viareggio-lecce foto PucciVIAREGGIO (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Viareggio-Lecce, sfida giocata in anticipo per la 27^ giornata del campionato di Prima Divisione della Lega Pro – girone B, vedono ovviamente voti bassi praticamente per tutti i giallorossi schierati oggi in campo, protagonisti di una prestazione farcita di errori grossolani, approssimazione, nervosismo ed assoluta inconsistenza in ogni reparto del terreno di gioco. I versiliesi portano a casa 3 punti assolutamente inutili per il loro campionato, al contrario di un Lecce che si ferma proprio sul più bello e non approfitta dell’avversario (sulla carta) più che abbordabile che il calendario gli proponeva. Il cambio iniziale di modulo non può essere una giustificazione per una prestazione a tratti oscena.

1. CAGLIONI: Prende due gol su altrettante conclusioni di Vannucchi nello specchio della porta. In entrambe le occasioni non sembra esente da colpe: sulla prima è mezzo metro troppo fuori dai pali, sulla seconda resta inchiodato sulla linea e non chiude l’angolo di tiro al fantasista toscano. VOTO: 5

2. D’AMBROSIO: Resta in campo appena 12 minuti poi s’infortuna non prima però di essersi beccato il consueto cartellino giallo… VOTO: S.V. —– (dal 14′ p.t.) VINETOT: Tra i meno impacciati del reparto arretrato leccese, pur senza essere realmente efficace. Prova anche a spingere sulla fascia alla ricerca di cross utili per gli attaccanti, ma senza troppa fortuna. VOTO: 5.5

3. DINIZ: In difesa è colui che “brilla” di più e sbaglia di meno. Schierato inizialmente nell’insolita difesa a 3 da esterno di destra soffre il ruolo non proprio congeniale, ma alla distanza si disimpegna più che sufficientemente, quando viene spostato a centrocampo, e sfiora pure il gol con una bella conclusione da fuori area che si perde alta di poco. VOTO: 6 —– (dal 25′ s.t.) FERREIRA PINTO: Lerda lo manda in campo per cercare l’assalto al fortino toscano e la disperata rimonta, ma ha sui piedi solo un’occasione ghiotta che fallisce da buona posizione. VOTO: 5

4. PAPINI: Un paio di leggerezze non da lui costano la prima rete al passivo ed un’altra mancata in apertura di ripresa. Combatte come lui sa in mezzo al campo, ma il dinamismo degli avversari oggi lo sovrasta e non ha troppa fortuna nemmeno con l’incerto direttore di gara Ripa di Nocera che gli inverte alcune decisioni a lui favorevoli. VOTO: 5

5. ABRUZZESE: Si divora il gol del possibile 1-1 a tre metri dalla porta su un corner al bacio servitogli da Miccoli. In difesa balla parecchio e soffre la verve dei toscani. VOTO: 5

6. MARTINEZ: Per la serie “il pericolo è il mestiere”, propina una serie imbarazzante di svarioni difensivi e palloni ingiocabili buttati via a casaccio dall’inizio alla fine del match senza mai trovare la giusta misura negli interventi, negli assist e nelle chiusure sugli avanti viareggini. VOTO: 4.5

7. DE ROSE: Il più reattivo e combattivo del centrocampo giallorosso. L’ultimo ad alzare bandiera bianca ed a provare incursioni che potessero aprire varchi buoni per i compagni, nonostante l’ingrato compito di tentare di sbrogliare la matassa in mezzo al campo tra avversari più dinamici e collaborativi dei suoi. VOTO: 5.5

8. BOGLIACINO: La solfa ormai non cambia. Questo Bogliacino, e ripetiamo “questo”, in questa condizione psicofisica, non serve alla causa del Lecce. Deve ritrovare lucidità e facilità di tocco, intesa con i compagni e ritmo per potersi meritare tutti gli elogi che lo accompagnavano ad inizio stagione. VOTO: 4.5 —– (dal 14′ s.t.) BARRACO: Sbaglia praticamente tutto ciò che si può sbagliare pur se si gioca solo uno spezzone di partita: stop, passaggi, dribbling e conclusioni. Una debacle che dura da troppe settimane. VOTO: 4.5

9. BERETTA: Appannato ed arruffone, fallisce una ghiotta occasione per portare il Lecce sul pareggio nel primo tempo. Gira a vuoto per tutta la gara nel ruolo da punta centrale che non gli si addice affatto e non trova mai l’intesa con Miccoli e compagni. VOTO: 5

10. MICCOLI: Il capitano, innervosito da decisioni discutibili del direttore di gara, ingaggia con lui un duello verbale culminato con un’ammonizione per proteste. Colpisce un palo clamoroso col piede meno vellutato (il sinistro) ed ha il pregio di combattere e di metterci sempre la faccia con i tifosi come accaduto a fine match. VOTO: 6

11. LOPEZ: Un pesce fuor d’acqua. Viene travolto dalla giornata storta collettiva e non ne azzecca una che sia una, rischiando anche un autogol. VOTO: 5

All. LERDA: Le assenze per infortunio hanno privato il tecnico piemontese delle giuste alternative da provare almeno ad apportare per tentare di raddrizzare una gara in cui tre cambi erano troppo pochi per invertire un’inerzia pericolosa assunta dalla sfida allo “Stadio dei Pini”. Resta il dato di fatto che non sia riuscito a far scrollare di dosso alla sua squadra la spocchia prima e l’apatia poi in un’occasione più unica che rara per sperare di riaprire ulteriormente i giochi in chiave la promozione diretta. Da capire c’è, ad ogni modo, il perché del ricorso al modulo tattico del 3-5-2 clamorosamente naufragato quest’oggi. VOTO: 5

foto Mauro Pucci – versiliatoday.it

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