LECCE (di Massimiliano Cassone) – «Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…»
Partiamo da questo bellissimo e forte passaggio del capolavoro “Il giorno della civetta” del maestro Leonardo Sciascia che non brilla per francesismi ma colpisce agli occhi ed al cuore.
Tutti dovremmo impegnarci ad essere uomini, nella vita, con la famiglia e nel lavoro; dovremmo essere capaci di prenderci le nostre responsabilità e vivere onestamente riuscendo poi a guardare i nostri figli negli occhi. Non è uno “sport” semplice o leggero è un esercizio per uomini, per uomini “veri”.
Domenica inizia il campionato del Lecce in casa: arriva L’Aquila; bisogna carburare dopo il passo falso fatto a Salerno. Lo stadio “Arechi” era una bolgia con 15mila spettatori. Domenica il “Via del Mare” non ne conterrà nemmeno un terzo. A Lecce si sta spegnendo l’entusiasmo, gli abbonamenti sono appena 1500 (ad oggi) e la paura di rimanere in serie C è l’avversario più difficile da sconfiggere.
Ora c’è bisogno di tranquillità, lo ha chiesto anche il patron Savino Tesoro: “Abbiamo bisogno di tranquillità e serenità”; ha posto l’attenzione sulla sua categorica chiusura alle voci che vedono in imprenditori locali e non, possibili acquirenti: “Il Lecce non è in vendita; chi scrive il contrario scrive puttan… Sapendo di scriverle”.
Ha pregato la Stampa di non dare più notizie non veritiere. Fino a giugno si è blindato e ha blindato i ragazzi. In futuro si vedrà… Il futuro non lo conosce nessuno e le trattative non si sparano sui giornali se prima non sono concluse. Al momento il Lecce è della famiglia Tesoro e rimarrà tale: “Ringraziate Dio che ci siamo noi” ha chiosato il presidente riferendosi al nulla che si trovò al fianco quando decise di acquisire il pacchetto di maggioranza e la squadra rischiava di sprofondare nel buio più oscuro della sua storia.
Ora basta chiacchiere da “Bar dello Sport“, si dia il buon esempio anche ai calciatori che devono scendere in campo a lottare per una maglia che è stata maltrattata e sdrucita nella scorsa stagione.
Dopo la conferenza stampa del presidente speriamo si parli solo di calcio giocato, così come ha chiesto lui; i tifosi non si preoccupino, questa società sta facendo i miracoli.
Per mettere la ciliegina sulla torta, ricordo che ieri Cortellezzi ha impressionato molto bene, speriamo sia lui il rinforzo tanto atteso in attacco anche se Zigoni e Beretta meritano attenzione e il tempo giusto per ambientarsi.
Domenica alle 20:30 sul cielo del “Via del Mare” proverà a volare L’Aquila… Aiutiamo la lupa a catturarla, poi sarà libera di riprendere il volo altrove ma averla catturata significherà aver acquisito 3 punti importanti, sinonimo di serenità ed un po’ di tranquillità.