Lecce – (di Massimiliano Cassone)L’u.s. Lecce è in alto mare in balia delle onde. La sconfitta contro il Catanzaro ha aperto un baratro ed ha fatto sprofondare la società in un oceano di dubbi, paure e perplessità. La contestazione dura e cafonesca che hanno dovuto sopportare dai signori in giacca a cravatta della Tribuna Centrale non ha eguali nella storia della città dei due mari.

Purtroppo il tifoso ha la memoria corta e dimentica che sta potendo masticare ancora calcio grazie a questa famiglia che sta raccogliendo solo “merda a palate” da quasi tutto l’ambiente.

Certo non sono esenti da errori e la loro concezione di fare impresa è lontana anni luce da quella dei Semeraro che a Lecce hanno portato il lusso dell’organizzazione aziendale… eppure all’epoca venivano fischiati e contestati.

Oggi si ritrovano a voler esonerare Moriero ma non trovano nessun sì ma tanti no e qualche ni. Serse Cosmi sembrava sul punto di accettare ma a quanto apprendiamo da informatori che riteniamo attendibili, il tecnico vulcanico sarebbe stato contattato dal Sassuolo e preferirebbe la serie A alla Lega Pro. Zero punti per zero punti in classifica preferirebbe la massima serie. E nessuno potrebbe dargli torto se dovesse accadere. Come nessuno potrebbe dirgli che ha sbagliato se decidesse di rimanere fermo a percepire il lauto stipendio dal Siena.

Il giocattolo sembra rotto, ma non irrimediabilmente.

Ora bisogna che padre e figlio (in attesa che lo Spirito Santo li illumini), si siedano di fronte anche in spiaggia volendo, visto che amano tanto il nostro Ionio, e facciano un esame di coscienza. E mentre l’ambiente continuerà a ringraziarli per aver salvato il calcio a Lecce (questo non dobbiamo dimenticarlo mai), devono capire che il loro progetto sta naufragando. La loro idea di calcio non raccoglie i risultati sperati, anzi, c’è uno zero in classifica che grida dolore da Piazza Mazzini fino al Capo di Leuca.

Pagherà Moriero ora… che sia l’ultima vittima innocente.

Questa squadra ha bisogno, prima che di un allenatore, di una persona che ne guidi le sorti nella sala dei bottoni, di un uomo di spessore che coadiuvi Antonio Tesoro nel suo lavoro, lui potrebbe fare il Presidente, il buon Savino il Patron e basta, qui ci vuole una figura apposita che faccia da “tramite” tra i Tesoro (il diesse) e procuratori sia dei calciatori sia degli allenatori.

Sono tutti pensieri, ipotesi, forse consigli, sperando che questi signori di Spinazzola non decidano di lasciare la squadra, quello sarebbe il vero dramma, a meno che non arrivi qualche salvatore della patria (ma anche i Tesoro furono acclamati come tali).

In tutto ciò poi bisogna mettere la costante sfortuna che accompagna questo Lecce, dopo Bogliacino anche Miccoli rischia uno stop lungo. E continua a piovere sul bagnato.

Cari Tesoro non bisogna aspettare che spiova ma imparare ad agire sotto la pioggia battente che rende sempre più scivoloso il famoso “bagnato”.

 

Commenti

1 commento

  1. Forse ti sfugge che con la gestione Tesoro chi raccoglie merda a palate è il Lecce… Se dovevano “salvarci” per portarci a questo stato potevano rimanere sullo Jonio a farsi i bagni.

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