LECCE (di Carmen Tommasi) – “I padri devono sempre dare, per essere felici. Dare sempre, l’esser padre sta in questo” diceva Honoré de Balzac. Dare, dare e sempre dare quell’amore smisurato, quel saper dare anche senza ricevere. Quell’emozionarsi, a volte, senza un perché nel guardare il proprio figlio che sia piccolo o diventato uomo, e a sua volta padre.
Quell’amare che va oltre, che sa dare senza chiedere e che sa anche capire senza parlare. Capire dagli occhi, se c’è tristezza. Capire dagli occhi, se bisogna intervenire. Capire poi, quei silenzi del figlio adolescente o di quello maturo in difficoltà, un padre sa farlo. Deve farlo e lo fa.
Si diventa grandi e lui c’è, è onnipresente, e vuole essere a sua volta coccolato, amato e volte, protetto dal proprio figlio quando è in difficoltà. La più bella protezione che lui desidera, forse. Ma no, sicuramente.
E allora, amate, amatelo prima che sia troppo tardi. Facciamogli un sorriso ogni giorno quando si rientra a casa, perché a volte presi dalla quotidianità, ahimè, lo si dimentica. E lui ne ha bisogno. E perché no abbbracciatelo, sempre. Col cuore e con la mente.
Auguri a tutti i papà e a quelli che lo diventeranno. Auguri anche a quelli che sono lassù e che guardano da una prospettiva, forse, più agevolata. Migliore.