SURBO – Il consigliere comunale di Surbo, Giuseppe Maroccia ed il gruppo consiliare “Nuova Primavera”, esprimono con un comunicato stampa piena solidarietà all’assessore Luigi Passiatore a seguito dell’atto intimidatorio subito, ossia il recapito di una busta indirizzata alla moglie e contenete tre proiettili calibro 38, accompagnati da una lettera in cui si invita la donna a far dimettere il marito dal proprio incarico.
Nella nota si legge: “Avendo appreso solo poche ore fa quanto accaduto nel nostro paese, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza all’assessore al Bilancio, Programmazione Economica e Finanza Locale del Comune di Surbo per il vile gesto intimidatorio di cui è stato vittima. Auspichiamo che le forze dell’ordine e tutti gli organi competenti facciano al più presto chiarezza su questa vicenda affinché si ristabilisca il sereno svolgimento della vita democratica e amministrativa della nostra comunità. Il gruppo consiliare Nuova Primavera ed il Capo gruppo Giuseppe Maroccia, tengono inoltre a far sentire vivo e fervido il proprio appoggio all’Assessore, chiedendo allo stesso di rivalutare la propria volontà di dimettersi. Dopo quanto accaduto, presentare le proprie dimissioni vorrebbe dire cedere a dei meccanismi che non devono in alcun modo entrare a far parte dell’equilibrio politico”.
“Come uomo sono vicino all’assessore Luigi Passiatore” – commenta il Consigliere Maroccia – “e lo invito a ritirare le proprie dimissioni e proseguire nel proprio mandato. La macchina dell’intimidazione che si è mossa in questi giorni, ha gettato del fango non solo su noi amministratori ma su tutta la comunità surbina. Fare un passo indietro a fronte di quanto accaduto vuol dire dimostrare d’essere impotenti difronte a simili dinamiche che non devono in alcun modo toccare noi che rappresentiamo i cittadini onesti. Laddove nel percorso amministrativo dell’Assessore, si intraveda la possibilità di dimissioni, queste devono essere motivate e giustificate limitatamente al percorso politico stesso e non a pressioni esterne di tal natura”.