LECCE (di Massimiliano Cassone) – Caldo estivo al Via del Mare, fuoco e sangue nelle vene per i 5931 spettatori. I ventidue in campo sanno che non ci sarà appello alcuno, o dentro oppure fuori, senza se, senza ma, 90 minuti che valgono una stagione, per altri una carriera, per i tifosi valgono un sogno. 90 minuti che potrebbero non bastare, potrebbero servire l’extra time o la roulette russa dei calci di rigore. Uscirà un solo vincitore, gli altri dovranno pianificare un futuro in Lega Pro.
Bellissima cornice da vedere ed ammirare i bambini della scuola calcio ASD Miccoli che colorati di giallorosso con bandiere e palloncini sfilano sulla pista di atletica.
Prima dell’inizio della gara, Fabrizio Miccoli dona un mazzo di rose in memoria di Mimmo Ricciato, tifoso giallorosso, scomparso vent’anni fa; sotto la curva c’è uno striscione: “11-05-94 TU DA QUI NON TE NE SEI MAI ANDATO. MIMMONE PRESENTE. Curva Nord”. E con un pizzico di nostalgia incomincia uno dei pomeriggi più importanti della stagione giallorossa. Lecce – Pontedera, Lerda contro Indiani: il primo si gioca tanto, il secondo non ha nulla da perdere.
Il Lecce sbaglia l’approccio alla gara, gli ospiti avrebbero meritato la vittoria nel corso dei tempi regolamentari. Ai calci di rigore la squadra di Lerda passa al turno successivo, ma è già tempo di un onesto esame di coscienza. I giallorossi devono rivedere i punti deboli che hanno permesso all’avversario di fare la gara per quasi tutto l’incontro. L’errore decisivo dal dischetto è di Pastore.
Perdere per la squadra di Piazza Mazzini sarebbe stata una beffa dopo la grande rincorsa. Ora si può continuare a sognare la serie B a patto che ci si immerga nella fonte dell’umiltà per fare un bagno tutti insieme.
Grande la Curva Nord che, dal primo al 120° minuto di gioco, ha incitato i propri beniamini e li ha condotti fino alla vittoria.
PRIMO TEMPO – Il Pontedera scende in campo con un 3-5-2 che in fase difensiva diventa un 5-3-2 con Ricci; Pezzi, Gonnelli, Vettori; Verruschi, Bartolomei, Di Noia, Caponi, Regoli; Grassi, Arrighini.
Franco Lerda risponde con il suo marchio di fabbrica ma lascia in panchina Beretta e Miccoli (non al meglio) e manda in campo: Caglioni in porta, Diniz a destra, Martinez ed Abruzzese baluardi centrali con W. Lopez a sinistra; blocco dei due incontristi formato da Amodio e Salvi al posto dello squalificato Papini; la linea dei trequartisti formata da Bellazzini a destra, Bogliacino centrale e Doumbia a sinistra; Gianmarco Zigoni terminale offensivo.
Pronti partenza e via, emozioni allo stato puro; al 1° minuto ci prova il Pontedera con Caponi che tenta il gran tiro da fuori area ma Caglioni risponde “presente”, deviando in tuffo la conclusione violenta. Subito dopo è il Lecce, sull’asse di sinistra, dopo uno scambio tra Doumbia e W. Lopez, quest’ultimo mette in mezzo una palla velenosa che Ricci riesce a fare sua. Squadre vive e propositive con il Pontedera che gioca a viso scoperto e punge con Arrighini che sembra indiavolato. Al 7° su sospetta posizione di fuorigioco, Arrighini impegna Caglioni. Al 10° è ancora W. Lopez dopo aver dialogato con Doumbia a mettere in mezzo ma l’estremo difensore ospite sventa il pericolo. Al 12° super Caglioni salva il Lecce, con uno scatto di reni devia un calcio di punizione di Grassi. Ed è ancora Grassi a provarci dal limite un minuto dopo ma Caglioni dice di no. Il Pontedera in questa fase gioca meglio del Lecce.
La squadra di casa prova ad impostare ma appare alquanto confusionaria ma da sentore di crescita. Al 20° Bellazzini mette in mezzo per Bogliacino che piazza un tiro a giro ed accarezza la traversa; Lecce vicino al vantaggio. Gli ospiti iniziano a rallentare. Al 24° incursione solitaria di Salvi che viene stoppato dopo essere entrato in area. Al 30° incredibile decisione del direttore di gara, Bogliacino recupera palla dopo un contrasto al limite dell’area tra Bellazzini e Vettori con quest’ultimo che cade, e mentre sta per crossare arriva il fischio dell’arbitro per far soccorrere il difensore che si rialza senza problemi. Eccesso di zelo perché il colpo subito in modo fortuito non era alla testa.
Il Lecce con il passare dei minuti è cresciuto in modo esponenziale ed è padrone del campo con gli ospiti chiusi nella propria metà campo. Il Pontedera però è vivo e quando si affaccia rischia di fare male ai giallorossi; accade al 42° quando Gonnelli batte a rete ma la sua posizione è di fuorigioco, anche se bisogna dire che è un “off side” alquanto discutibile. E il primo tempo termina così a reti inviolate.
SECONDO TEMPO – la seconda frazione inizia con gli stessi 22 interpreti in campo, nessun cambio. Ritmi blandi nei primi minuti con il Lecce che non riesce ad imprimere il suo marchio e il Pontedera fa quello che ha fatto nel primo tempo, in modo ordinato tiene il campo e mette in difficoltà l’avversario con veloci sortite poggiate su Grassi e Arrighini.
Lerda al 66° vorrebbe mandare in campo Beretta per Doumbia ma Bellazzini chiede in contemporanea il cambio per crampi. La sostituzione tocca al franco-maliano che era già uscito dal terreno di gioco, con l’ex Cittadella e Vicenza costretto a stringere i denti, tra le imprecazioni del tecnico e della panchina giallorossa e di tutto lo stadio che diventa una bolgia.
Al 74° la squadra di casa va vicinissima al gol ma Bellazzini non arriva per un soffio sulla sfera messa in mezzo da W. Lopez. Subito dopo l’ex Cittadella lascia il campo per Barraco. A questo punto il Lecce si spegne e subisce l’avversario in ogni zona del campo. Indiani sostituisce Settembrini con di Di Noia al 74°, e al 78° manda in campo Pastore al posto di Regoli. Al 90° Caglioni salva il Lecce su una sassata di Caponi da fuori area ribattendo la sfera che finisce sui piedi di Arrighini che spara fuori. Tre minuti di recupero e nel primo dei tre è ancora Caglioni a compiere l’ennesimo miracolo su Arrighini che riceve la palla, entra in area e tira a colpo sicuro ma la sfera finisce in calcio d’angolo. Nell’ultimo minuto di recupero Sales rileva W.Lopez stremato.
I tempi regolamentari terminano 0-0 con il Pontedera che avrebbe oggettivamente meritato la vittoria.
PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE – AL 1° punizione per il Lecce per un fallo su Beretta; batte Bogliacino e la palla accarezza la traversa. E poi il copione è quello visto durante tutta la gara. Il Lecce ha dimenticato di essere il Lecce. Al 10° azione propositiva dei padroni di casa con Beretta che prova a trovare il gol ma il tiro è smorzato dalla difesa. Un minuto dopo Vettori abbatte Beretta, punizione dai venti metri, Barraco sulla sfera e sugli sviluppi nella baraonda di maglie, Beretta spinge la sfera sul palo ma è in fuorigioco.
SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE – Le squadre sono stanche e i ritmi sono bassissimi, fortunatamente per i calciatori la temperatura si è abbassata e si respira meglio. Squadre lunghe e sfilacciate, si aprono praterie ma nessuno riesce a sfruttare gli spazi. Soltanto un sussulto su un tiro di Salvi sugli sviluppi di una punizione di Bogliacino, ma la sfera termina alta. Si va ai rigori.
RIGORI: Grassi (P) gol, Bogliacino (L) gol, Caponi (P) gol, Barraco (L) gol, Arrighini (P) gol, Zigoni (L) gol, Pezzi (P) gol, Beretta (L) gol, Pera (P) gol, Diniz (L) gol. Si prosegue ad oltranza; Vettori (P) gol, Amodio (L) gol, Bartolomei (P) gol, Martinez (L) gol, Pastore (P) sbaglia, Abruzzese (L) gol.
TABELLINO
LECCE – PONTEDERA 8-7 (0-0) dopo i calci di rigore
LECCE (4-2-3-1) Caglioni; Diniz, Martinez, Abruzzese, Lopez; Amodio, Salvi; Bellazzini(74°Barraco), Bogliacino, Doumbia (66°Beretta); Beretta. A disposizione: Perucchini, Vinetot, De Rose, Barraco, Sales, Miccoli. Allenatore: Franco Lerda.
PONTEDERA (3-5-2) Ricci; Pezzi, Gonnelli (8°sts Pera), Vettori; Verruschi, Bartolomei, Di Noia (74°Settembrini), Caponi, Regoli (78°Pastore); Grassi, Arrighini. A disposizione: Addario, Gasbarro, Luperini, Picone. Allenatore: Paolo Indiani.
ARBITRO: Pietro Dei Giudici di Latina.
AMMONITI: 8° W. Lopez (L), 53° Diniz (L), 58° Martinez (L), 85°Amodio (L), al 6° pts Gonnelli (P), 7° sts Zigoni (L), 14° sts Caponi (P), Barraco (L), Caglioni (L).