amianto operaiGALATONE (di Pierpaolo Sergio) – “No amianto day” è il titolo della manifestazione organizzata per domani mattina alle ore 11:00, in piazza San Sebastiano a Galatone per ribadire l’opposizione all’eventuale attracco a Gallipoli di una nave che trasporta un carico non ancora ben definito che va dalle cinquemila alle ventimila tonnellate di materiale potenzialmente cancerogeno proveniente da Agrigento, in Sicilia e che potrebbe essere smaltito nella provincia di Lecce.

L’allarme che si sta diffondendo tra i cittadini è legato ai timori per la pericolosità del carico che potrebbe esser destinato allo smaltimento nella discarica gestita dalla ditta Rei srl, situata in contrada Vignali-Castellino, nel territorio che insiste tra Nardò e Galatone, regolarmente autorizzata allo smaltimento di rifiuti speciali. La preoccupazione di associazioni e semplici cittadini è che, se realmente la nave in questione dovesse ancorarsi a Gallipoli e da lì scaricare il suo pericoloso carico a bordo di tir che dovrebbero poi raggiungere la discarica, per il nostro territorio si profilerebbe il rischio di ospitare una bomba ecologica di cui il Salento intende fare certamente a meno.

porto GallipoliSulla questione si sono già espresse le autorità competenti e le istituzioni preposte ma, nonostante le rassicurazioni sulla preventiva messa in sicurezza del carico di amianto ed il sottolineare che, ad oggi, si tratterebbe solo di un’ipotesi e che nulla è stato definito, la popolazione di quelle zone è in forte apprensione e già il fatto che sia stata avanzata una richiesta e che chi gestisce la discarica abbia tenuto a rassicurare l’opinione pubblica e la stampa che l’amianto è già stato sottoposto a procedure di messa in sicurezza preventiva lasci intendere che possa trattarsi di più di una vaga richiesta di informazioni. Non appare plausibile, infatti, che un cargo che richiede notevoli somme di denaro per andar per mare e per l’equipaggio navighi alla cieca, chiedendo alla Capitaneria di Porto gallipolina informazioni generiche.
amianto

Lo stoccaggio di una simile quantità di rifiuti speciali presuppone, a ragion di logica, che l’agenzia marittima siciliana proprietaria della nave in questione, abbia preventivamente raggiunto un accordo prima di far salpare l’imbarcazione. Tutte considerazioni che hanno portato il sindaco di Galatone, Livio Nisi a chiedere chiarezza,come ha tra l’altro fatto il presidente del Movimento “Italia destati“, Sandro Quintana, che ha invitato l’Amministrazione ad attivarsi per scongiurare l’approdo della nave. Inoltre, il movimento “Insieme per Galatone” e gli ambientalisti parlano di un affare da oltre 16 milioni di euro, in base all’attuale prezzo medio di mercato per lo smaltimento dell’amianto.

Rischiare di aggravare una situazione già di per sé  critica in fatto di neoplasie e decessi riconducibili all’inquinamento da rifiuti e sostanze cancerogene disperse in aria, acque e terreni significa innescare una miccia in una polveriera.

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