando la porta di Zappino e una staffilata che non lascia scampo al portiere ospite. Recupera decine di palloni e giostra sia in difesa, che in attacco con disinvoltura. VOTO: 8

5. DINIZ: Da jolly come ormai si è dimostrato di saper essere, viene schierato al centro della difesa a far coppia con Abruzzese. Sfodera un’altra prestazione maiuscola, senza sbavature, tutta concentrazione e grinta. Non fa mai vedere la porta ai diretti avversari e si propone pure in attacco. VOTO: 7

6. ABRUZZESE: Detta i tempi della retroguardia giallorossa senza troppi patemi e mette la museruola al temuto bomber Daniel Ciofani. Una sfortunatissima deviazione in occasione del pareggio ciociaro mette Perucchini fuori causa. Per il resto è gladiatorio. VOTO: 7

7. FERREIRA PINTO: Inizia bene la sua gara e si propone con continuità sull’out destro. Cala un po’ alla distanza e lascia il posto da titolare ma solo dopo aver dato tutto ciò che aveva nelle gambe. VOTO: 6.5

(dal 13′ s.t.) 15. BOGLIACINO: Il piede caldo e la “mattonella” sembravano quelli giusti, gli stessi cioè della sfida casalinga dello scorso 5 gennaio contro la Salernitana. Stavolta, purtroppo, la traversa gli nega la gioia di un gol che poteva valere mezza serie B. Deve essere comunque più lucido e reattivo palla al piede, ma appare invece svagato. VOTO: 6

8. SALVI: Si becca un’ammonizione per lo meno discutibile che gli negherà di essere tra i disponibili per il return match di sabato. Lui ci mette comunque tutto il carattere e la grinta dimostrati nel corso della stagione e lotta alla grande in mezzo al campo accanto a Papini. VOTO: 6.5

(dal 40′ s.t.) AMODIO: S.V.

9. ZIGONI: Fa a sportellate con i colossi della difesa del Frosinone. Prova pure a giocare d’anticipo e sfiora la rete in apertura sia di primo che di secondo tempo. Poco servito si limita poi a cercare spazi utili a dettare il passaggio e i cross che però non lo raggiungono come vorrebbero lui, Lerda ed i tifosi. VOTO: 6

(dal 29′ s.t.) 16. BARRACO: Entra per dar man forte alle speranze di vittoria leccesi. Non riesce ad ogni modo a trovare la giusta posizione in campo ed a rendersi pericoloso. VOTO: 5.5

10. BERETTA: Confuso, lento, pasticcione nella battuta dei calci d’angolo e delle punizioni che potrebbero essere manna dal cielo per il Lecce negli assalti alla retroguardia ospite. Lui resta in campo per tutta la partita, reclama un rigore nel primo tempo per fallo di Blanchard, si fa trovare in millimetrico off-side nella seconda frazione quando la difesa avversaria commette un evidente fallo da penalty, ma non offre di certo una delle sue migliori prestazioni stagionali. VOTO: 5

11. DOUMBIA: E’ sulla fascia sinistra il suo territorio di caccia preferito. Fa ammattire Matteo Ciofani e mette in difficoltà chiunque giri dalle sue parti. Le alchimie tattiche provate da Lerda lo portano ad agire sull’out destro, ma lì spreca almeno un quarto d’ora prima di chiudere a sinistra il match e segnalarsi quale costante spina nel fianco per la difesa del Frosinone. VOTO: 6.5

All. FRANCO LERDA: Perde Vinetot a poco dal fischio d’inizio del match ma non si scompone. Ridisegna la difesa del suo Lecce e manda in campo una squadra corta, attenta, aggressiva e volitiva. L’unico appunto che gli si può muovere è l’aver scelto di puntare su uno spento Beretta per tutta la durata della partita e di ave sacrificato momentaneamente Doumbia sulla fascia destra invece di lasciarlo puntare un D. Ciofani già ammonito ed in difficoltà. In sala stampa si scaglia contro la direzione di gara e dimostra di avere gli attributi chiedendo a gran voce più rispetto per la sua squadra. VOTO: 6.5

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