TesoroLECCE (di Pierpaolo Sergio) – “Mi auguro che la Procura Federale della Federcalcio faccia al più presto luce sul caso Paganese-Frosinone visto quanto è emerso dalle dichiarazioni rese nel dopo-gara di Pagani“. Non usa giri di parole il diesse dell’U.S. Lecce, Antonio Tesoro (ieri sera intervenuto in diretta telefonica durante la trasmissione Leccezionale TV per fare il punto sul girone B del campionato di Prima Divisione di Lega Pro) nel pretendere un’immediata presa di posizione degli organi federali affinché questo torneo non faccia registrare ulteriori “stranezze“.

Il dirigente giallorosso, inizialmente sollecitato ad esprimere un giudizio sulle dichiarazioni rese la scorsa settimana dal D.G. del Frosinone, Ernesto Salvini che aveva parlato di “oscuri segreti” di cui sarebbe a conoscenza e che, in caso fosse necessario esplicitarli, garantirebbero al suo club la promozione diretta a fine stagione, ha bollato tali affermazioni come “gravi e misteriose“, ma ha subito rincarato la dose aggiungendo: “Oggi (mercoledì per chi legge, ndr) mi preoccupano anche le dichiarazioni rilasciate a fine gara da alcuni giocatori della Paganese e dal loro mister che hanno denunciato come i calciatori del Frosinone, sotto di un gol in avvio di gara, chiedessero ai propri avversari per tutti i 90 e passa minuti di gioco di lasciargli vincere la partita visto che a loro i punti non servivano, mentre il Frosinone si sta giocando la promozione in serie B. Sono affermazioni gravi, davanti alle quali serve vigilare“.

Il diesse giallorosso ha quindi aggiunto: “Mi auguro che la Procura Federale sia attenta e pronta a fare chiarezza su simili episodi che minacciano di avvelenare un torneo già di per sé anomalo. Dopo Frosinone-Lecce, l’avvocato Saverio Sticchi Damiani depositò un dossier in cui denunciavamo l’atteggiamento poco imparziale tenuto dall’arbitro stando alle dichiarazioni rilasciate da Diniz. Non se n’è saputo più nulla, ma il nostro è stato soprattutto un passo per chiedere rispetto e tutela per il Lecce“.

Antonio Tesoro ha poi analizzato il successo col Barletta e l’immediato futuro che attende la formazione giallorossa: “A Barletta serviva vincere e riprendere il discorso interrotto bruscamente contro il Perugia. Il 4-4-2 iniziale schierato da mister Lerda è stata una prima prova e credo che, da ora in avanti, il Lecce possa permettersi di fare un’ampia turnazione degli uomini. Miccoli l’ho visto positivamente nella ‘nuova’ posizione, come pure mi è piaciuto Beretta, mentre Bogliacino si è espresso a sprazzi. Il tempo per effettuare altri esperimenti c’è, ma ciò non significa che non tenteremo di vincere tutte le gare che mancano alla fine del campionato. Noi siamo il Lecce ed abbiamo l’obbligo di provarvici. Gli 8 punti che ci separano dalle capolista Frosinone e Perugia non autorizzano voli pindarici ma, qualora se ne presentasse l’occasione, dovremo essere bravi e pronti a sfruttare ogni eventuale cedimento degli avversari“.

Infine, il dirigente leccese si è soffermato su quegli elementi ancora fuori per infortunio e che possono garantire a Lerda le giuste alternative per arrivare agli eventuali play-off col morale alto e la giusta condizione psico-fisica: “A Bellazzini darei l’Oscar della sfortuna. Si è procurato uno strappo di terzo grado e poi ha accusato una recidiva. Praticamente non lo abbiamo mai avuto quest’anno ma è sulla via della guarigione e tra 3 o al massimo 4 settimane dovrebbe esser pronto. Poi dovrà ovviamente ritrovare la condizione migliore ed il ritmo gara. Stesso discorso vale per Martinez (da ieri aggregato nuovamente alla prima squadra negli allenamenti, ndr). In questo torneo il Lecce è stato sfortunato: nei momenti clou abbiamo avuto dei contrattempi che hanno penalizzati nelle sfide determinanti per la promozione diretta sia col Frosinone (decisioni arbitrali di Abisso, ndr), a Catanzaro (uomo in meno, ndr) che contro il Perugia (di nuovo giocato con un uomo in meno, ndr)”.

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