LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce sfata il tabù “Via del Mare” e conferma le buone pagelle di domenica scorsa contro l’Ascoli. I giallorossi spazzano via con irrisoria facilità (secco il 3-0 che poteva esser ancora più rotondo) il Viareggio dell’applaudito Cristiano Lucarelli, ex bomber salentino ad inizio degli anni Duemila, e si rilanciano all’inseguimento delle posizioni di vertice della classifica. La squadra sta assimilando a memoria i dettami tattici di mister Lerda e, gara dopo gara, si sta dimostrando un gruppo con voglia di lottare e soffrire fino all’ultimo minuto. Da sottolineare poi che anche il vento è cambiato attorno ai giallorossi rispetto all’inizio di stagione e che oggi si riesce anche a far di necessità virtù, come dimostrano gli infortuni a catena che privano il tecnico di Fossano dell’11 migliore da mandare in campo.

1. BLEVE: Seconda partita consecutiva da titolare tra i pali per il 18enne portiere salentino. Praticamente inoperoso per tutto il match, nel secondo tempo disinnesca l’unica palla-gol capitata ai versiliesi parando sulla linea una conclusione ravvicinata. VOTO: 6

2. D’AMBROSIO: Copre e spinge come aveva fatto ad Ascoli. Esegue con diligenza i compiti che Lerda gli affida fino a quando l’allenatore non lo sostituisce per evitargli un eventuale cartellino giallo da parte dell’arbitro che, da diffidato, significherebbe la squalifica. VOTO: 6 — (dal 18′ s.t.) SALES: Buono l’approccio alla gara per l’esterno salentino che entra già sul 3-0 ma si propone ugualmente in avanti, aiutando i compagni in fase difensiva all’occorrenza. VOTO: 6

3. LOPEZ: Da quando c’è lui, il Lecce ha cambiato sicuramente volto. Corre, lotta, crossa e va alla conclusione, mettendo lo zampino in due dei tre gol segnati. Stantuffo focoso ed irrinunciabile. VOTO: 7

4. PAPINI: Fa reparto da solo e detta i tempi delle ripartenze e delle pause necessarie a far rientrare i compagni di difesa. E’ tatticamente fondamentale per lo schema del doppio mediano pensato da Lerda. Eccellesse anche in precisione nei passaggi sarebbe da serie A. VOTO: 6,5

5. DINIZ: attento, reattivo e concentrato per tutti e 93 i minuti di gioco. Ha ripreso dimestichezza col pallone e si fa apprezzare per un paio di inserimenti in profondità. Dalle sue parti non si passa. VOTO: 6,5

6. MARTINEZ: Poco vistoso, ma concreto e risolutivo. Salva di esperienza un’incursione dei toscani in cui l’attaccante avversario era ad un metro dalla porta e lui, da dietro, gli sradica il pallone dai piedi e disinnesca la minaccia con disarmante tranquillità. VOTO: 6,5

7. FERREIRA PINTO: Prova maiuscola per il brasiliano, la cui storia personale ha emozionato non poco i tifosi giallorossi che hanno letto il nostro articolo in settimana su di lui. Corre, offre assist al bacio e giocate da talento di categoria superiore. Ritrovato, nonostante non sia ancora al top della condizione fisica VOTO: 7

8. PARFAIT: Prova tutta polmoni e generosità per l’ex Ascoli che oggi ha fatto arrabbiare e non poco il suo allenatore a causa di errori di misura nei passaggi decisivi. Ad ogni modo, recupera decine di palloni e tampona in mezzo al campo con tempestività. VOTO: 6,5

9. ZIGONI: Il momento di grazia per lui prosegue. Ha messo a segno 5 gol in pochi giorni tra campionato e Coppa Italia. Se concretizzasse il 100% delle palle-gol che gli capitano sarebbe addirittura devastante. VOTO: 7

10. BOGLIACINO: Delizia i 3776 spettatori presenti con tocchi di fino e giocate sempre intelligenti. Sbaglia solo una volta, tutto solo davanti al portiere ospite, in una svirgolata che non è degna del suo sinistro. Con il suo recupero, il Lecce ha cambiato volto e marcia. VOTO: 6,5 — (dal 26′ s.t.) MELARA: Venti minuti buoni da mettere nelle gambe per lui e alcune occasioni d’attacco create con caparbietà in ripartenze veloci. Se confermerà quanto di buono mostrato oggi potrà mettere in difficoltà il suo mister in fatto di scelte tecniche. VOTO: 6

11. DOUMBIA: Ha un passo da centometrista e lo sfoggia non appena i compagni lo innescano con palloni messi in avanti da rincorrere. Una violenta staffilata dalla distanza delle sue rischia di bruciare i guantoni di Gazzoli. Mette lo scompiglio nella retroguardia versiliese con la sua velocità. VOTO: 7 — (dal 30′ s.t.) RULLO: Un solo quarto d’ora in campo pe lui, che fa il paio coi minuti disputati ad Ascoli. Ha bisogno di ritrovare fiato e confidenza col terreno di gioco, ma è una pedina da sfruttare ora che gli impegni costringono il Lecce ad un tour de force tra Coppa e campionato. VOTO: s.v.

All. LERDA: Se il Lecce ha cambiato pelle i suoi bravi meriti ce li avrà. Ha ridato grinta e voglia di imporsi ad un gruppo caratterialmente fragile dopo l’avvio di torneo disastroso. Riesce a non scontentare nessuno e, nonostante gli infortuni a ripetizione, riesce a presentare una squadra sempre pimpante e competitiva. Fosse per lui, le vorrebbe vincere tutte: una caratteristica che sa trasmettere alla squadra. VOTO: 7

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