LECCE – (di Massimiliano Cassone) – Manca poco al fischio d’inizio dell’ennesima maledetta ma bellissima domenica di calcio; scriveremo di due squadre accomunate dalla voglia infinita di vincere: l’Ascoli che lotta per rimanere a galla e non fallire ed il Lecce che deve per forza emergere dalle sabbie mobili della Lega Pro.

Allo Stadio “Del Duca” bianconeri contro giallorossi, in una miriade di colori e ricordi del calcio che conta che diventano una bellissima foto di due grandi presidenti del passato: Franco Iurlano e Costantino Rozzi. Due vulcanici e testardi condottieri di un tempo in cui il tifo era ancora “calore”, in cui la tessera del tifoso era solo l’abbonamento fatto con sacrifici immani anche da chi non riusciva ad arrivare alla fine del mese ma che per tutto l’anno, 100 lire dopo 100 lire, metteva nel salvadanaio i soldini necessari per andare allo stadio e gridare, a volte imprecare ma sempre e solo per amore di quei colori e di quella maglia.

Risucchiati nel vortice spaziotemporale e ripiombati nel presente, tuffiamoci dunque in quello che oggi sarà l’incontro di cartello (amarcord) della nona giornata del girone B di Lega Pro.

Mister Pergolizzi dovrà fare a meno di Hanine infortunato e Malatesta squalificato; dovrebbe optare per un 4-3-2-1 con Vegnaduzzo unica punta e con Colomba (recuperato) in mezzo al campo. (http://leccezionale.it/2013/10/27/ascoli-lecce-le-probabili-formazioni/).
Franco Lerda dovrà fare, come sempre, a “pugni” con la sfortuna che nelle ultime ore l’ha costretto a rinunciare anche a Perucchini (contrattura alla gamba rimediata giovedì in allenamento) oltre che a Miccoli (non ha ancora recuperato), Sacilotto (uscito malconcio domenica per una botta, ha visto riacutizzarsi il dolore in settimana), Beretta (frattura della nona ‘costa’) e Bellazzini che ne avrà ancora per un mese.

A difendere la porta salentina ci sarà Bleve che potrà così festeggiare il suo diciottesimo compleanno (della scorsa settimana) ed il primo contratto da professionista con la maglia numero uno che ha sempre sognato. Il suo dodicesimo, frutto sempre del buon settore giovanile della squadra salentina, sarà invece Chironi, titolare nella Berretti di Pasculli, che per la prima volta in un campionato professionistico indosserà la maglia della prima squadra.

C’è molta curiosità per sapere e capire le decisioni che prenderà il mister di Fossano in merito all’undici titolare che schiererà: sarà un 3-5-2, un 4-4-2, 3-4-1-2 oppure un 3-5-1-1? Giocherà D’Ambrosio a destra oppure rientrerà Bencivenga? Bogliacino verrà schierato dietro ad una oppure a due punte? Tanti piccoli dubbi che alla fine costituiscono quel sale che rende meno insipida l’attesa.

Passerà anche questa domenica e, sbolliti gli spiriti dei 90 minuti, continueremo a pensare al motivo per cui ci facciamo ammaliare da questo calcio: il suo fascino è credere che vinca sempre il migliore in campo, a prescindere dalla sua storia e dai soldi spesi per allestire la rosa… Oggi? Vinca pure il migliore.

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