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Fabrizio Camilli, patron della Svicat

LECCE (di Massimiliano Cassone) – U.S. Lecce e A.S.D Svicat rugby unite da un destino insolito e simile. Nella stessa domenica, le due compagini salentine, emblema entrambe dello sport leccese vissuto a grandi livelli, si trovano a sfidare le prime della classe per continuare a sognare i rispettivi traguardi. Da una parte c’è “il calcio”, martoriato dalle due retrocessioni consecutive e da una promozione sfuggita sul fil di lana l’anno scorso, dall’altra c’è la Svicat dei miracoli che nella prima metà della stagione, da neopromossa, ha patito l’ambientamento in una categoria importante, ma che ha tutte le carte in regola per riprendere il cammino verso l’eldorado dei propri pensieri.

Il sodalizio di Piazza Mazzini incontra il temibile Perugia di mister Camplone e deve vincere per sperare ancora nella promozione diretta in serie B. La creatura del patron Fabrizio Camilli affronterà a Melendugno il CUS Roma, la squadra più forte (al momento) del campionato di serie B nazionale di Rugby.

I lupi giallorossi proveranno ad agguantare il grifo perugino, i “Leoni verdi” tenteranno di far un sol boccone dei lupi romani. E mentre sui social è partita la campagna “Io ci credo” della Svicat, abbiamo raggiunto Fabrizio Camilli che ha risposto così alle nostre domande.

Arriva il Cus Roma, qual è lo stato d’animo del patron alla vigilia di questa importante gara?

“Le speranze sono alla base di ogni impresa non solo sportiva. Arriva la prima della classe e siamo onorati di ricevere un ospite così blasonato ma noi siamo salentini ed assolti i doveri di ospitalità siamo determinati a far osservare le regole di casa nostra”.

Lo scontro diretto della Svicat arriva nello stesso giorno della sfida Lecce–Perugia, gemellati anche nelle difficoltà, nelle speranze e nei sogni, un messaggio per entrambe le formazioni.

“Lecce-Perugia e SVICAT-Cus Roma sono due modi diversi di dare al popolo sportivo salentino il senso di un progetto condiviso, utile ad affermare la capacità delle nostre società di organizzarsi e competer, sfatando il mito del Sud questuante e lamentoso; un sogno possibile”

Dove può arrivare la Svicat? L’obiettivo reale che Fabrizio Camilli si pone per questa seconda, avvincente, frazione di campionato?

“Fino ad oggi non sono stato creduto quando affermavo che la SVICAT poteva competere per la lotteria dei play-off. Oggi, visto il girone di andata appena concluso, posso ribadire che nessun traguardo sarà impossibile e domenica avremo il primo difficilissimo esame che sono sicuro supereremo a pieni voti”.

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