“Sono soddisfatto per la prestazione nel match della mia squadra. Se loro sono primi qualche motivo c’è. Abbiamo concesso poco e in altre situazioni magari potevamo fare meglio. Loro sono stati sempre concentrati sul difendersi e noi fino alla fine abbiamo cercato di fare la partita, ci siamo riusciti. Potevamo essere più cinici. Ottima prova, ma potevamo vincere”: così Franco Lerda nel commentare a caldo lo 0-0 del “suo” Lecce conquistato al “Mannucci” di Pontedera.
L’ARBITRAGGIO – “In qualche situazione di gioco potevamo fare di più, come per l’offside di Melara segnalato dal guardalinee che era incredibile e che non penso ci fosse. Noi dalla panchina eravamo stupiti ma il guardalinee ci aveva avvertiti. Ad un certo punto della gara chiedo al mio collaboratore di parlare con Amodio che stava per entrare, si avvicina il guardalinee che fa qualche metro per arrivare e ci intima di sbrigarci. Noi chiediamo del tempo perché non avevamo ancora chiamato la sostituzione e lui ci risponde che ce l’avrebbe fatta pagare. Non voglio insinuare nulla, ma dopo dieci minuti ci ha segnalato un fuorigioco che io voglio rivedere”.
I GIALLI – “In più tre ammoniti contro uno, dei quali forse solo Lopez, e sottolineo forse, meritava il giallo. Non voglio discutere la condotta, ma dico che ci vuole rispetto perché noi lo diamo e lo pretendiamo. Penso che se gli arbitri collaborassero con noi potremmo crescere tutti. Questo non può succedere, se ogni cosa che accade c’è una minaccia. Non sto dicendo che non siamo riusciti a superare il Pontedera sul piano del risultato per colpa dell’arbitro, ma sicuramente tre ammoniti dopo venticinque minuti condizionano molto la partita”.
LA PARTITA – “Stiamo crescendo e la nostra condizione generale è ottima. Poi è chiaro che qualcuno sta peggio. Noi fino alla fine abbiamo cercato di superare il Pontedera: il calcio è questo ed è importante dare continuità. Stiamo crescendo in fiducia e autostima. Fare risultato qui non è facile per nessuno, ma noi abbiamo fatto la gara”.
ROMEO PAPINI – Sorride anche l’ex giocatore del Carpi per la prestazione del suo Lecce, anche se sperava in una vittoria: “Con il terreno da gioco in queste condizioni non era facile, per niente facile. Io preferisco l’erba naturale rispetto al sintetico. La pioggia? La palla schizzava – spiega il centrocampista giallorosso, classe ’83 – e non era mai facile da controllare. Partita equilibrata: la prestazione della squadra è stata positiva. Nel secondo tempo meritavamo di vincere. Loro sono una squadra con attaccanti bravi e veloci che correvano tanto. Comunque, la nostra resta una partita più che positiva. Diciamo che finalmente l’infermeria si sta svuotando ed il rientro di Miccoli è importante; ci affidiamo a lui. La classifica io non la guardo: lo farò dalla settima, all’ottava partita del girone di ritorno. Vogliamo dare tante soddisfazioni ai nostri tifosi che ci hanno sempre seguiti numerosi”.
PAOLO INDIANI – Un pareggio che per il tecnico del Pontedera sa quasi di vittoria, perché si affrontava un avversario del calibro del Lecce che aveva impressionato non poco i toscani guardando i video delle ultime due gare giocate contro l’Ascoli ed il Viareggio: “Ottima prestazione quella di oggi dei miei ragazzi: è il massimo che questa squadra può fare. Non abbiamo saputo concretizzare e loro sono più forti di noi di due volte e la partita l’hanno fatta i giallorossi. Abbiamo avuto due grosse occasioni. Che differenza c’è tra noi e loro? Sulla carta due o tre categorie di differenza : se noi facciamo 0-0 con il Lecce vuol dire che abbiamo fatto una partita straordinaria. In undici giornate, il Lecce è l’unica squadra che ci ha messo davvero sotto”, conclude l’allenatore dei granata.